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Tut t av i a
queste
lot te non
si
possono i n nessun
caso completamente evi tare. Tanto più importante
diventa per una pol i t ica previdente i l dare al ter–
reno sul quale i contrast i si svolgono, un aspetto
che renda possibile al proletar iato i l mi g l i ore spie–
gamento delle sue forze. I l creare questo terreno,
d i fronte non soltanto al capitale, ma anche ai pro–
pr i et ar i r u r a l i , f u durante la r ivoluzione i l còmpito
più importante per i rappresentant i del proletar iato
russo. Ma esso non significò al tro che i l più saldo
consol idamento del la democrazia.
Questo còmpito della lotta di l iberazione prole–
tar ia, che non è meno importante del l ' introduzione
d'una produzione sociale, al l 'opposto idi ques fu l-
timas si può assolvere anche i n uno Stato agrar i o .
I . contadini , come tutte le classi l avorat r i c i , ten–
dono alla democrazia. Questa si può mol to Dene t ro–
vare i n una repubbl ica democratica, come attestano
la Svizzera e g l i Stat i Un i t i , Ma l'interesse pol i t ico
del contadino raramente va ol tre i l distretto del suo
vi l l aggio, contrariamente a quanto avviene del pro–
letario industriale, la cui l iberazione esige la pa–
dronanza d i tutto i l meccanismo statale, la quale non
può essere un atto locale. I l contadino può scaldarsi
anche per' i l suo imperatore, che è un' imperatore dei
contadini , prolegge la sua proprietà, promuove i suoi
interessi , come i l contadino ammise per Napoleone
L
I l contadino russo si opporrà a qualsiasi ritorno del
regime czaristico, che per l u i è congiunto con l'idea
del ritorno dei vecchi s ignor i feudal i odiat i a mor te;
ma un di ttatore che g l i assicuri la sua proprietà e g i i
permetta d i r ivolgere tutta la sua attenzione alla col –
tivazione dei suoi campi e aìla vendita vantaggiosa
dei suoi prodot t i , un tale di ttatore può essere i n date
circostanze per i l contadino tanto benvenuto quanto
una repubbl ica.
A questo di t tafore si spiana la via con la eli-
i
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