

gere, verosimi lmente risorgerà mol to presto e la d i t –
tatura del proletar iato avrà apportato sol tanto un
mutamento d i persone. A l posto d i quel l i che f inora
erano capi tal ist i , ora diventat i proletar i , subentrano
intel let tual i o pro l etar i , diventat i capi tal i st i .
I n tal caso hanno la prospett iva d i schiumare i l
megl io coloro che si mettono a tempo giusto dal la
parte d i quel governo che nel caos si manterrà per
u l t imo e muterà i l caos i n uno Stato normale.
Già ora i l governo dei Soviet si è visto costretto
a diversi compromessi d i fronte al capi tale. Già i l
28 apr i le Len i n confessò nel suo già citato discorso
(pubbl icato dal servizio d i notizie del la commissione
internazionale socialista) che si era andati troppo
lontani nel la espropriazione del capitale :
« Se noi procedessimo con egual r i tmo alla
espropriazione, sof fr i remmo decisamente una disfat–
ta. L'organizzazione della produzione sotto control lo
proletar io è notoriamente rimasta indietro alle espro–
pr iaz ioni del grande capitale. »
Ma questa organizzazione è l ' importante. Nul l a
di più facile che l 'espropriazione, per un di t tatore.
Ma fondare un grande organismo d i lavoro sociale
e metterlo i n moto, a ciò non basta un decreto nè
la guardia rossa.
Ma anche più che davant i al capitale russo, la
repubbl ica dei Soviet dovette indietreggiare davant i
a quel lo tedesco e riconoscerne le pretese. E' ancora
incerto quando i l capitale dell 'Intesa tornerà a i n –
t rodurs i i n Russia; tut to dà l'idea che la di t tatura
dei proletar iato abbia soltanto annientato i l capitale
russo, per creare posto a quel lo tedesco e americano.
Tut tavi a, comunque la cosa vada, c'è da aspet–
tarsi che la statizzazione d i mo l t i rami del l ' industria
avviata dal governo dei Soviet, si conservi , anche se
quel governo dovesse cadere, e che in tale statizza–
zione, accanto alla rovina della grande proprietà fon-
Dittatura
del
Proletariato.
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