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monarchia,impedì laformazio-

nediunefficienteesercitolom-

bardo,si adoperòinmododa

fartrionfare il principiodella

fusionecon il Piemonte,mal-

gradolepubblichepromesseche

•ilproblemaistituzionalesareb-

bestatorisolto a

causavinta:

Egliconsegnò,in talmodo,un

popolovittoriosoeche,seorga-

nizzatoegalvanizzato.,sarebbe

statodi guidaagli altripopoli

italiani nelcacciaredefinitiva-

mentegli stranieri, a un re

incapace,piùamicodell'Austria

chedellacausapopolarecircon-

datodaunaclassedirigenteri-

strettaeantiquata.Conseguen-

za: la disfatta.

Lecausedellasconfittaita-

liananelQuarantottosonostate

lungamenteesposteedibattute.

Sostanzialmenteessesisomma-

ri° inunasola:l'immaturitàe

lascarsissimaefficienzadelle

classidirigenti(1).Questeclbssí

eranoròsedamalti tarli;desi-

derosoffermarmibrevemente

sulpiùdiffusoedistruttore: la

Il1848

8

3

RivoltadiBrescia

(Stampadell'fpoca)

pauradelcomunismo.

Il

Pio IX,

giornaleconservatoremilanesesortodopo

leCinqueGiornate,riportando la notiziadellagrande

manifestazionepopolarepariginadel15maggio,siespri-

mevain talmodo: a Ilministerofrancese,rappresen-

tatodalmoderatoLamartine,,dicesicaduto.Questofatto

puòaveregrandiconseguenzeperl'Europa,essendo il

nuovoministerocompostodi uominidell'estremasini-

stra, i qualidaxanmanocontutta la forzaallegrandi

questionisocialisticheedaquelledellapoliticaesteriore.

Lalistadeimembrisarebbe la seguente...Altrevoci

peròlamettonoindubbioe limitano il fattocompiuto

adunasemplicedimostrazionesocialecomunistica. In

ognicasovi sarà lareazionedipaxtimentale.Certeteste

vulcanichedovrebberosorgere la vigiliadellarivolu-

zionepermorire il giornodopoi (20maggio1848).

L'ultimafrase,debitamentemessa in evidenzanel

testo,era il ,gridodelcuoredellariccaborghesialom-

bardaeditaliana,d'alloracomeoggi.Buoni i lavora-

toripercombatteresullebarricateo sullemontagne,

mainutilienocivi il giornodopolavittoria, i cui frutti

dovevanoesseretutti per laclassedirigenteesfrutta-

trice,nonsolodellavoro,maanchedelsangue.

I ricchi si eranogiàgrandementespaventatiquando

etrascoppiata la rivoluzionedi febbraio. aPerquanto

iovalgo a giudicare—scriveva il 6marzo ilConsole

inglese a Milano in unrapportoufficiale—mi pare

che,dissipato il primiero.sensodimeravigliaequasidi

stordimento, il maggiornumerodi quelli chehanno

qualchecosadaperdere,consideragliavvenimentidi

Franciaconsgomento.L'odiocontrogliaustriaci,benchè

nonpossadirsisedato, fuper lomenopostoinombra;

esembraessertrapassatoin unsensouniversaled'ap-

prensioneper i possibilieffetti di ciòch'ebbeluogoin

Francia.Credodinoningannarmi,ciòdicendo,inquan-

toriguarda lamaggioranzadelleclassialte e laparte

piùragionevoledellemedie.Per la verità taluni iii

queste,che daqualchetempoaffermavanoessergià

passatoilmomentoperl'Austriadi farequalsiasicon-

cessione,oradiconoche il governoimperialepotrebbe

tuttaviaraccogliersiintornogrannumerodi persone,

lequali,nongiàperaffetto i governomaperamor

del'ordine,darebbero ii loroappoggioall'autorità i (2).

Sentimentidifferentinonpotevanoesservineigrandi

proprietarichedominavanolostatopiemontese,dove

larivoluzionedi febbraioavevaavutoripercussionidi-

rette a causadell'invasionedellaSavoiadaparte di

(1)ANTONIOGRAMSCI, I l

drammadel

'48

italiano.

L'Unità,

13gennaio1948.

(2)ArchivioTriennale, 1.447.

gruppidiOperaidisoccupati,chelaborghesiachiamava

voraces,

forse,perchèavevanofame.Ecome i lombardi

ei piemontesi lapensavanoi ricchidellealtreregioni,

trattidalmedesimoamoreper il propriobenessere,tutti

allarmatiepessimisti,menol'ottimistafiorentinoprin-

cipeDemidov,che,scrivendoindata23giugnoalsuopa-

dronegranduca,scappatoaGaeta,glidiceva:« Il socia-

lismoèbelloesconfittoesipotrebbe-anchedireche

nonvi èpiùmiseria,perchèquestopopoloèveramente

ildiscendentepolitico•deiromani, i qualigli imperatori

contentavanofacilmenteconunpaneecoigiuochidel

Circoi (3).

Moltaforca,qualchefesta e unpugnodi farina.

Naturalmente la pauraborghesesi riflettevanella

stampa,che,nellasuagrandemaggioranzaeracom-

postadiorganideicetiabbienti.Nonc'eragiornaledi

queltempochenonpubblicasseperiodicamentequalche

violentatiratacontrolenuovedottrinesociali esene

potrebbebenissimofareun'antologiadiqualchemigliaio

dipagine.Vi eraun'enormeconfusioned'ideeepoteva

accaderetalvoltaditrovarenelmedesimogiornaleelogi

eaccuseal socialismoe al comunismo.Ma gli elogi

consistevanoinsuperficialifrasi disimpatiae inesor-

tazioniagli operai di soffrireconrassegnazione; le

accusevertevanosulcarattereutopisticodelladottrina,

sull'impossibilitàdi realizzarel'organizzazionedel la-

voroe latassadeipoveri(sussidididisoccupazione)e

terminavanoinvariabilmentecon insulti agli uomini

chedifendevano lacausadelpopolo Mibastacitare,

pertutti, unbranotoltodal

VessilloItaliano,

giornale

deiricchimodenesi:«E'impossibilechetogliendoogni

ideadisoggezionealpopololasocietàduri; il popolo

nonpuòavereideadi libertà,perchèeglinègodedi

libertà,nèpatiscedi tirannide; la plebesaràsempre

plebe; il poterenonsaràmaisuo L a destinazione

naturaledellaplebefuesaràsempreil lavoromateriale

elaclientelaversoleclassialte, lacondannaall'inerzia

dell'intelletto e all'ignoranza.Essa è il bracciodello

statoe nullapiù;severràchiamataalleoperedell'in-

teligenzaedell'agiatezzaSiavrà ildisordinee lamorte

dellalibertà. Il popolova istruito,manellareligione,

nellatemperanza,nellasobrietà,nell'amore al lavoro',

allatranquillità;allafamiglia,nonnellecosecivili,nelle

leggi,nellecostituzionisociali,nelleideepolitiche,nei

diritti diclassei (4).

Persinonel

Dizionariopolitico

editodalPombanel

1849,tanto il comunismoquanto il socialismoerano

(35G. ANDRIANI,

Op. nt. ,

pag. 58.

(4)1°luglio1848.