

76
RINASCITA
guerrainfattinonfucombatutaper« ilcompi-
mentodiunarivoluzione,maper ilpossessodi
unpezzodi terra))
(Guerra
combat.316).
Mancòdunquenel'48enel'49unpartitodeci-
samenterivoluzionario,capacedidirigereilmoto
popolare.Essopurtroppo—secondoPisacane
nonesisteancora. Imoderatimiranoadunideale
borghese;essinonvoglionoandareoltrel'invec-
chiatarivoluzionedell'89,perciòlogicamentesi
aggrappanoauntrono.«Infatticonservandola
presentecostituzionesociale,chesial'Italiauna
repubblicaounamonarchiacostituzionale,poco
monta))
(Guerracombat.
321).Mal'impresaè
difficile.Perunificarel'Italiaunprincipedeve
dapprimacombattereciòcheformailsostegnodel
suotrono,quindidebelarel'Austria,infine«pos-
sedertantogeniodalegaredaleAlpialloStretto
gliinteressidellaborghesiaalsuotrono,econ
tantarapiditàdaprevenirelareazionedel'ener-
gicospiritomunicipale»
(Guerracombat.
321).
Taleimpresapossibilenel'48,quandol'Europasi
agitavasenzasvilupparelarivoluzione,èimpos-
sibiledopo,perchè,ol'Europarestaimmobile,e
alloral'impresaèsuperiorealleforzediqualsiasi
principeitaliano,olaguerrasaràgenerale,eal-
loraessasaràrivoluzionariaetravolgeràancheil
principeunificatore.Fattosingolare:Pisacane
prevedevaabbastanzaesattamentequellochedo-
vevaesserel'effettivosvolgimentodellarivolu-
zionemonarchico-borghesedel59-61;soltantori-
tenevaciòimpossibileperquellaerratavaluta-
zionedellasituazioneeuropeacheabbiamogià
vistonelFerrar',nelMontanelienelGioberti.
Ancorpiùnegativoè ilgiudiziodelPisacanesui
repubblicani,lacuiposizioneglisembracontrad-
dittoriaeinfondoinconcludente:«diconodinon
accetareil formalismo,macombattonoilcomu-
nismo.. .Neganolarivoluzioneevogliono la
rivoluzione»
(Guerracombat.
322);lemasseper-
ciònonsimuoverannoperloro.
Lafuturarivoluzionedovràesseresocialista,
edovràdemocratizzarequelleforzecheorasono
nelemanideigoverni:l'esercito,glistrumentidi
lavoro,l'educazione.Unpartitosocialistanonesi-
steancorain Italia, «mailprimogermeesiste,
ilpopolosentei suoimali,emormoraneloscor-
gereilproprietarioe il capitalista,oziando,go-
dersiil fruttodeilavoridelcontadinoedell'ope-
raio,mentrequestisiguadagnanoa frusto a
frustolavita: ilpopolononaccettailsuostato,
losubisce»
(Guerracombat.
324). Il dispotismo
potrebbespingere i popolial'insurrezione,con-
temporaneamentenuovedottrinepotrebberodif-
fondersi,elaborghesiaessere«costrettaadabdi-
carealmomentodi,salirealtrono».AnchePisa-
canepensadunquechel'Italiapotrà
saltare,
almenoinparte,lafaseborghesedellasuastoria,
maèconvintoche.ilsaltopotràesserecom-
piutodall'Italiaconlesuesoleforze.Polemiz-
zandocolFerrar',eglicritical'ideadell'inizia-
tivafrancese.Lasituazionedell'Italiaèsìpiù
arretratadiqueladellaFranciaelaragionedi
ciòstaneltroppoprecocesvilurlpoinizialedella
nostraborghesia,laquale«salitaaltronotroppo
giovane,nonfucapacedifrancarsicompletamente
erimasesottolatuteladeiprincipi»;intralciata
daigoverni,essanonpotèsvilupparsi; il com-
mercioitalianodecadde,mentrequelloinglesee
franceseprosperava.«Madaquestimali,èsca-
turitounbenesfuggitoalFerrari.Laborghesia
nonhapotutodiventarpotente,edalmomento
cheilpopoloreclamaasuavolta il tronoesso
trovasidifronteunnemicomenoformidabileche
inFrancia))
(Guerracombat.,
328),echehain
comunecolpopolol'odio ai governi.Aquesto
puntoritornainprimopianoilproblemamilita-
re.Infatti,secondo.ilPisacane,nèlachiesa,nè
iprincipi,nèl'aristocraziapotrebberoimpedire
larivoluzionesenzal'appoggiodell'Austria.Ma
pervincerel'Austrianonbastaunainsurrezione
dipopolo,nèsonosufficientilebandedivolontari,
nèunesercitoregio;occorreungrandeesercito
nazionale,popolaree rivoluzionario.Essopuò
sorgereancheinpocotempo,comel'esercitorivo-
luzionariofrancesedel'93;maperciò«èindi-
spensabilecheleideechedebbonoinformarela
rivoluzionedivenganopopolariechelemasse
comprendanoesserelorointeressecambiarela
vanganelfucile».
(Guerracombat.,
329).Ora il
sentimentodiffusodiodioalpresente,sufficiente
perinsorgere,è.inadattopercondurreunalunga
edifficilelotta;tuttavia«seatalesentimentosi
aggiungaquellavocesegretachegiàdicealle
masse:
Voiavetediritto diesistere»,
sipuòspe-
rarechel'insurrezionesimutiinrivoluzione.
I fattidovevanosmentirelagenerosaillusione
delPisacane,delFerrari,delMontanelieinuna
certamisuraanchedelMazziniedelGioberti,che
ilRisorgimentopotesseessereancheunrinno-
vamentosocialeedareinveceragione,almenoper
ilmomento,aimoderati.Maancheseglieventi
immediatamentesuccessividetterotortoaquegli
uomini,chesubitoal'indomanidel'48sognarono
unItaliasocialista,lalorocritica
antelitteram
del'unificazionemonarchico-borgheserestòpur
sempreunluminosopuntodipartenzaperlege-
nerazicuifuture.
GIORGIOOANDELORO