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Il

1848

25

le

Deventr social.Revueinternationaled'économte,

d'historireet philosophier

a. il, n.3(juin1895)pp.225-52;

2)

brani nevenivanostampati in italiano in

Critica

soctalea. III,

n. 13(10luglio1895)a pag.205.3)pub-

blicatointegralmente in italiano:A.

LABRIOLA,

Inmemo-

riadelManifestodeiComunisti.Roma,Loescher,1895,

PP.87. 4)

I I

ed. ib. 1895. 5; A.

LABRIOLA,

Essais sur

laconceptioninatérialistede l'histoire, Paris,Giard&

Brière.6)A.

LABRIOLA,

Saggisu laconcezionemateriali-

sticadellastoria. I. Inmemoriadel-ManifestodeiCo-

munisti.

Ronia,Loescher1902.7) in

Nuova,collana

di

economististranieri e italiant direttadaG.Bottai eC.

Arena,volumeXII,

Politicaedeconomia

acuradiR.Mi-

chels,UnioneTipograficaEditrice già FratelliPomba

Libraj,1934,alle pp.1-44.8) A.

LABRIOLA,

Saggi sulla

concezionematerialisticadellastoria. I. inmemoriadel

Manifestodei Comunisti,

Edizioni di culturasociale,

Parigi1939.9)A.

LARRIOLA,

LaconcezionemateriaListica

delastoria. I. InmemoriadelManifestodeiComuntsPi,

Laterza,Basi,1938,allepp.4-78.10) II ed. ib.1945.

A.

IV.

Il successodel saggio di Labriola fu immediato e

segnaal tempostesso l'ora della largadiffusione in

Italiadel

Manifesto.

La

CriticaSo.ciale,a.

III,

n. 21(10novembre1895)a

pag.336annunziavacontemporaneamentealla IL edi-

zioneLoescherdelsaggio,unasecondaedizioneitaliana

delatraduzione•del

Manifesto:

aAbbiamoallestitouna

nuovaedizione.Come la storia delManifestodal1848

inpoi (loavverteEngels in unadellesueprefazioni)

rispecchiaper così dire con le suevicende la storia

stessadelsocialismointernazionale,cosìquesteedizioni

italianesonodestinate, noi crediamo, a far da pietre

miliari alle fasi del tardivoma pur sempresaliente

socialismoitaliano. La primacoincisecolmomento in

cui il proletariato siposenettamentesul terrenoscien-

tificoedi riscontro si aperserostridenti i primiminac-

ciosicrepacci dellacompaginedell'Italiaborghese, la

secondasiaccompagnaalnuovoslanciodel partitoche

rispondeagli scioglimenti, agli anatemi, allecalunnie,

allepersecuzioni col raddoppiamentodelle forze e dei

voti».

Lasecondaedizione è immutatarispetto allaprece-

dente.Perunafortunatacoincidenzasonoriuscitoa tro-

vareunanotadi tiraturadelaedizionecherisultadi2000

copiee ciò ci permette di ricondurre la cifra di tira-

turadella I edizionea1000copiepoichè in una intro-

duzionedi

Critica•Soctale

èdetto: «anoi èdebitoalle-

stiresubitoun'altraedizione,doppiadi esemplari».La

solaaggiuntaaquestasecondaedizioneèdataappunto

daunaNotaallasecondaedizioneitaliana, datatano-

vembre1895,a firma

Gli editori.

Iníessasi

legge

a p. 7

«L'augurio'cheFedericoEngelsindirizzava, nei proe-

mioal proletariato italiano, è in via di com:piersi,ecosì

rapidamentechesi puònotarlogià. adistanzadi poco

piùdi dueanni. Inveroquestidueanni furonofecondi

perlosviluppodelsocialismoscientificoin Italiaquanto

forsenon lo erastatoalcunodei decenniprecedenti.

Il brevetempoche funecessarioadesaurire la prima

edizioneitaliana delManifesto,esaurì del pari molte

altrecosenell'ordinedei fatti, e di l'Il:lesso,. inquello

delpensiero,,cheall'apparire di essasembravano'

an-

coraabbastanzasalde

in Italia. Gli scandali politico-

bancari, la dittatura diFrancescoCrispi, l'abolizione di

fattodelloStatutodelRegno, le leggi eccezionali, la

persecuzionedelle ideespinta ai limiti d'ipocrisia, di

servilità, e di ferocianon toccati forsedaverunaltro

Statoeuropeo, la restrizionefraudolentadel dirittoelet-

torale.(cheradiòdi uncolpounmilione

di

elettori inun

paeseove il suffragioeragià ristrettissimo, riducendo

lamediadeglielettoridal9,67al6,86%sullapopolazione,

ein alcuneprovincedelmezzodìal 3eal2,87%); tutti

questi fatti correlativi tra loro, che si spiegano e si

supplisconoavicenda,mentredaunlato,denudarono il

verocaratteredellarivoluzioneborgheseitalianaesta-

bilirono la impotenzadellenostreclassi dominanti a

reggereloStatocolleformedella libertà,econmetodi

civili; dall'altro lato,educaronoa cultura intensiva(se

così

Ruò

dirsi) la neonatacoscienzadi classedel pro-

letariato italiano». LaNotaterminavaquindi con un

salutoalmortoEngels«Ciconforta il pensierocheegli

vide,prima di morire,anche l'Italia proletaria fare al-

fineattodipresenzasullascenarivoluzionaria,entrare

risolutamente inquell'arenasullaqualeegli l'avevacon

tantoaffettochiamata».

V.

L'edizionedi

CriticaSociale

ha nel corsodel nostro

secoloin Italia laseguentefortuna:

1)nel1901venivaristampatanellacollezionedel

Nerbini acuradel P. S.

I.,

senza la

Notaallaseconda

-edizioneitaliana,

senza le prefazioni delManifesto e

conla solasoppressione di capoversi nel corsodella

traduzione:

CARLOMARX,

Il ManifestodeiComunisti,G.

NerbiniEditore, Tip.Cooperativa, viaPietrapiana, Fi-

renze,1901,in160,pp.30,Cent.5(confotografiadiMarx

sulfrontespizio in alto).

2)Nel1910usciva in terzaedizione, immutataed

integrarispettoallaseconda:

CARLOMARX

-

FEDERICOEN-

GELSil

Manrifestodel PartitoComunista.Conunnuovo

proemioal lettore italiano diFedericoEngels(Versione

completaeseguitasullo

5aed.

tedesca,Berlino,1891,da

PompeoBettini) -Milano,SocietàEditriceAvanti!,3aed.,

1914,in80,pp.32.

3)Nel1914usciva in: F.

ENGEM,

l

fondamenti del

comunismo.Esposizionepopolare.Edito daBernstein.

Segue: I l ManifestodeiComunisticonnuovoproe'mio

diF'.Engels,

3a

ed.,Milano,SocietàEditriceAvanti!

(LaCompositrice),1914, in16,pp.91.

4)Nel1918in:CARLOMARX-FEDERICOENGELS,

Il.Mani-

restodel PartitoComunistaconproemioe prefazioni

econ ledecisioni di ZiMmerwaldedi Kienthal.Milano

SocietàEditriceAvanti!1918, in160,pp.63.Oltre i testi

tradottiessocomprendeuna

Prefazionealla ristampa

delManifesto,

datata8agosto1918,scrittasu invito di

GiovanniBacci daAmbrogioBelloni.Rifacendobreve-

mentela storiadel

Manifesto

edelmovimentooperaio

internazionale,Belloni insiste sullasituazioneinterna-

zionaledeterminatasicon il conflittomondialeesull'in-

tesaperunaazionecontro laguerra,riferendounpasso

delManifestodelCongressodi Basileadel1912e per

intierol'ordinedelgiornodiKienthalel'appellodiZim-

merwald.Belloni scrive: « Lenin, i l filosofomarxista,

sielevagigante fra lemaceriedelcolossomoscovita

ememoredell'ordine

del

giornodiBasilea,prevalendosi

delacrisieconomicaepoliticacreatadallaguerraagita

gli strati popolari più profondi e tenta di precipitare