Table of Contents Table of Contents
Previous Page  148 / 160 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 148 / 160 Next Page
Page Background

146

RINASCITA

mento,dell'antica tirannia, a cui tutta Europadeve

gl'infami trattati del1815.La

Riforma

puòbencrederci:

laGermaniaha ormai le ide

eben chiarequan

to alle

guerredi liberazione, sia per

leconseguenze.di

queste

guerre, sia per la finesprege

voleche tutti gli e

roi di

quel'epoca« gloriosa»hanno tatto. Sono soltanto i

giornali pagati dal governocheintonanoancoraavoce

spiegata le laudi di quell'epocaebbra di stupidità; i l

pubblicone ride, e perfino la croce di ferro ne arros-

siscedi vergogna.

Esonoproprioquesti giornali, sonoappuntoquesti

entusiastimangiafrancesi del1813,cheoggi levanocon-

tro gli italiani quellostessoclamoreche in altri tempi

essilevavanocontro i francesi; sonoessi checantano

le lodi dell'imperoaustriaco, dell'imperoaustriaco cri-

stiano-germanico,epredicano la crociatacontro lama-

lizia e la futilità latina (5)—giacchègl'italiani sono

latini come i francesi!

Vogliono gli italiani avereunesempiodellasimpatia

cheessipossonotrovare fra gli eroi fanfaroni delle

guerre di liberazione, dell'idea che questi biondi so-

gnatori si son fatta dellanazioneitaliana?Citiamosol-

tanto lanOtacanzone di A.A.L.Follen (6):

Cantipur altri meravigliedella terra

Ove il mandolinoe la chitarra risuona,

Ovel'arancio risplende tra le scure fronde:

Iolodo -il purpureoprunotedesco

Ei l pomosull'albero fronzuto,

e3osi via, secondoche farneticaquestapoetica follia.

Seguonole piùspassosodescrizioni di banditi, di pu-

gnali, di monti chesputanofuoco, dellamalizia latina,

dell'infedeltàdelledonne italiane, di cimici, di §cor-

pioni, di veleni, di vipere, di assassini, ecc., che i l

virtuosoamicodel prunovedeaggirarsi a dozzineper

lestrade d'Italia; e alla fine, i l piccoloborgheseso-

gnatorerende grazie al suo ,dio di ritrovarsi nella

terradell'amore e dell'amicizia, delle baruffe a colpi

di sgabello, delle fedeli figlie di pastori con relativi

occhiazzurri, dell'onestà e della cordialità— nella

terradella fedeltàtedesca, insomma.Sonoqueste le

superstiziosefantasieda romanzoche gli eroi del1813

costruisconosull'Italia, che essi non hanno natural-

mentemai vista.

La

Riforma,

e tutti gli uomini del movimento ita-

liano,possonoben crederlo: l'opinione pubblica i n

Germaniaèdecisamentedalla parte degli italiani. I l

popolotedescohauninteressealtrettantograndequanto

quellodel popolo italiano alla cadutadell'impero au-

striaco.Essosalutaconpienaapprovazioneogni pro-

gressodegli italiani: ed 'al momentoopportunoesso

nonsaràassente—noi lo speriamo—dal campo di

battaglia, per farla finita una volta per tutte con la

magnificenzadell'imperoaustriaco.

FEDERICOENGELS

DeutscheBriisselerZeitung,

24febbraio1948,anno II, n. 16,

Pag.11.

(5)Intedesco

welsch,

terminespregiativousatoper desi-

gnare i popolistranieridell'occidente in generale, ed i latini

inparticolare.

(6)AugustoAdolfoLudovicoFollen(1794-1855),uomopoli-

tico,pubblicistaepoetanazional-rivoluzionariotedesco.

Una letteradiMarx

alaredazionedell'«Alba»

AIsignor direttore del giornaleL'Alba (1).

Signore:

Soto i l titolo dellaNuovaGazzettaRenana(Neue

RheinischeZeitung)

e sotto la direzionedel sig. Carlo

Marxsi pubblica fin dal primogiugnoprossimofuturo

(1)L'Alba, giornaledemocraticofiorentino,diretto daGiu-

seppeLa Farina.; dal giugnodel 1847all'aprile1849 fu al-

l'avanguardiadelgiornalismodemocraticotoscanoe italiano,

esi interessòlargamente a problemisociali,mostrandoanche,

alprincipiodellesimpatiesocialiste.

unnuovogiornalequotidiano in questacittà di Colonia.

Ques'ogiornaleseguirà, nel nostrosettentrione, i me-

desimi principli democratici che

L'Alba

rappresenta in

Italia. Non puòdunqueesseredubbiosa la situazione

cheprenderemorelativamente_allaquestionependente

fra l'Italia e l'Austria.Difenderemo la causadell'indi-

pendenzaitaliana, combatteremo a morte i l dispo'i-

smoaustriaco in Italia, come inGermaniaed in Polo-

nia.Tendiamofraternamente lamanoal popolo italiano

evogliamo provargli che la nazioneAlemanna ripu-

diaogni partedell'oppressionepraticataancheda voi

per gli stessi uomini che da noi hannosemprecom-

battuto la libertà. Vogliamo fare tutto i l possibile per

prepararel'unionee la buonaintelligenza di duegran-

di e libere nazioni che.unnefastosistema di governo

hafatto credersi finoranemiche l'una dell'altra. Do-

manderemodunqueche la brutalesoldatescaaustriaca

siasenzaritardo ritirata dall'inalia, eche il popolo ita-

liano siamessonella posizione di po'er pronunziare

lasuavolontàsovranarispettando la forma di governo

chevuolescegliere.

Permetterci in istato di conoscere gli affari ita-

liani e per darvi l'occasione di giudicare della since-

rità dellenostrepromesse, vi proponiamo di cambiare

il vostrogiornalecon il nostro;cosicchè vi indirizziamo

laNuovaGazzettaRenanae voi ci indirizzerete l'Alba

regolarmenteogni gibrno. Ci lusinghiamoche vi piace-

ràaccettarequestaproposizionee vi preghiamo di co-

minciare l'invio dell'Alba il più prestopossibile, finchè

possiamoprofittarnegiàper i primi nostri numeri.

Se

si

trovassecheaveste altre comunicazioni [da]

indirizzarci vi invi'iamo di farlo, promettendovi che

tuttoche può servire la causadellademocrazianel-

-l'uno o l'altropaese, troverà, da partenostra,sempre

tutta l'attenzionepossibile.

SaluteeMaternità.

LaDirezionedellaNuovaGazzettaRenana.

Il Direttore:

Dott.CarloMARX

Questaimportante lettera, scrittada.Marxversofinemag-

gio1848, fupubblicatanel testotalianonelgiornaledi Firenze

L'Alba

il 29giugno1848, n. 258, p. 1038. La lettera fu poi ri-

pubblicatanella

CriticaSociale,

1°agosto1897,n. 15, p.239-240.

Lapiùrecenteprodezza

delacasadiBorbone

LaCasadi Borbonenon è ancoragiunta al termine

delsuogloriosocorso.Certo, la suabiancabandiera

si è, negli ultimi tempi, piu'tosto imbrattata; certo, i

suoi gigli, in •viad'appassire, chinanoabbastanza la-

mentevolmente i l capo.CarloLodovico di Borbone(1)

hatrafficato unDucato, e ne ha dovutoabbandonare

convergognaun altro; Ferdinando di Borboneha per-

duto la Sicilia, ed hadovuto, a Napoli,concedereuna

Costituzione alla Rivoluzione; :Luigi Filippo (2) pur

essendosoltanto un cripto-borbone, ha seguito il cam-

minodi tutti i Borboni di Francia,passando, oltre la

Manica, in Inghilterra. Ma i l Borbone di Napoli ha

splendidamentevendicato l'onore della famiglia.

LeCamerevengonoconvocate a Napoli. I l giorno

dell'aperturadeveservire alla battagliadecisivacontro

la rivoluzione.Campobasso, uno dei capi della po-

lizia del famigeratoDel Carretto, viene richiamato di

nascostoda Malta; gli sbirri, con i loro vecchi capi

alla testa, di nuovo, per la prima volta dopoparec-

(1)CarloLodovico di Borbone,duca di Lucca dal 1824,

avevadovutocedere il Ducato alla Toscananel 1847.Duca

diParma dal dicembre1847per la morte di Maria Luigia.

dovettepocodopoabdicare in seguito ai moti rivoluzionuri

del20marzo1848.

(2)Luigi Filippod'Orléans(1773-1850),

re

dei francesi dai

1830al 1848. Gli Orléanserano,comesi ricorderà, un rame,

cadettodellaCasa di Borbone.