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RINASCITA
mento,dell'antica tirannia, a cui tutta Europadeve
gl'infami trattati del1815.La
Riforma
puòbencrederci:
laGermaniaha ormai le ide
eben chiarequanto alle
guerredi liberazione, sia per
leconseguenze.diqueste
guerre, sia per la finesprege
voleche tutti gli eroi di
quel'epoca« gloriosa»hanno tatto. Sono soltanto i
giornali pagati dal governocheintonanoancoraavoce
spiegata le laudi di quell'epocaebbra di stupidità; i l
pubblicone ride, e perfino la croce di ferro ne arros-
siscedi vergogna.
Esonoproprioquesti giornali, sonoappuntoquesti
entusiastimangiafrancesi del1813,cheoggi levanocon-
tro gli italiani quellostessoclamoreche in altri tempi
essilevavanocontro i francesi; sonoessi checantano
le lodi dell'imperoaustriaco, dell'imperoaustriaco cri-
stiano-germanico,epredicano la crociatacontro lama-
lizia e la futilità latina (5)—giacchègl'italiani sono
latini come i francesi!
Vogliono gli italiani avereunesempiodellasimpatia
cheessipossonotrovare fra gli eroi fanfaroni delle
guerre di liberazione, dell'idea che questi biondi so-
gnatori si son fatta dellanazioneitaliana?Citiamosol-
tanto lanOtacanzone di A.A.L.Follen (6):
Cantipur altri meravigliedella terra
Ove il mandolinoe la chitarra risuona,
Ovel'arancio risplende tra le scure fronde:
Iolodo -il purpureoprunotedesco
Ei l pomosull'albero fronzuto,
e3osi via, secondoche farneticaquestapoetica follia.
Seguonole piùspassosodescrizioni di banditi, di pu-
gnali, di monti chesputanofuoco, dellamalizia latina,
dell'infedeltàdelledonne italiane, di cimici, di §cor-
pioni, di veleni, di vipere, di assassini, ecc., che i l
virtuosoamicodel prunovedeaggirarsi a dozzineper
lestrade d'Italia; e alla fine, i l piccoloborgheseso-
gnatorerende grazie al suo ,dio di ritrovarsi nella
terradell'amore e dell'amicizia, delle baruffe a colpi
di sgabello, delle fedeli figlie di pastori con relativi
occhiazzurri, dell'onestà e della cordialità— nella
terradella fedeltàtedesca, insomma.Sonoqueste le
superstiziosefantasieda romanzoche gli eroi del1813
costruisconosull'Italia, che essi non hanno natural-
mentemai vista.
La
Riforma,
e tutti gli uomini del movimento ita-
liano,possonoben crederlo: l'opinione pubblica i n
Germaniaèdecisamentedalla parte degli italiani. I l
popolotedescohauninteressealtrettantograndequanto
quellodel popolo italiano alla cadutadell'impero au-
striaco.Essosalutaconpienaapprovazioneogni pro-
gressodegli italiani: ed 'al momentoopportunoesso
nonsaràassente—noi lo speriamo—dal campo di
battaglia, per farla finita una volta per tutte con la
magnificenzadell'imperoaustriaco.
FEDERICOENGELS
DeutscheBriisselerZeitung,
24febbraio1948,anno II, n. 16,
Pag.11.
(5)Intedesco
welsch,
terminespregiativousatoper desi-
gnare i popolistranieridell'occidente in generale, ed i latini
inparticolare.
(6)AugustoAdolfoLudovicoFollen(1794-1855),uomopoli-
tico,pubblicistaepoetanazional-rivoluzionariotedesco.
Una letteradiMarx
alaredazionedell'«Alba»
AIsignor direttore del giornaleL'Alba (1).
Signore:
Soto i l titolo dellaNuovaGazzettaRenana(Neue
RheinischeZeitung)
e sotto la direzionedel sig. Carlo
Marxsi pubblica fin dal primogiugnoprossimofuturo
(1)L'Alba, giornaledemocraticofiorentino,diretto daGiu-
seppeLa Farina.; dal giugnodel 1847all'aprile1849 fu al-
l'avanguardiadelgiornalismodemocraticotoscanoe italiano,
esi interessòlargamente a problemisociali,mostrandoanche,
alprincipiodellesimpatiesocialiste.
unnuovogiornalequotidiano in questacittà di Colonia.
Ques'ogiornaleseguirà, nel nostrosettentrione, i me-
desimi principli democratici che
L'Alba
rappresenta in
Italia. Non puòdunqueesseredubbiosa la situazione
cheprenderemorelativamente_allaquestionependente
fra l'Italia e l'Austria.Difenderemo la causadell'indi-
pendenzaitaliana, combatteremo a morte i l dispo'i-
smoaustriaco in Italia, come inGermaniaed in Polo-
nia.Tendiamofraternamente lamanoal popolo italiano
evogliamo provargli che la nazioneAlemanna ripu-
diaogni partedell'oppressionepraticataancheda voi
per gli stessi uomini che da noi hannosemprecom-
battuto la libertà. Vogliamo fare tutto i l possibile per
prepararel'unionee la buonaintelligenza di duegran-
di e libere nazioni che.unnefastosistema di governo
hafatto credersi finoranemiche l'una dell'altra. Do-
manderemodunqueche la brutalesoldatescaaustriaca
siasenzaritardo ritirata dall'inalia, eche il popolo ita-
liano siamessonella posizione di po'er pronunziare
lasuavolontàsovranarispettando la forma di governo
chevuolescegliere.
Permetterci in istato di conoscere gli affari ita-
liani e per darvi l'occasione di giudicare della since-
rità dellenostrepromesse, vi proponiamo di cambiare
il vostrogiornalecon il nostro;cosicchè vi indirizziamo
laNuovaGazzettaRenanae voi ci indirizzerete l'Alba
regolarmenteogni gibrno. Ci lusinghiamoche vi piace-
ràaccettarequestaproposizionee vi preghiamo di co-
minciare l'invio dell'Alba il più prestopossibile, finchè
possiamoprofittarnegiàper i primi nostri numeri.
Se
si
trovassecheaveste altre comunicazioni [da]
indirizzarci vi invi'iamo di farlo, promettendovi che
tuttoche può servire la causadellademocrazianel-
-l'uno o l'altropaese, troverà, da partenostra,sempre
tutta l'attenzionepossibile.
SaluteeMaternità.
LaDirezionedellaNuovaGazzettaRenana.
Il Direttore:
Dott.CarloMARX
Questaimportante lettera, scrittada.Marxversofinemag-
gio1848, fupubblicatanel testotalianonelgiornaledi Firenze
L'Alba
il 29giugno1848, n. 258, p. 1038. La lettera fu poi ri-
pubblicatanella
CriticaSociale,
1°agosto1897,n. 15, p.239-240.
Lapiùrecenteprodezza
delacasadiBorbone
LaCasadi Borbonenon è ancoragiunta al termine
delsuogloriosocorso.Certo, la suabiancabandiera
si è, negli ultimi tempi, piu'tosto imbrattata; certo, i
suoi gigli, in •viad'appassire, chinanoabbastanza la-
mentevolmente i l capo.CarloLodovico di Borbone(1)
hatrafficato unDucato, e ne ha dovutoabbandonare
convergognaun altro; Ferdinando di Borboneha per-
duto la Sicilia, ed hadovuto, a Napoli,concedereuna
Costituzione alla Rivoluzione; :Luigi Filippo (2) pur
essendosoltanto un cripto-borbone, ha seguito il cam-
minodi tutti i Borboni di Francia,passando, oltre la
Manica, in Inghilterra. Ma i l Borbone di Napoli ha
splendidamentevendicato l'onore della famiglia.
LeCamerevengonoconvocate a Napoli. I l giorno
dell'aperturadeveservire alla battagliadecisivacontro
la rivoluzione.Campobasso, uno dei capi della po-
lizia del famigeratoDel Carretto, viene richiamato di
nascostoda Malta; gli sbirri, con i loro vecchi capi
alla testa, di nuovo, per la prima volta dopoparec-
(1)CarloLodovico di Borbone,duca di Lucca dal 1824,
avevadovutocedere il Ducato alla Toscananel 1847.Duca
diParma dal dicembre1847per la morte di Maria Luigia.
dovettepocodopoabdicare in seguito ai moti rivoluzionuri
del20marzo1848.
(2)Luigi Filippod'Orléans(1773-1850),
re
dei francesi dai
1830al 1848. Gli Orléanserano,comesi ricorderà, un rame,
cadettodellaCasa di Borbone.