Table of Contents Table of Contents
Previous Page  110 / 160 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 110 / 160 Next Page
Page Background

1°8

RINASCITA

Giustizia,Errante ai Lavori Pubblici e Butera agli

Esteri.

Lareazione'dapartedellamassa funettamentecon-

traria.'all'uitimatumdi Gaeta. AGirgenti iI popolo di

tutte le classi si agitò al grido:

Nessunatransazione!

guerra!

Cosìanchea iLicata, aMarsalaeMazzara.Da

Nicosiafu fatta algovernoun'offertadi721000anze,

Cal-

tagironearmò3000uomini,Alia offrì100uomini e100

sacchi di grano.AncheCatania,dove taluni strati ab-

bientieranoperunasoluzionerapidaepacificadelcon-

trastoconNapoli, si mostròcontrariaall'accettazione

dell'ultimatum,

mentre inPalermoagli occhi di tutti si

mostravavisibile la reazionedel popolo. Il 24marzo

ledueCameredeliberavanoall'unanimità di respingere

l'armistizioe di riprendere le ostilità, eper attodimo-

strativo, in risposta al nonriconoscimentoborbonico

delgovernodell'isola,dichiaravanoSettimopadredel-

lapatriaebenemeriti,diessatutti i Ministri.

'L'unanimitàdeiconsensi, la vocee l'entusiasniopo-

polarefeceroriaccendereperqualchetempo lasperan-

zache si ripetesseroancora gli eroici slanci-cheal-

l'inizioavevanoportato la rivoluzione alla vittoria, o

chealmenocomenel1820Siripetessel'eroica lottache

per10giorni il popolodasolocondussecontrounne-

micoinfinitamentepiù forte, di cui ritardò l'avanzata

e-alqualeimposerispetto.

Mail 1849nonerapiù il 1820e laborghesiaIsolana,

l'attasoprattutto*dicapitalisti aspiranti a divenirepro-

prietari terrieri, nonintendevaaffidarsiall'azionedelle

massepopolari per respingereancoraInsieme il Bor-

bone.RichiestodalMinistrodellaGuerrase la guardia

'nazionalesarebbeaccorsainsieme

alle

organizzazioni

volontarieepopolari sullebarricate, il comandantedi

essa, i l baroneRiso, una dei maggioriesponenti di

questoincipientecapitalismoisolano, rispondevanet-

tamentedi no. E poichè in quella riunionequalcuno

gli facevaosservaneche i l popoloavrebbegiudicato

questoun tradimento, e si sarebbeavutoforseanche,

comenel1820,laguerracivile tra laguardiaelemasse

popolari, il Risorispondeva: « I tempisonomutati: i l

1849non è più il 1820».Egli •avevaperfettamentera-

gionenelsensoche il popolonell'isolanonCostituiva

piùper laborghesiaunaforzanèpericolosanèdecisiva,

mentrequesta,checominciavaa darprovache le sta-

vanocrescendoleunghia,aveva inquegli anni proprio

acquistatounacertacoscienzadella propriacapacità

autonomadi azione. In realtà, sciolte le corporazioni,

che

nel '20rappresentavanoancoraunaforzapopolare

armatacontro il Borbone,allaqualeborghesiaenobil-

tànonpotevano far amenodi appoggiarsi nella lotta

contro il monarca,(econtro laqualeper altro si erano

vistecostrettenel1820aprenderesenzasuccessoiearmi

perridurla al propriovolere), lamassapopolarenon

presentavapiù nel '49,

cioè

nellafase di transizionee

didisgregazionesociale in cui si trovava,alcunasalda

omogeneità,.

Lalottache il popolosicilianocondussedasolonegli

ultimi giorninonavevapossibilitàdisuccesso. I tumulti

popolari aPalermodel29aprileedel3maggiononsi

possonoper nullaparagonare a quantoeraaccaduto

nel '20. La borghesiapotevadisinteressarseneperchè

avevagradualmentedisarmato il popolo,maancheper-

chèquestononrappresentava più una forzasociale

organizzata,mentreancoranonerasortodal suoseno

unproletariatomoderno. Laborghesiaisolanapoteva

comodamenteeliberamenteallearsicon il cetofeudale

autotiomistaovverotrattarecon il Barbone,pur di con-

servare le possibilità del propriosviluppoeconomico,

reinserendositemporaneamentenellavecchiastruttura.

Il baroneRiso fu infatti l'arteficemassimodi quello

scoraggiamentopopolarechedovevaa lui consentiredi

esserel'organizzatorepiù attivodellaresa.L'accusadi

tradimentodapartedelpopolodecisoacombatterefino

all'ultimo e il tentativodellasuauccisionenonpote-

ronoimpedirecheeglicontinuasseapatteggiarecon i

Borboni,eche lui e i suoibeneficasserodell'amnistia.

L'esercitodi FilangericheSieramossofinodal31marzo

daMessinaversoCefalùeCatania,e.aveva il 7aprile

occupatoCatania, si avanzavaverso i primi dimaggio

rapidamenteverso lacapitale,che il 15venivaoccupata

nellasuaparteesterna.Qualchegiornodopoerapro-

clamato il disarmogenerale,fissatol'elencodegliesclusi

dall'amnistiaestabilito il mantenimentodellaguardia

nazionale. 5

Cosìterminava la rivoluzione siciliana del1848-49.

Aciòessaerastatacondotta,comescrissealcuni anni

più tardi uncontemporaneo,da un lato «dallastolta

persuasionedelgovernoche la Siciliadandosi al nuovo

Resotto Il patrociniodellaGranBretagnanonsarebbe

statacostrettaa venirenuovamenteallaguerra»e da

altrocantodal nonavervolutoessoopportunamentec

sistematicamentearmareunesercitopopolare«peref-

fettodi quellaeternaemattatemenzache il rivoluzio-

nariogovernodi Sicilia siavevadappertuttodelpopo-

lo».Gli èchegli uominichein unmodoo l'altrodires-

serola vitapoliticadell'isola in queltempo,commenta-

vaquellostessoautore(1)anonebbero il buonsensodi

compmnderecheuna rivoluzione si dirige dapochi,

masi faenonsi salvanei,casisestremicheper l'opera

eil bracciodellemoltitudini'.

SALVATOREFRANCESCOROMANO

(1)CALvi,

Memorie,vol. I,

p.323-27.