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Il1848

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dinando,dovevanecessariamentesuonarefalsoall'orec-

chiodeisiciliani, era insostanzaquellodei liberali

napoletani.

AdessirispondevaRuggeroSettimo nel discorso

diinaugurazionedelParlamentoconquestaesortazione:

«ChebenedicaIddioeispiri i viti delParlamento;che

Eiriguardibenignola terradi Sicilia e lacongiunga

aigrandidestinidellaNazioneItalianalibera,indipen--

denteunità). E il Parlamento, ilsusseguenteloaprile

decretava:«Che il potereesecutivodichiari a nome

delanazioneagli altri statid'Italia,chelaSiciliagià

libera e indipendente.intende far partedell'unione

efederazioneitaliana».

Intanto la seradel27aprileunalegionesiciliana,

sotolaguidadiLaMasa,partivaconilpiroscafo

Pa-

lermo

inviata acombatterecontrol'Austria,

Inrealtà.nonsullaquestionedell'unioned'Italiaera-

noi Siciliani indissensocon.11restodegli italiani o

eranodiscordifraloro,quantopiuttosto,ecomeinogni

altraregione,sulcaratteree imezziper il raggiungi-

mentodiquestaunificazione.NonmancavainSicilia

•unachiaratendenzapropriamenteunitaria,anchefra

taluniuominidelladestra,di fronteallacorrentefede-

ralistadelle.sferegovernative. Il depuiatotielladestra

Bertolani il %novembreSi.levavanellacameraper

•sollecitare il arlamentoadinvocare la riunione di

una«costituenteitaliana»,perchèfinalmente (la ita-

liananazionalitàsifondesseedunpoterecentralesi

costituisseperdirimeretuttoquantoriguardasse le

sorticomunidegli stati italiani». I moderatidella

coalizionealgovernoricorseroadespedientitemporeg-

giatoriperaddomesticaresuquestopunto lamaggio-

ranzadelParlamento, laqualealcunigiornidopovo-

tavaundecretoche,eludendolaquestione,dichiarava:

«Riunendosi in Italiaun'assembleacostituente,rap-

presentante i vari stati italiani, la' Siciliaqualeuno

deglistati liberi e indipendentid'Italiaintendeade-

rirviedesservirappresentatan.

L'errorepiùgravee lacolpamaggioredellacoali-

zionegovernativache,conqualchemutamentodiper-

sona,diresselapoliticadell'isolanei15mesichedurò

ilgovernosiciliano, fu dinonavereimpostatolapro-

priapoliticasulmovimentodellemassepopolari,che

tantaforzaetantoattaccamentoavevanodimostratoe

dimostravanonellaconquistae nelladifesadella li-

bertàdell'isola,madiavercontatoquasiesclusivamente

sulgiuocodiplomaticodimediazionedi unapotenza

straniera,l'Inghilterra,dallaqualesisperavaerronea-

menteunincondizionatoappoggio.Ciòapparvechia-

ramentenellasoluzionechefudataalproblemadella

formadelgoverno.

L'influenzadellacorrenterepubblicanaapparivano-

tevolein'Siciliaancheairappresentantiinglesi, i quali

volevanoadognicostochefosseevitata in Sicilia

l'istaurazionedi unarepubblica.CosìLordMintoscri-

vevail 6 aprilealloStabile, inseguitoallarigposta

napoletanaall'ultimatumsiciliano: aDatequestecirco-

stanzeio altrononpossocheespribervi la piùsin-

cerasperanzachevoipossiateevitarelacalamitàdiuna

formarepubblicana'digoverno»,econcludevaconpa-

rolediconvenienza,dichiarandodinonaveredalpro-

priogovernoistruzioniintornoaquellochedoveva:es-

serel'atteggiamentodell'Inghilterranei riguardidella

questionesiciliananellafaseattuale.

Eraunmodoconil quale ilMintofacevabalenarela

possibilitàdiunappoiggioinglese,subordinataallapre-

giudizialeantirepubblicana.LoStabilevide inquesto

lapossibilitàchegli si offrivadipoter,con la istau-

razionediunanuovamonarchiacostituzionale,togliere

influenzaaglielementirepubblicanidemocratici,.epre-

sentarenellostessotempo11propriopartitocomequelo

chesul pianointernazionaleavrebbeincontratopiù

facilmentel'appoggioe ilsuccesso.Primadipresentarsi

inParlamento,organizzòaquestofine ilmattinodel

13incasadiRuggeroSettimo«unariunionedegliele-

mentipiùinfluentidellacamera»,com'eglistessoscris-

sepoi aLordMinto, e diministri,escludendoneperò

ilCalvialloraMinistrodell'Interno. Inquellariunione

eglilessela letteradiLordMintoeproposediprocla-

mare la decadenza dei Borboni,egcludendo,come

nongraditaagli Inglesi, la l'ormarepubblicana, di

eleggereunnuovoRe,fondandounanuovamonarchia

.costituzionale.

La

proposta.delloStabilesuscitòtalune

divergenzeedopposizioni,chefuronovintedall'atteg-

giamentodelSettimo; fu il suointervento,secondola

testimonianzadelTorrearsa,(1)chefeceprevalereilpar-

titodidichiarareladecadenzaoltrechediFerdinando

ditutta ladinastiaborbonicae lafondazionedi una

nuovamonarchia.Tutti i presentifuronoimpegnati

adapprovareedifenderequestopuntodivistanelPar-

lamento.Cosicchè,predispostaintutti isuoiparticolari,

ladiscussioneinParlamentoSisvolsetragliapplausi

giàprevisti, enonfuunaveraepropriadiscussione.

AnchelacameradeiParisenzaalcunaregolareproce-

duraapprovava ladecadenzadeiBorboniquellasera

stessa.Cosìgli amicidiStabile, i monarchicie i mo-

derati,sfruttandounsentimentopopolareassai dif-

fuso:l'avversione ai Borboni,potevanoregistrare il

successopiùimportanteper la lorofrazione. Infatti il

giornoappressoStabilesi affrettava acomunicare a

Lord,Mintocheilpericolodellarepubblicaeradistrutto.

Suonodicampane,illuminazioniafesta,sparidigioia

ecantidì letiziariempivanolevieelepiazzedellecittà

maggiorieminoridell'isolaquellaseraelesereseguen-

ti.Così ilpopoloingannatocelebravalasuapiùperico-

losavittoriadiPirro,omegliol'origineveradeleproprie

sconfite,volutadaimoderatialgoverno.Quei«mode-

rati»inveritàinquestaoccasionefeceropocoonoreal

loronome,sollecitaticomefuronoasfruttarenell'inte-

ressedellaformadiordinamentostataledaloroprefe-

rito,l'entusiasmodelpopolo,eaffidandosiallevaghe

promessediunapotenzastraniera.La,criticadegliop-

positori,cioèdeldemocraticirepubblicani,risulta a

questoriguardoassaipiùconformeadunospiritodi

concretamoderazionee diragionevoleprudenza.

Sifacevaosservarechelasolecitadichiarazionedella

decadenzadeiBorboni,toglievaallaSicilialapossibilità

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difartesorodeibeneficideltempoelaspingevaaduna

guerraall'aqualenoneraper ilmomentopreparata.

L'opposizioneintantosirafforzavaecoordinavamag-

giormentequalchetempodopocoll'uscitadalgOvenin

delCalvichediessaeraconsideratol'ispiratoree il

capo.L'uscitadelCalvidalgoverno,doveeglitetievailposto

diMinistrodell'interno,per ilmodoe lecondizioniin

(1)RicordidellaRivoluzionesicilianadel1848-49,pag.253.