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104

RINASCITA

condizionediprovincia?Quelodirenderpiùpotentelo

statoborbonico,cheèstatoed è deigoverniitaliani

il piùligioal'assolutismoaustriaco?«Unsolomezzo

diunioneinnocuaanziutilissimaesisteper i due

paesi:quellodiricongiungersientrainblatutto il resto

delapenisolaperformareununicostato. I vantaggidi

unanazionalitàindipendentesarebberoalloraallaSi-

ciliacompensatidaibeneficiinestimabilidi unaindi-

pendenzapoliticaveraequindi di unaveraesicura

libertà», in relazione a tutte le altri grandipotenze

europee.Allostatoattuale,concludeva il Calvi, «una

unioneconNapolinonpotrebbeesserechefederale,

comecontutti gli altristati italiani,tranne ilsolocaso,

piùdesiderabile, di una.fusioneunitaria di tutta la

penisola»(1).

Similiorientamentinoneranoignotiai liberalinapo-

letani, incolegamentoconi quali ilmovimentodel1848

erastatopreparato.Verso la finedel1843,secondola

testimonianzadiGiovanniRaffaele, inunariunionege-

neralefra il comitatonapoletanoe i rappresentanti

diquellodi,Palermo,cheavevaavutoluogoaNapoli

nelacasadei fratelliAssanti, il Bozzelli,futuromini-

strocostituzionalediNapoli,aconclusionedelladiscus-

sionesullaautonomiasicilianaavrebbeconcluso:«Ab-

batiamouniti lacomunetirannidee poiciascunoa

casasua».

Tuttavia,avutasi aNapoli laproclamazionedellaco-

stituzionedel.29gennaio1848, i liberalinapoletanidel

governocostituzionale, a capodelqualeeraappunto

1Bozzelli,dopoaverchiesto lamediazionedel rap-

presentanteingleseepromessoaLordMintodi tener

conto-deleaspirazionideisiciliani,mostravano,quasi

diignorareoper lomenodi intendereinUnsenso

assairistretto le richiestesiciliane,quandopubblica-

vanoefacevano'comunicarealgovernoprovvisoriodel-

l'isola il12febbraiolostatutounicoperleduepartidel

Regno.Questostatuto, il qualenoneraaltrocheUna

trascrizionedellacostituzionefrancesedel1830fatta

dalBozzelli,stabilivaunparlamentounicoper il Re-

gnodelledueSiciliecontrariamenteallarichiestadei

sicilianichechiedevano la riapplicazionedellacosti-

tuzionedel'12,laqualeprevedevainveceunParlamento

separatoper l'isola. Lostatutonapoletanoconteneva

solounagenericariservanell'art.87perlaquestionesi-

ciliana.L

'accettazionedellostatutoinoltreavrebbe.im

-

plicatoil ritornoimmediatodelletruppeborbonichein

Sicilia.

Intutta la laboriosavicendadelletrattativechese-

guirannoa'Inghilterra,che era statarichiestadalle

dueparticomemediatrice,assumevaunatteggiamento

sostanzialmenteispiratoaldesideriodimantenerunito

ilRegnodelledueSicilie,facendotutte leconcessioni

possibiliai Sicilianiperevitare il pericolochequesti

sidecidesseroaproclamarelaseparazionedaNapoli,

ovvero,unavoltachesifosseroseparati,adottassero, il

chesarebbestatoancoramenogradito, laformarepub-

blicana.

IlGovernoprovvisoriosicilianorispondevaindicendo

peril24dellostessomeseleelezioniper ilParlamento

efissandonel'apertura il25maggio.

Intanto il sicilianoMinistroScovanocheerastato

chiamatoa farpartedelGovernocostituzionalesi era

(1)CALvi,op.

cit.

p.144/145.

dimessoil21febbraioel'intieroMinisterodiNapoli,vi-

stofallireognitentativo•dirisolvere laquestionesici-

liana,avevafattoaltrettanto il10marzo. IlnuovoMini-

stero,,riconoscendola realtàdellasituazione,si affret-

tavaaproporrealRediaccogliere ilsuggerimentodi

LordMinto, ecioèdiprovvedereimmediatamentealla.

nominadi unluogotenentenellapersonadi unprin-

cipedelsangueodiunsicilianoeallacreazionediun

Ministerodicittadinisiciliani, i qualisuggerissero«gli

opportuniprovvedimenticirca laprontaconvocazione

diunParlamentodell'isolaperesaminareedarpronta

esecuzioneall'articolo87dellacostituzione,fermasem-

prerimanendol'unitàdellamonarchia».Ferdinando

accetòlepropostedelMinistero.Questoinunalunga

riunionecuiassistevaLordMintofecefirmareal Re

unaseriedidecreticon i qualiFerdinando II ripub-

blicavacomepropriol'attodiconvocazionedelParla-

mento,lalequaleera.statoemanatodalgovernoprov-

visoriosiciliano,nominavasuoluogotenenteRuggero

Setimo,e indicavacomesuoiministriquasi tutti gli

stessiuominichefacevanogiàpartedelgovernoprov-

visorio: il Parlamentoavrebbedovutoadattareai tem-

pi lacostituzionedel1812,salvarestando,l'identitàdel

Ree l'unitàdellamonarchia.

LordMintosiincaricòdirecareegli,stessoquestide-

cretialgovernoprovvisorioeinviònellostessotempoa

Messina,dovedaalcunigiornisieraripresoa lottare

accanitamentecontro i regidellacittadella,unmesso

perfarcessareleostilità.

Larispostadelgovernoprovvisoriofu: « Ilcomi-

tatogenerale,avendoletto i decretidel6marzo,haIm-

mediatamenteeall'unanimitàriconosciutochesonocon-

trariallacostituzionedel1812eperciò li hadichiarati

comenon(avvenuti». In talmodoil comitatointendeva

rivendicare il dirittoacquisitodelgiciliani allacosti-

tuzionedel1812,respingendola formadinuovacon-

cessionecheavevano i decretidelRe.

LordMintononmancòdiavvertirecheavrebbedecli-

natol'incaricodellamediazionesenonfosserimasto

saldoilpuntodel'unionedelleduecoroneeconsigliava

difare,suquestabase,dellecontroproposte.Dopolun-

gaeanimatadiscussionefra gliesponentipolitici si-

ciliani,control'opinionedeidemocraticicheprbpo-

nevanodi rimettere ladecisioneal Parlamento,pre-

valselatestdi farsubitodellecontroproposteultima-

tivecheftircinocomunicateal rappresentanteinglese:

siaccettaval'unionepersonaledelle.duecorone,ma

sirichiedevafra l'altroche il rappresentantedelRe

inSiciliaavessetitoloefacoltàdiVicerè,che i mini-

strifosiseroresponsabilidi fronte al Vicerè e che la

quartapartedellaflottaedellearmiesistentifossero

consegnatiallaSicilia.

Ilgovernonapoletano,cheormaipensavadi poter

contaresull'usodellaforza.,conl'appoggiodi altre

potenze,respingeva il 22marzo

l'ultimatum

siciliano.

Nelasua«protesta)) reFerdinandodichiaravanullo

ognidecretoemessodal governo,provvisoriodella

SiciliaeaccusavaISicilianinonsolodirompereviolen-

tementeepersemprel'unitàdellamonarchiamaag-

giungevacheessi«turbavanopositivamente il riSorgi-

mentod'Italia, ecomprometevanol'indipendenzae il

glorioso.fe:

vvoniredellapatriacomune».

Questopuntodivista,chemessoinboccaalReFer-