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RINASCITA
condizionediprovincia?Quelodirenderpiùpotentelo
statoborbonico,cheèstatoed è deigoverniitaliani
il piùligioal'assolutismoaustriaco?«Unsolomezzo
diunioneinnocuaanziutilissimaesisteper i due
paesi:quellodiricongiungersientrainblatutto il resto
delapenisolaperformareununicostato. I vantaggidi
unanazionalitàindipendentesarebberoalloraallaSi-
ciliacompensatidaibeneficiinestimabilidi unaindi-
pendenzapoliticaveraequindi di unaveraesicura
libertà», in relazione a tutte le altri grandipotenze
europee.Allostatoattuale,concludeva il Calvi, «una
unioneconNapolinonpotrebbeesserechefederale,
comecontutti gli altristati italiani,tranne ilsolocaso,
piùdesiderabile, di una.fusioneunitaria di tutta la
penisola»(1).
Similiorientamentinoneranoignotiai liberalinapo-
letani, incolegamentoconi quali ilmovimentodel1848
erastatopreparato.Verso la finedel1843,secondola
testimonianzadiGiovanniRaffaele, inunariunionege-
neralefra il comitatonapoletanoe i rappresentanti
diquellodi,Palermo,cheavevaavutoluogoaNapoli
nelacasadei fratelliAssanti, il Bozzelli,futuromini-
strocostituzionalediNapoli,aconclusionedelladiscus-
sionesullaautonomiasicilianaavrebbeconcluso:«Ab-
batiamouniti lacomunetirannidee poiciascunoa
casasua».
Tuttavia,avutasi aNapoli laproclamazionedellaco-
stituzionedel.29gennaio1848, i liberalinapoletanidel
governocostituzionale, a capodelqualeeraappunto
1Bozzelli,dopoaverchiesto lamediazionedel rap-
presentanteingleseepromessoaLordMintodi tener
conto-deleaspirazionideisiciliani,mostravano,quasi
diignorareoper lomenodi intendereinUnsenso
assairistretto le richiestesiciliane,quandopubblica-
vanoefacevano'comunicarealgovernoprovvisoriodel-
l'isola il12febbraiolostatutounicoperleduepartidel
Regno.Questostatuto, il qualenoneraaltrocheUna
trascrizionedellacostituzionefrancesedel1830fatta
dalBozzelli,stabilivaunparlamentounicoper il Re-
gnodelledueSiciliecontrariamenteallarichiestadei
sicilianichechiedevano la riapplicazionedellacosti-
tuzionedel'12,laqualeprevedevainveceunParlamento
separatoper l'isola. Lostatutonapoletanoconteneva
solounagenericariservanell'art.87perlaquestionesi-
ciliana.L
'accettazionedellostatutoinoltreavrebbe.im-
plicatoil ritornoimmediatodelletruppeborbonichein
Sicilia.
Intutta la laboriosavicendadelletrattativechese-
guirannoa'Inghilterra,che era statarichiestadalle
dueparticomemediatrice,assumevaunatteggiamento
sostanzialmenteispiratoaldesideriodimantenerunito
ilRegnodelledueSicilie,facendotutte leconcessioni
possibiliai Sicilianiperevitare il pericolochequesti
sidecidesseroaproclamarelaseparazionedaNapoli,
ovvero,unavoltachesifosseroseparati,adottassero, il
chesarebbestatoancoramenogradito, laformarepub-
blicana.
IlGovernoprovvisoriosicilianorispondevaindicendo
peril24dellostessomeseleelezioniper ilParlamento
efissandonel'apertura il25maggio.
Intanto il sicilianoMinistroScovanocheerastato
chiamatoa farpartedelGovernocostituzionalesi era
(1)CALvi,op.
cit.
p.144/145.
dimessoil21febbraioel'intieroMinisterodiNapoli,vi-
stofallireognitentativo•dirisolvere laquestionesici-
liana,avevafattoaltrettanto il10marzo. IlnuovoMini-
stero,,riconoscendola realtàdellasituazione,si affret-
tavaaproporrealRediaccogliere ilsuggerimentodi
LordMinto, ecioèdiprovvedereimmediatamentealla.
nominadi unluogotenentenellapersonadi unprin-
cipedelsangueodiunsicilianoeallacreazionediun
Ministerodicittadinisiciliani, i qualisuggerissero«gli
opportuniprovvedimenticirca laprontaconvocazione
diunParlamentodell'isolaperesaminareedarpronta
esecuzioneall'articolo87dellacostituzione,fermasem-
prerimanendol'unitàdellamonarchia».Ferdinando
accetòlepropostedelMinistero.Questoinunalunga
riunionecuiassistevaLordMintofecefirmareal Re
unaseriedidecreticon i qualiFerdinando II ripub-
blicavacomepropriol'attodiconvocazionedelParla-
mento,lalequaleera.statoemanatodalgovernoprov-
visoriosiciliano,nominavasuoluogotenenteRuggero
Setimo,e indicavacomesuoiministriquasi tutti gli
stessiuominichefacevanogiàpartedelgovernoprov-
visorio: il Parlamentoavrebbedovutoadattareai tem-
pi lacostituzionedel1812,salvarestando,l'identitàdel
Ree l'unitàdellamonarchia.
LordMintosiincaricòdirecareegli,stessoquestide-
cretialgovernoprovvisorioeinviònellostessotempoa
Messina,dovedaalcunigiornisieraripresoa lottare
accanitamentecontro i regidellacittadella,unmesso
perfarcessareleostilità.
Larispostadelgovernoprovvisoriofu: « Ilcomi-
tatogenerale,avendoletto i decretidel6marzo,haIm-
mediatamenteeall'unanimitàriconosciutochesonocon-
trariallacostituzionedel1812eperciò li hadichiarati
comenon(avvenuti». In talmodoil comitatointendeva
rivendicare il dirittoacquisitodelgiciliani allacosti-
tuzionedel1812,respingendola formadinuovacon-
cessionecheavevano i decretidelRe.
LordMintononmancòdiavvertirecheavrebbedecli-
natol'incaricodellamediazionesenonfosserimasto
saldoilpuntodel'unionedelleduecoroneeconsigliava
difare,suquestabase,dellecontroproposte.Dopolun-
gaeanimatadiscussionefra gliesponentipolitici si-
ciliani,control'opinionedeidemocraticicheprbpo-
nevanodi rimettere ladecisioneal Parlamento,pre-
valselatestdi farsubitodellecontroproposteultima-
tivecheftircinocomunicateal rappresentanteinglese:
siaccettaval'unionepersonaledelle.duecorone,ma
sirichiedevafra l'altroche il rappresentantedelRe
inSiciliaavessetitoloefacoltàdiVicerè,che i mini-
strifosiseroresponsabilidi fronte al Vicerè e che la
quartapartedellaflottaedellearmiesistentifossero
consegnatiallaSicilia.
Ilgovernonapoletano,cheormaipensavadi poter
contaresull'usodellaforza.,conl'appoggiodi altre
potenze,respingeva il 22marzo
l'ultimatum
siciliano.
Nelasua«protesta)) reFerdinandodichiaravanullo
ognidecretoemessodal governo,provvisoriodella
SiciliaeaccusavaISicilianinonsolodirompereviolen-
tementeepersemprel'unitàdellamonarchiamaag-
giungevacheessi«turbavanopositivamente il riSorgi-
mentod'Italia, ecomprometevanol'indipendenzae il
glorioso.fe:vvoniredellapatriacomune».
Questopuntodivista,chemessoinboccaalReFer-