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nismi sociali che il solo costo del lavoro. Che cosa ha a che vedere tutto questo

con le limitate capacità tecniche e organizzative di cui parla Fuà?

1-9 10-99 100-999 1000

1-9 10-99 100-999 1000

Italia '61

27 26 25 22

123 100 136

Austria '64

20 26 34 20

47 81 100 105

Germania '62

11 21 37 31

58 83 100 106

Grecia '63

55 25 17 3

26 68 100 94

Inghilterra '63

2 17 45 36

293 66 100 93

Stati Uniti '63

3 23 43 31

85 86 100 126

Turchia '63

52 12 19 17

18 54 100 88

2.3. Quanto alla coerenza tra la prima e la seconda parte del libro: Fuà na-

turalmente sa benissimo che se dalle statistiche ufficiali sparisce una parte degli

occupati sparisce anche tutto il valore che essi producono (p. 35). Per quanto si

ammetta con Fuà che la loro produttività è bassa, si tratta pur sempre del fatto

chesparisce nella contabilità nazionale il prodotto di più di 2 milioni di lavorato-

ri, secondo stime correnti e accettate in linea di massima dallo stesso Fuà. I l qua-

le tuttavia risolve il problema della sottovalutazione del reddito nazionale limitan-

dosi a dire che «presume comunque modesta» l'entità di questa sottovalutazione

(p. 73). Questa presunzione è giusta o sbagliata nella stessa misura in cui sono

giuste o sbagliate le ipotesi dell'autore circa la bassa produttività del lavoro nero

edella piccola impresa, e quindi non può essere presa come ovvia e assodata.

Dalla soluzione di questo problema dipende inoltre la rilevanza dei confronti isti-

tuiti tra l'Italia e gli altri paesi.

3.1. Come indicatori del grado di sviluppo Fuà usa il prodotto interno lor-

do

pro capite,

i l grado d'istruzione della forza lavoro, lo stock netto di capitale

per abitante, un indicatore costituito da 21 misure fisiche delle N. U., la curva di

distribuzione delle imprese secondo i livelli di produttività.

Sia chiaro che discutere i risultati a cui arriva Fuà non vuol dire pensare che

l'Italia sia la Germania; vuol dire solo ritenere che gli indicatori dello sviluppo

siano sempre relativi a un modello definito di sviluppo, e che le gerarchie tra i

paesi, rispetto a determinati indicatori, ben raramente cambiano perchè un paese

raggiunge un altro: per lo più cambiano perché gli indicatori mutano di segno.

Circa il prodotto

pro capite,

ho già ricordato la probabile sottovalutazione

dei dati della contabilità nazionale italiana, e su altre fonti di sottovalutazione

tornerò più avanti; i dati sul grado di istruzione riguardando il 1962, Fuà stesso

dice che la situazione è probabilmente cambiata. Lo stock netto di capitale per

abitante è un indicatore importante e va accettato purché si ricordi che se il no-

stro livello è basso questo non dipende' dalla scarsezza di surplus per gli investi-

Distribuzione %

dell'occupazione

secondo la dimensione

degli stabilimenti

misurata dal

numero di addetti

Indice del v. a.

per addetto,

livello nelle unità

con 100-999

addetti = 100

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