

1. Poi, il terzo giorno il MRPP viene trattato da gruppo provocatore, che ha cercato
di creare spaccature in seno al COPCON, di mettere RAL 1 contro il COPCON.
Otelo de C arvalho come sempre è la stella polare, chi è con lui è dei nostri e va bene,
gli altri van male.
Anche i l caso di «Republica», chiarito in un articolo e in un'intervista i l 12
giugno (ed è indubbiamente la migliore informazione in Italia sull'argomento), viene
inizialmente valutato positivamente non in quanto espressione dell'autodetermina-
zione dei lavoratori del giornale (tra i quali numerosi socialisti e solo un comunista)
ma proprio come attacco emblematico al PSP, partito che non piace neppure a me
come a Lotta Continua, ma che andrebbe battuto con mezzi diversi da quello di non
fargli stampare il giornale, per esempio con la strada più lunga di mobilitare gli ope-
rai che lo hanno votato.
Il vento di positività che soffia sul Portogallo coinvolge anche i piedi neri ango-
lani. A stare a LC del 10 giugno si direbbe che l 'MPLA ai coloni bianchi gli abbia
fatto carezze e che se li voglia tenere in casa a lungo. «A Lisbona continuano ad arri-
vare i coloni bianchi che fuggono terrorizzati dall'Angola. Sono migliaia. Raccon-
tano tutti la stessa storia: le violenze subite dai neri». E pensano che dall'Angola
bisogna andarsene. Spero bene! (Sarà anche vero che Holden Roberto è un servo degli
Stati Uniti e che la Cina Popolare fa malissimo a finanziarlo, come continua a fare, a
quanto si apprende da LC in un articolo che, con tipica mistificazione da stampa
borghese, dice l'opposto del titolo: «Angola-La Cina afferma la sua amicizia al
MPLA». In effetti i cinesi hanno assicurato che «aiutano in maniera uguale i tre
movimenti», di cui due però sarebbero per l'America!)
Per concludere, vorrei chiarire che non ho nessuna intenzione di provare a met-
tere le braghe alla storia, operazione comunque infruttuosa. Non è detto che il pro-
cesso di trasformazione politica portoghese, la rivoluzione portoghese, se a tanto
ammonterà la trasformazione, non possa passare attraverso i militari. Di fatto fino
ad ora ci è passata. Ci può essere benissimo, come affermano i marinai nella loro
assemblea, la fusione tra due componenti: «l'avanguardia rivoluzionaria in seno alle
forze armate e il popolo portoghese organizzato intorno ai partiti, ai sindacati e alle
organizzazioni di massa della classe operaia». E, malgrado la ovvia diffidenza verso
le divise in generale e verso un esercito coloniale in particolare, sovradimensionato
rispetto al piccolo paese in cui sarà ristretto a vivere, con un ovvio interesse a perpe-
tuare sè stesso, penso possa accadere che talora l 'MFA assuma posizioni più a
sinistra di partiti costretti per mezzo secolo alla clandestinità, con legami internazio-
nali pesanti, forse legati a una concezione del piano e del rapporto con gli operai che
risale al la Terza Internazionale. E mi sembra possibile che un sindacato unico
imposto dall'alto non sia il canale ideale per esprimere le spinte operaie, le rivendica-
zioni giuste, l'esplosione di libertà, di consapevolezza, di apprendimento, di anar-
chia anche, che è una rivoluzione. Ne penso che sarebbe desiderabile neutralizzare
l 'MFA, cosa comunque impossibile (come dice C unhal: «voi potete permettervi di
detestare i militari, io no»). Per ora serve a impedire la manovra. Sono gli
argomenti
di LC che non sono corretti. Se il COPCON è veramente la forza più a sinistra del
Portogallo, l'unica che garantisce l'autonomia operaia; se i suoi organismi di base
sono veramente la via della rivoluzione e della libertà, bisogna dire perchè. Ma Lotta
Continua non ce lo ha spiegato; non ci ha detto che il COPCON ha ragione perchè
vuole una riforma agraria migliore e più radicale di quella del PC P, perchè appoggia
gli operai più del PCP; perché è più aderente alla realtà del paese. La cosa mi sem-
brerebbe improbabile ma la posizione sarebbe corretta. Ci ha detto invece che ha
ragione perchè vuole sciogliere i partiti elettoralistici e la Costituente borghese. E, si
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