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di un attacco di ret to al la Cina, considerata come l 'ul t ima retrovia dei r ivo-

luzionari indocinesi e l a fonte irreducibi le d i ogni processo rivoluzionario.

Se a questa morsa sempre più stretta e pericolosa si aggiungono l'assenza

dall'ONU, l'isolamento diplomatico e pol i t ico, l'esistenza d i Formosa come

esempio evidente e provocatorio di un processo di unificazione nazionale non

compiuto, si avrà un'idea d i come dovesse apparire pericolosa e precaria ai

dirigenti cinesi l a situazione internazionale del loro paese qualche mese fa.

Non tenere conto di tut to questo significa condannarsi a non capire i l senso

profondo delle loro diverse mosse, prese di posizione, iniziative concrete degli

ul t imi tempi. I n qual i direzioni si sono mossi, infat t i , i dirigent i cinesi?

a)

D i f ronte al la minaccia sovieticd, avviare una prudente ma decisa

offensiva diplomatica, volta a minare le basi dell ' impero sovietico, ad aprire

o approfondire una serie d i contraddizioni a l suo interno, a presentarsi i n

ogni punto dello scacchiere mondiale come concorrente diretta dei sovietici,

a favorire i l progressivo isolamento diplomatico e pol i t ico dell'URSS. Ecco

alcuni esempi.

I l

pr imo è i l progettato viaggio di Chou En-lai i n Romania.

I l

fatto che si• tratt i d i un progetto non ancora confermato non è bastato a

evitare che a Mosca si scatenasse una reazione dura e rabbiosa. I sovietici

hanno visto, e giustamente, messo i n discussione quell'assetto d i Ya l t a su

cui si fonda i l loro impero. Non è un caso che si torni a parlare di intervento

armato. Se questo si verificasse, assai difficilmente i cinesi potrebbero reagire

con armi p i ù che propagandistiche, ma questa vol ta le ripercussioni sareb-

bero ancora p i ù gravi che nei casi precedenti dell'Ungheria e del la Cecoslo-

vacchia, e i l potere imperial istico dell'URSS sul l 'Europa orientale ne usci-

rebbe fortemente scosso. La visita d i Chou En -lai è una sf ida d i Ceausescu

all'URSS, ed è anche una specie d i scommessa che l 'URSS è destinata a

perdere in ogni caso, accetti o non accetti la sfida. I l successo cinese è invece

assodato.

Un al tro esempio è i l Sudan. Dovunque, nel mondo, la pol itica dell'URSS

o dei suoi fedel i s i risolva i n un insuccesso, l a Cina è sempre l ì , pronta a

utilizzare l'insuccesso nemico a proprio vantaggio. Questo fat to si verificherà

sempre più spesso. Vale a dire, si può ragionevolmente prevedere che sempre

più spesso la Cina si porrà come concorrente di ret ta e spregiudicata del l ' in-

fluenza sovietica nel Medio Oriente, i n Africa, i n Asia, nell 'America Lat ina,

persino in Europa. Si potrebbe citare, sempre a sostegno di questa tesi, anche

la questione pakistana, che ha costretto i dirigent i sovietici a legarsi stretta-

mente, uscendo dagli equivoci, al la reazionaria India.

Ma l'esempio più interessante d i come la diplomazia cinese sia riusci ta

negli u l t imi tempi a isolare e sconfiggere l 'Unione Sovietica è propr i o i l

Vietnam. Per anni i sovietici avevano cercato d i imboccare la via delle t rat -

tative, senza riuscirvi. Nel frattempo, i cinesi appoggiavano senza riserve l a

lotta armata del popolo vietnamita. Oggi i cinesi appoggiano le trattat ive i n

un momento i n cu i l a lot ta armata del popolo vietnami ta è ormai chiara-

mente vincente nei confront i del colosso americano. Sot to questo punto d i

vista le proposte d i pace del la signora Bi nh e l ' inv i to cinese a Nixon non

soltanto non s i contraddicono — come i revisionist i tentano spudorata-

mente di far credere — ma costituiscono l 'ul t imo atto di una lunga e fraterna

collaborazione (3) . Benchè la situazione sia sempre aperta, e ogni soluzione

(3) Naturalmente, è comprensibile che i vietnami t i possano nu t r i re qualche preoccu-

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