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maera rimasto in sospeso per timore che potesse creare problemi durante la cam-

pagnaelettorale inglese. Nell'aprile del '70 negli ambienti governativi di Londra

si prevedeva la caduta di Said. In giugno iniziò la lotta armata sulle montagne

dell'Oman, vicino alle installazioni petrolifere della Shell, e questo affrettò l'esecu-

zione del piano. Nel giro di poche settimane dall'avvento al potere dei conserva-

tori, Said era stato deposto.

Il rovesciamento di Said i l 23 luglio diede al governo inglese l'occasione per

condurre una fraudolenta campagna pubblicitaria intesa a salvarsi la faccia e a

screditare la rivoluzione. Esso sosteneva che l'Oman era un paese indipendente e

cheperciò i l colpo di stato non era stato opera di funzionari inglesi. Inoltre lodava

il proprio operato in appoggio del nuovo riformatore: « Finalmente un cambia-

mento a Muscat », scriveva l'editoriale del « Times », senzamai chiedersi che cosa

avesse fatto l'Inghilterra nel corso dei 39 anni precedenti sostenendo l'ex sultano.

Mentre prima la rivoluzione nel Dhofar era stata ignorata dalla stampa britan-

nica, ora veniva calunniosamenteaccusata di controllare i l Dhofar « col terrore »,

di avere degli « ufficiali cinesi » e di essere « antimusulmana ».

I l colpo di stato di luglio permise agli inglesi di lanciare una campagna in

piena regola per schiacciare la rivoluzione nel Dhofar in vista dell'edificazione

dello stato omani in tutto i l sultanato. L'esercito omani è composto da soldati

omani e baluchi ( pakistani) comandati da ufficiali inglesi. Alcuni di questi fanno

parte ufficialmente dell'esercito britannico come ufficiali « distaccati », mentre

altri sono ufficiali « a contratto », cioè mercenari che si sono congedati dall'eser-

cito inglese, ma in effetti agiscono da segreta longamanus dello stato britannico. La

distinzione tra i due tipi di ufficiali è irrilevante, dal momento che sono tutti

comandati da effettivi dell'esercito inglese. A partire dal luglio scorso, l'esercito è

stato rafforzato: attualmente i l sultano spende per la difesa 20 dei suoi 55 milioni

di sterline d'entrata annua. Dai 2500 uomini dell'inizio del '70, l'esercito è passato

recentemente a circa 6000 uomini. Nell'aprile '71 i l numero ufficiale di militari

inglesi era costituito da 49 ufficiali « distaccati », 71 « a contratto » e 60 piloti

per l'aviazione. L'esercito del sultano è comandato dal generale di brigata John

Graham e l'aviazione dal comandante di stormo Hurst; entrambi sono ufficiali

«distaccati » e per i l loro operato dipendono direttamente dal quartier generale

britannico nel Bahrein.

Labase inglese a Salala, capitale del Dhofar, è difesa da circa 200 fanti inglesi,

maques-ti non sono di solito impiegati in combattimenti offensivi. D'altra parte,

gli inglesi hanno trasferito nel paese dei distaccamenti del reggimento controinsur-

rezionale dell'esercito britannico, gli Special Ai r Services ( SAS). I SAS hanno

combattuto contro la rivoluzione in Malesia negli anni '50, sono stati impiegati

per soffocare la ribellione sui monti dell'Oman nel '57-59 e nel corso della guerra

civile yemenita. Nel dicembre '70 si è appreso che erano in azione nel Dhofar e

nello sceiccato di Ras al-Kheima.

L'attacco principale contro le zone liberate è stato effettuato dall'aviazione del

sultano. Questa è divisa in tre stormi: arei da combattimento, da trasporto ed

elicotteri. Dall'agosto '69 in poi, l'aviazione ha impiegato 12 aviogetti BAC-167

Strikemaster, che sono acquartierati a Salala e la cui manutenzione è affidata a 100

dipendenti dell'industria inglese Airwork Ltd. L'aviazione ha di recente acquistato

8elicotteri Augusta Bell 205 del tipo che gli americani stanno impiegando nel

Vietnam e che gli inglesi hanno mandato al regime di Bandaranaike nel Ceylon.

Gli Strikemaster sono la punta di diamante degli attacchi aerei. portano razzi, mitra-

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