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in Indocina a sostegno degli USA, preme per un accordo immediato col regime

razzista di Smith in Rhodesia ed è un accanito sostenitore dell'amicizia col Suda-

frica. Sandys si è schierato contro l'annuncio ufficiale inglese e ha chiesto al governo

«di fornire assicurazioni che fino a quando l'Unione non si sarà costituita e non

saràcapace di garantire una certa stabilità in questa zona vitale, la presenzamilitare

inglese ivi esistente non sarà ridotta ». Altri ultrasciovinisti del gruppo di Sandys

hanno scritto alla stampa inglese esprimendo i l loro punto di vista. « Quando tra

un anno emezzo l'ultimo soldato inglese avrà lasciato il Golfo, gli sceiccati comin-

ceranno a disintegrarsi. Dei regimi rivoluzionari sostituiranno rapidamente gl i

attuali governanti... La flotta russa getterà l'ancora nel Golfo », ha scritto uno

di questi parlamentari. Un altro eradecisamentespaventato: « Nessuno 'checonosca

un po' il mondoarabodarebbe la sua fiducia a un'Unione di emirati o di forze locali

siapure aiutati da ufficiali inglesi »... ( « Daily Telegraph », 16-2-71).

Mentre si assisteva a queste discussioni e prese di posizione, l'Inghilterra e

i suoi clienti locali del Golfo stavano attaccanto le forze di opposizione nel Golfo.

Nessuno dei governanti di quegli stati si è Mai presentato davanti a un corpo

elettorale. Nel Bahrein nel '65 un'insurrezione di lavoratori è stata selvaggiamente

repressa,ma nel '70 era già sorto un nuovo movimento di resistenza. Ci sono stati

scioperi alla Gulf Aviation e alla Cable & Wireless, dove un appaltatore locale

riceveva quattro dinari al giorno per operaio dalla compagnia Alba e pagava loro

meno di un dinaro (1 dollaro = 0,48 dinari). Lo sceicco di Bahrein vive lontano

dalla capitale in un proprio villaggio, Rifaa al-Gharbi, abitato soltanto dai suoi

parenti e dalle sue guardie private beduine. Egli vive l ì dal tempo dell'insurre-

zione del '65. I n dicembre dei membri dell'opposizione Ba'thi sono stati proces-

sati per attività politiche contrarie al regime e condannati fino a sette anni di

prigione; ufficiali inglesi addestrano e dirigono il servizio di spionaggio, il

mobahetb.

Nell'Abu Dhabi e nel Qatar sono molti i lavoratori e gli intellettuali che sono

stati imprigionati e tenuti in carceresenzaprocesso. Tutti i partiti politici, i sinda-

cati e le attività di opposizione sono al bando. E' questa la situazione che l'Inghil-

terra sta cercando di tenere sotto controllo.

L'Arabia Saudita, l'Iran e gli USA

Gli USA, ?Arabia Saudita e l'Iran appoggiano tutti la politica inglese. Tutti

e tre temono lo sviluppo di una situazione rivoluzionaria nell'Oman e nel Golfo

cheminaccerebbe le loro posizioni. Rogers ha visitato Riyadh, la capitale saudita,

nel suo recente viaggio nel Medio Oriente, e si è interessato non tanto del problema

di Israele ma della minaccia che grava sull'imperialismo nel Golfo e nell'Oceano

Indiano. L'Iran e l'Arabia Saudita sono stati coinvolti nelle operazioni inglesi. Luce

ha visitato numerose volte Teheran e Riyadh e gl i americani hanno dichiarato

pubblicamente in diverse occasioni di desiderare che l'Iran e l'Arabia Saudita pren-

dano i l posto degli inglesi. Nel dicembre '70, una delegazione saudita, guidata

daAmir Fahd, si recò a Londra per dei colloqui. Al termine delle conversazioni,

èstato emanato un comunicato congiunto assieme al governo inglese: « Entrambe

le parti convengono che la rapida realizzazione dell'Unione degli emirati arabi

darebbe un importante contributo alla pace e alla stabilità della regione». Un

mesedopo una delegazione congiunta dell'Arabia Saudita e del Kuwait ha fatto

il giro degli stati del Golfo per appoggiare i l tentativo ingleàe di varare la UAE,

masembra che non siano molto riusciti a modificare l'atteggiamento del Bahrein.

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