Table of Contents Table of Contents
Previous Page  29 / 236 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 29 / 236 Next Page
Page Background

tamento del le lot te, i l lavoro d i politicizzazione dell'avanguardia d i massa

che emerge dal le lotte, è tanto p i ù efficace quanto p i ù non viene fat to dal-

l'esterno da parte d i una minoranza d i studenti, ma da un nucleo d i cu i

facciano già parte operai che vivono queste lot te dal l ' interno e che quindi

fanno non solo par te d i questa avanguardia pol i t ica parzialmente esterna

alla fabbrica, ma anche d i quell'avanguardia d i massa che al l ' interno del la

fabbrica guida giorno per giorno le lotte. Solo se l'avanguardia pol i t ica ha

questa composizione e s i forma rapidamente, è possibile avere un'incidenza

ben p i ù sistematica, ben p i ù seria, meno avventuristica sul le l ot te attual-

mente i n corso.

Come s i collocano i n questa prospettiva l e var ie tendenze emerse al -

l'interno del gruppo d' intervento al la Fiat?

Su questo basterà u n breve accenno. Bisogna t u t t o sommato r icono-

scere ai compagni de « La classe », e magari propr io a causa dei loro di fet t i

(i l privilegiamento ideologico del le rivendicazioni salarial i) l a capacità d i

avere col to e propagandato senza t imore quell'elemento centrale nel la fase

attuale del la lot ta al la Fiat che è cost i tui to appunto dal la spinta salariale,

di non avere avuto t roppe remore ideologiche o metodologiche a fare d i

questa un elemento centrale della lotta. I n questo senso, rispetto al la situa-

zione di massa, i l loro intervento è stato efficace. I l movimento studentesco,

invece, da questo punto d i vista, si è mosso e ha precisato le sue posizioni

più lentamente poichè spesso in esso emergeva piuttosto la tendenza a privi-

legiare al t r i aspetti come l'autolimitazione della produzione o la lot ta contro

i tempi — aspetti d i decisiva importanza anche i n futuro, ma che i n questo

momento erano superat i dal la fase at tuale del la lot ta, perchè quando c i

sono officine che arr ivano a mettersi i n sciopero pe r ot to ore, par lare d i

autolimitazione del la produzione è scavalcato da l l a real tà. I l movimento

studentesco ha invece colto assai meglio de «La classe » alcuni problemi d i

lavoro al l ivel lo d i avanguardia d i massa, e cioè l a necessità d i un collega-

mento permanente t ra queste avanguardie, e quindi di non parlare solo della

piattaforma d i rivendicazioni immediate e del la l o t t a immediata, ma d i

cercare di allargare i l loro orizzonte politico, di fare emergere tut te le dimen-

sioni social i del la lot ta, d i t rat tare una serie d i problemi che magar i non

sono coinvolti nel la lot ta della singola officina, ma che stanno sul lo sfondo

o i n prospettiva i n rapporto alla lot ta operaia attuale. Questo t ipo d i azione

e d i esigenze è però ancora abbastanza generico, non s i è tradot to i n una

prospettiva precisa d i lavoro, e soprattutto non s i è tradot to i n un preciso

lavoro d i formazione d i un'avanguardia pol itica. I n questo momento — a

questo che, secondo me, è i l l ivel lo cruciale — non esiste nessuna azione

sistematica, nient 'altro che un'azione condotta individualmente da compagni

vari in rapporto individuale o per piccoli gruppi con alcuni compagni operai.

Questo è un t ipo d i lavoro che la impostazione spontaneista de « La classe)>

mi pare organicamente escludere, poichè tut to quanto è necessario i n fat to

di formazione politica, per « La classe » lo dà la lotta, e gl i elementi d i poli-

ticizzazione del la l o t t a sono t u t t i contenut i nel le rivendicazioni generaliz-

zanti attorno al tema del salario che i n essa lot ta possono emergere. Tut to

i l resto del problema — i l problema del part i to, i l problema dell'analisi d i

una sua strategia, i l problema del la scelta t r a una v i a socialista d i t i po

— 27 —