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...E'
necessariorifiutareormai l'agitazioneedareuncontributopositivoall'uni-
ficazionepolitica di tutte le lotte.
«...'Dapartenostraè oranecessario:
a)
cercaredi realizzare, suscalainizialmenteridotta, quelcompitogenerale di
unificazione,concentrandogli sforzi in zonesignificativeetentando di stimolare
ilpassaggiodadiverse lotte settoriali a un unica lottapopolare.Tale tipo di
interventoperzone
tendeal'integrazioneorizzontale(per settori) e verticale (per
strati diversi)delle lotte;
b)
favorireepromuovere la crescitae lo sviluppo di movimenti dimassa,non-
chédi avanguardieinterneadessi;
c)
fareriferimentoa tutti i gruppid'avanguardiae ai nuclei politiciemersidalle
lottedegli ultimimesi peravviareconquesti un dibattitopoliticogeneralee a
caraterepermanente».
(13)Cipare di trovarenellapartedell'articolo di Rieser-Volterradedicatoallosbocco
professionale(pag.30-34,«
Q.P.»,37)
unacontinua
oscilazione
tra rifiutodel ruolo
elottacontro,madall'internodel ruolo.Daunapartesembrapossibilecostruire
lotteapartiredallospecificoruoloprofessionaledall'altra«unapresadi posizione
nettadi rifiuto del ruolo, cosìcomeè definitanellasocietàcapitalistica.., resta
l'unitàdibase
strategica
sucui si puòcostruireunaeffettivaalleanzarivoluzionaria
diquesti strati con laclasseoperaia».
Daunaparte il temadel ruoloprofessionalesembra«non...unaazioneche i l
M.S.debbaesportare,ma...unasaldatura tra spinte
di
lottaciascuna
maturata
sulepropriecondizionispecifiche))dll'altrasembrainveceunadirezionedi espan-
sionedirettadelM.S.«'L'organizzazionedi nuovi strati sociali,attornoai problemi
delruoloprofessionalecostituiscedunqueun filonefondamentale di crescitadel
M.S.». Questaoscilazionecorrispondeaquellagiàsegnalata fra l'ideache il M.S.debba
riprendere la suaazione di interventodirettosociale,correggendo la tattica e
quelache il M.S.cerchiunasaldaturacon gli altri settori di classeridefinendo
lasualineapolitica.
Alfondo ci sta,ancoraunavolta unnonapprofondimentodell'analisi di classe
eper laquestionespecificadel ruolo il fattocheRieseravevaprobabilmente di
frontel'esperienza di strati più vicini alla tradizionale•professione(medici,occu-
pazionedelleMolinette).
(14)
Questoarticolo è molto interessanteperchèteorizzachiaramentealcunecose
chenonsempresi ha il coraggiodi dire.Secondol'A.,«allaconcentrazionedi capi-
talenonhacorrispostounaugualeconcentrazionenell'attribuzionedellequote di
profitto, ecosì unapartesemprepiù vasta di unsemprepiù vastoguadagno
d'imprenditorevienesuddivisatrauncetosemprepiùvasto, i cuicomponentiespli-
canomansionidiverse...».
«Il progressivoestendersidelnuovocetomedio si èaccompagnatoa unadimi-
nuzionedall'aliquota individuale di profitto,specialmentenegli strati più bassi
diunastratificazionesemprepiùcomplessa..
consideranocomeproletarizzazione la
riduzionedellequoteindividuali di profitto».
Cisarebbeinsommaunagrandeconfusione,per cui la diminuzionedei privilegi
vienevistacomeproletarizzazione,confusione in cui cadono i cetimedi—che
voglionofare la rivoluzione— il proletariatocheaccennaadappoggiarli epersino
lamacchinarepressivadelloStatoborghese.
Il guaiodell'articolo è che si parteproprio da ciò che si vuol dimostrare, si
assume
infatti
che
per definizione
i ceti medipartecipanodellaspartizionedei
profitti e si dimostracomea partire daquesto,essigiungano a proporsicome
rivoluzionari.Maciòchedistingue
profitto
dasalario,nonè•forse il ruolochesi
ricoprenelprocessoproduttivo ,enon tanto laconnotazionesociologica di ceto
medioe proletariato, su cui inveceesisteveramenteconfusioneper l'estendersi
del'ideologiaborgheseattraverso lamanipolazione di massa? E perchéallora
l'A.nonpartedal'analizzare il ruolonelprocessoproduttivo di alcuni stratimedi,
tecnici,impiegati,specialisti e lottechehannosviluppato?
Questaquestionevieneesaminataall'iniziodell'articolo di L. Conti e risoltacon
l'affermareche il lavorodi questi strati éunasuddivisionedel lavorodell'impren-
.-ditore:« il lavoro di direzioneèstatosuddiviso in scientifico,tecnico,programma-
torio,organizzativoecc., il lavoro di sorveglianzaè statodiviso in lavoroorganiz-
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