

repressivodel riformismo tardo-capitalistico. Il sistemacapitalistico, infatti, nella
suafaseattuale,daunaparteper favorire lo sviluppoeconomicodeveintrodurre
nuovetecnologie,sfruttare il piùpossibilel'intelligenzatecnica di unapartedei
suoiquadrie, ingenerale,lecapacitàintellettualidellemasse:devequindigarantire
unaformazioneculturale-professionalesemprepiùricca.Dall'altraparte,però,deve
contenerequestiprocessiequestisviluppientro i limiti in cuiquestinondivengono
pericolosiper lasuastessasopravvivenzacomesistemadi dominio.
Daun lato si cercadi sviluppare la formazione,dall'altro la simantieneparziale,
inutileespecialisticaper poterlamegliocontrollare e funzionalizzare.
Daun lato si programmanogli studi piùmoderni,dall'altro si programmanogli
strumentidella loromanipolazione.
Daun lato si tendeadallargare il numerodegli studenti, dall'altro si pianifica
rigidamentela loroselezione.
Questecontraddizioninelle riformeuniversitarieesprimono le contraddizioni fon-
damentalidell'attualesistemasociale: la divisione tra lavoromanuale e lavoro
intelettuale, ladivisione tradiversi settori del lavorointellettuale, il rigidoordina-
mentogerarchico di tutte le attività sociali, l'uso di formeselettivesocialmente
superfluea tutti i livelli.Questenonsonopiùcondizioni per lo sviluppodelle
possibilitàcreatricidel'uomo,masonoormai la lorocatena, la lorogabbia.
Lariformadell'universitàsanciscedi nuovo,construmenti più raffinati, l'imbri-
gliamentodelleforzeproduttive intellettuali, la sotto-utilizzazione (o lo stravolgi-
mento)dellecapacitàintellettuali dellamassastudentesca.Perquesto la riforma
èunodei tantimomenti di distruzione e di sprecodellaricchezzasociale; per
questonon è innovatricemasostanzialmenterepressiva.Perquesto,ancora,non
puòrisolvere le contraddizioni di fondo,mapuòsolorenderleoggettive,deve
farcoesistere levecchiefacoltà e i nuovi dipartimenti, le vecchielezioni catte-
dratichee i nuoviseminari, il presalarioe letecnichedi selezione,gli insegnamenti
cheservonoequellichenonservono. (...)
«Glistudenti
«
...
occorrechiarire lamistificazionedelapropostacheci vienefatta,secondocui
il problemadellascuolaè solounproblema di strutture, di istituzioni, per cui
bastariformarleperrisolvereognicosa.Al contrario laquestioneprincipaleèquella
di tutti gli studenti,comemassaecomepersone,e le lorocondizioni di lavoro,
distudio, i loroesamisono laverarealtà.
«Leistituzionisonosignificativesolo in rapportoalla realtàdellepersoneche ci
sonodentro... I l M.S.non rifiuta la lotta per ottenere lamodificazioneanche
parzialedelle strutture, purchèquestemodificazioni tornino a vantaggiodella
massadeglistudenti enona lorodanno».
Daldocumentodel collettivodelM.S.dell'universitàCattolica(maggio'69):
«Lacrisi deimovimenti dimassa.
«I l M.S.haesaurito losviluppospontaneoerelativamentesemplicedellesuelotte
controlecontraddizionipiùevidentidellasituazionedellostudente(l'autoritarismo,
la
ricercae la didattica, la scuoladi classe), e si trovaoggi a doveraffrontare
problemimoltopiùcomplessi, relativi alloscontrogeneraledi classe.Rispetto a
questocompitodivieneevidentel'insufficienzadegli strumentiorganizzativi, co-
medall'analisi e delle forme di interventochesonostate tipiche della fase
spontaneadelM.S.
«Allora le analisi delMovimentosonostateprimitive. Di fronteal'esigenza di
comprendereunasituazionecheci èestremamentefamiliare (lanostrasituazione
distudenti) èstatasufficienteladiscussionecollettivasu temi noti aciascunodi
noi,senzaalcunaeffettivapreparazionee ricercaapprofondita.
« ...,Lacrisi delM.S. è la crisigeneraledeimovimenti dimassachetrovanoun
limitestrutturale al lorosvilupponellestessecaratteristichechenehannoconsen-
tito lanascita:è la crisi
dell'induttivismo
edello
spontaneismo.
«NelcasodelM.S.questodiscorsodiventalacriticadello"studentismo"e ingenere
del'isolamentopoliticodelle lotte.
« I l problemadellapraticasociale o del lavoroesterno(con cui si è tentato
disuperarel'isolamento)esprimenellasuaformulazioneancoraun'impostazione
"studentistica"legata a vecchischemi•per cui i l M.S.uscivadall'Università ad
aiutaregli operai in lotta.Questoha fatto il suotempo...l'esigenza di supera-
mentodel settorialismotrova in benaltri strumenti la suarisposta.
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