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di decisione; c 'è però una grande differenza f r a l e aziende dove esiste un

gruppo d i studio funzionante e l e al tre. Ne l pr imo caso i l g. d i studio è

riconosciuto come direzione pol i t ica dall'Assemblea che diventa luogo d i un

vero e propr io dibat t i to pol i t ico sul la piattaforma e sul la conduzione del la

lotta con una effet t iva crescita pol i t ica d i t u t t i , mentre negl i a l t r i casi è

ridotto ad uno strumento che i l sindacato usa per informare del lo svi luppo

delle trat tat ive. I n questo caso f i n i t a l a l o t t a l'assemblea non esiste p i ù

come strumento d i lavoro (15).

In genere l e assemblee approvano g l i accordi f i rmat i , so l o al l 'Ol ivet t i

per l o scontento sull'accordo, s i forma u n comi tato d i base uni tar io che

cerca d i superare i l momento contrattuale e invest ire t u t t i i rappor t i d i

lavoro aziendali.

Se nel momento d i scoppio, al la Sit-Siemens, i gruppi d i studio sono

quasi una divisione d i lavoro dell'assemblea, come nel M.S., dopo l a chiu-

sura del la lotta, invece nei gruppi restano gl i impiegati p i ù at t ivi e v i entra

massicciamente i l sindacato e l a c.i., e così i l gruppo diventa l 'ambi to d i

discussione del le diverse linee, non caratterizzato per se stesso.

I

contenuti d i lotta.

G l i obiettivi della lot ta ruotano i n tut te le azien-

de intorno a due gruppi :

1) aument i salarial i:

— diminuzione del l 'orario d i lavoro ( s i giungerà a una media d i 42

ore);

aumento del le fer ie;

quattordicesima mensilità;

2) d i t ipo normativo:

pubblicazione ( ed eventualmente control lo) su i giudizi e l e valu-

tazioni d i

mer i to

a cui l a direzione lega una grossa fet ta d i salario;

possibilità d i

mobi l i tà

interna; cioè d i cambiare posto d i lavoro;

aggiornamento professionale: cioè richiesta che l'azienda organizzi

e fac i l i t i l'aggiornamento.

Questa divisione non la facciamo noi ma esprime abbastanza come sono

stati v i s t i g l i obiet t ivi nel le lot te. I l pr imo gruppo è stato i n f a t t i sent i to

molto come gruppo d i obiet t ivi giust i ma tradizional i ; anche l a richiesta

di aument i ugual i pe r tut t i , avanzata non dappertutto e concessa solo al -

l'Alfa, al la Falck, al la Sit-Siemens, non ha avuto l a pregnanza che poteva

avere. Certo le lotte di massa su questi obiettivi esprimono la tipica contrap-

posizione di interessi f ra lovoro salariato e capitale. Tuttavia questa contrap-

posizione, data la condizione degli impiegati che abbiamo visto prima, è. molto

meglio espressa a pa r t i r e da l l e contraddizioni de l l a organizzazione d e l

lavoro, che è quel la i n fondo p i ù mobi l itante, soprattutto pe r i tecnici d i

fabbrica e degl i u f f i c i tecnici (dimostrat isi i n genere p i ù combatt ivi degl i

amministrativi), e che megl io esprime l o schieramento d i classe d i queste

forze. Un discorso sul le condizioni d i lavoro tecnico parcellizzato, subordi-

nato sottoutilizzato è emerso con l a maggiore chiarezza• nei set tor i tecno-

logicamente p i ù avanzati (Snam, I.B.M.) mentre a l ivel lo d i t u t t i gl i impie-

gati, g l i obiet t ivi che venivano percepiti come espressione d i questa spinta

sono stat i soprattutto questi sulla mobi l i tà e sulla pubbl icità delle schede d i

merito.

Ora se la spinta d i fondo è chiaramente politica, mol t i impiegati hanno

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