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mentare. Concentrandosi sulla realizzazione delle iniziative

di

massa, sull'avvio

dell'attività autonoma nelle più svariate sfere della società, noi potremo utiliz-

zare sovversivamente sia i l parlamento, sia la lotta dei partiti.

Il tardo capitalismo con le sue istituzioni costituisce un'unità in sè con-

tradditoria. Le differenti frazioni della manipolazione strutturale nella sovrastrut-

tura e nella struttura, nell'identità dialettica della sovrastruttura e della strut-

tura, si contraddistinguono per i l fatto — e Marx lo ha detto nei suoi abbozzi

per

La guerra civile in Francia,

abbozzi che hanno un'importanza decisiva per la

nostra analisi — che l'unica

raison d'étre

di questa forma del dominio di classe

consiste nell'impedire con tut t i i mezzi l'emancipazione delle masse. Ciò signi-

fica che le differenti frazioni, la burocrazia, la magistratura, la polizia, l'eser-

cito, i partiti, i sindacati, ecc. si congiungono in un'unità complessiva dell'ap-

parato e non lo mettono più in questione in quanto struttura, ma proprio per

questo sono anche totalmente separate dalle masse, dalle varie frazioni della

popolazione. Questa separazione dell'apparato odierno dalle masse, deve quindi

essere una delle motivazioni della lotta extraparlamentare. Le masse, che sono

separate dalle singole frazioni dell'apparato, che da questo apparato complessivo

vengono oppresse, da noi, in una strategia socialista rivoluzionaria, non possono

venir fissate sull'apparato o su una delle sue frazioni, vale a dire i l parlamento,

seabbiamo l'intenzione di distruggere l'apparato in quanto apparato. Così i n

Francia e in Italia, al di là dei partiti comunisti e socialisti, possono sorgere

dei movimenti di massa extraparlamentari i quali, se sono retti dal principio

dell'autoorganizzazione dovrebbero essere in grado di sfruttare in senso sov-

versivo le frazioni parlamentari comuniste e socialiste; questa non è una pro-

spettiva a breve termine, bensì una prospettiva a lungo termine strettamente

collegata con l'elaborazione di una doppia strategia. Se le masse sul piano della•

coscienza sono divenute extraparlamentari, vale a dire se nella coscienza

si

collocano già all'esterno del sistema del tardo capitalismo, allora la crisi del

sistema è profonda, allora diviene possibile minare in misura sempre crescente

le diverse istituzioni e i diversi ambienti dell'apparato con l a tendenza, nel

quadro della doppia strategia di •azione extraparlamentare di massa e di attività

distruttiva svolta all'interno del parlamento, a pervenire a un'effettiva disinte-

grazione dell'apparato complessivo. Se noi socialisti rivoluzionari c i battiamo

soltanto per le istituzioni democratico-borghesi, allora andremo a fondo con

gli ultimi resti di questa democrazia stessa e saremo costretti ad assoggettarci

alla dittatura militare o ad altre forme di oppressione terroristica praticate dalle

società anonime, a quello che Marx negli abbozzi per

La guerra civile in Francia

chiama i l terrorismo anonimo.

Oggigiorno i contenuti della democrazia borghese come si è affermata nel

corso della Rivoluzione francese possono venir soppressi soltanto dialettica-

mente all'interno di una democrazia rivoluzionaria, nell'ambito di un'alternativa

socialista rivoluzionaria. La lot ta per i contenuti democratici borghesi può

quindi ormai venir condotta soltanto all'interno della strategia socialista rivo-

luzionaria, e proprio per questo l'assenza di una strategia socialista rivoluzionaria

come alternativa alla società borghese del tardo capitalismo significa di per se

la rinuncia a un'alternativa reale. I partiti comunisti e socialisti dell'occidente

europeo sono oggi i portatori delle istanze democratico-borghesi del passato.

Invece di mettere totalmente in questione questo sistema nel momento in cui

la borghesia, i l capitale si sbarazza totalmente dei suoi propri contenuti del

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