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ticata l a pressione terroristica esercitata sugli oppositori del sistema , nel

secondo dopoguerra la società capitalistica borghese potè creare nella Rep. Fed.

un sistema di istituzioni che si caratterizzava e si caratteg:zza tuttora per i l

fatto di non mettere più in questione la struttura di lavorottilariato e capitale,

la struttura del potere del capitale.

Più esattamente: a Bonn i rappresentanti delle singole frazioni dell'appa-

rato si incontrano per giocare in Borsa con la loro quota. Possiamo intendere

la democrazia borghese nella sua forma tardo-capitalistica come democrazia

d'interessi, in cui i singoli gruppi d'interesse s'incontrano alla Borsa della poli-

tica, concludono compromessi, compromessi ret t i da punt i d i vista politici;

i singoli gruppi d'interesse ricevono una determinata quota del prodotto sociale

lordo; non sono più in gioco questioni strutturali, si tratta ormai soltanto di

questioni di distribuzione delle rispettive quote-parti.

Aquesto sistema del gioco in Borsa partecipano i partiti, i sindacati e altri

gruppi d i interesse. Essi costituiscono una componente integrale della Borsa

enon mettono più in questione la Borsa stessa. Cioè, i l parlamento perde, all'in-

terno di questo sistema di istituzioni, ogni valore politico nel senso strutturale

della parola. Esso non è più una tribuna della lotta d i classe, ma soltanto

un luogo nel quale — per dirla con Hegel — si mostra al popolo che esso viene

governato.

Rispetto a Lenin ciò esprime un fatto nuovo, nel senso che oggi i l parla-

mento non è più luogo d i decisioni politiche. Analisi molto recenti, anche

borghesi, sul parlamentarismo mettono i n luce che le decisioni politiche nel

tardo-capitalismo vengono prese essenzialmente nell'ambito pre-parlamentare,

nell'ambito delle trattative per pervenire a compromessi, ad accordi tra le buro-

crazie ministeriali e le burocrazie delle imprese giganti, accordi cioè tra gruppi

di interesse che vanno dagli oligopoli fino ai singoli gruppi di interesse di altri

ambiti della società, siano essi le chiese, i profughi, ecc. In tal modo in parla-

mento vengono ormai soltanto sanzionate delle decisioni, e al parlamento non

rimane che questa funzione mascherata dalla pretesa di discutere politicamente

il destino della nazione, il che non avviene più da decenni.

Penso che ciò che descrivo qui non riguardi soltanto la situazione nella

Germania Federale, ma che caratterizzi anche gli altri paesi, sia pure con uno

sviluppo diseguale nel tempo. E che riguardi anche altri paesi, perchè la forma

odierna del tardo-capitalismo si caratterizza per i l fatto che questo sistema è in

grado, grazie a un'alta produttività del lavoro, di concedere addirittura salari

crescenti, quantità crescenti di merci e una capacità di consumo crescente. Ciò

fa parte del sistema del tardo-capitalismo, anche alla fine del periodo di rico-

struzione, anche alla fine del cosiddetto miracolo economico europeo.

I socialisti non dovrebbero più prendere le mosse da una profonda crisi

economica del sistema capitalistico, ma dovrebbero invece comprendere che i l

tardo-capitalismo è sì contrassegnato da crisi di recessione, crisi che si verifi-

cano puntualmente, ma che con l'ausilio dello stato, i l quale oggi più che mai

rappresenta gl i interessi complessivi del capitale, esso è oggi anche in condi-

zione di intervenire; attraverso lo stato, i l tardo-capitalismo regola in misura

sempre crescente i l processo economico, i n cui l ò stato interviene diretta-

mente in quanto potenza economica (distribuzione del credito, sviluppo delle

infrastrutture ecc.).

Marx nella

Miseria della filosofia

contrappone l a divisione sociale del

lavoro nella fabbrica all'anarchia della società, nel suo insieme. Io ritengo

che

ti

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