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democratica; 2) radicalizzare le lotte senza preoccuparsi d i offrire impossibili

soluzioni. Dalle lotte stesse i l proletariato deve acquistare la coscienza che solo

uno stato socialista può risolvere i suoi problemi; 3) respingere ogni falso e mas-

simalistico sinistrismo, lanciare parole d'ordine che possono muovere le masse.

Inserirsi nelle lotte che anche i revisionisti sono costretti a condurre e dare loro

un carattere antagonistico; 4) costituire le necessarie alleanze sulla base di una

precisa distinzione degli amici dai nemici, mantenendo però sempre l'autonomia

organizzativa. Indicare i vari obiettivi d i lotta, partendo dall'esame concreto

della situazione concreta, tenendo conto della varietà delle situazioni e della

possibilità di sviluppo del movimento in modo da far saltare le scelte della

borghesia e mettere in crisi i l sistema. I n questa maniera è possibile a lungo

termine una generale estensione del movimento e la presa di coscienza da parte

di coloro che oggi accettano, consapevolmente o no, una prospettiva socialde-

mocratica; 5) formazione nel corso delle lotte di quadri dirigenti di nuovo tipo ».

E' evidente che un documento come quello del gruppo « Fronte Proletario »

di Castrovillari mette sul tappeto una serie di problemi fondamentali. Essi non

sembrano ancora sufficientemente approfonditi, tanto a livello di inchiesta che

aquello di impostazione politica globale: non si indica, ad esempio, un quadro

strategico generale, di collegamento con le lotte « settentrionali », nè si appro-

fondisce l'analisi delle contraddizioni all'interno della situazione meridionale, nè

si risolve la contraddizione tra lotte « arretrate » su parole d'ordine « avanzate »

senon superandola con indicazioni tattiche e legate al « caso per caso » (conse-

guenza questa del livello di inchiesta ancora embrionale). Ma ci sembra di poter

riscontrare i n esso uno dei primi seri modi d i affrontare secondo principi e

metodi rivoluzionari le lotte meridionali e i l ruolo dei contadini, appena agli

inizi a causa di tutta la falsa impostazione comunista tradizionale. E quel che

più conta, l'elaborazione non è astratta da un inserimento politico e una parte-

cipazione diretta alle lotte, i problemi vengono scoperti e affrontati nel corso

stesso dell'azione politica, e i l loro approfondimento vuol essere legato ad un

rapporto concreto e continuato con la realtà e con le masse, senza sovrapporsi a

loro secondo schematismi predeterminati.

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