

e i percorsi stabi l i t i per quel lo che Malcolm chiamò « i l p i ù grande pi cni c
della stor ia americana ».
Non è dunque vero quel lo che ha af fermato i l di ret tore del l '« Uni tà »,
Maurizio Ferrara commemorando Ki ng (« Paese Sera », 8 apr i le) , e cioè che
« i l r ichiamo evangelico d i King non sfociava nell ' isolamento del la setta; egl i
fu un profeta disarmato ma al la testa d i masse sterminate; eg l i f u soprat-
tutto u n di r igente pol i t ico, capace d i r icercare l e sue p i ù giuste alleanze,
di spostare forze i n favore del l 'obiet t ivo del la conquista de i d i r i t t i c i v i l i ».
Dietro K i ng non c'erano orma i che i pochi negr i « privilegiati)> d i una
classe media coloniale, i superst i t i l i bera l i bianchi e quel le organizzazioni
per i d i r i t t i c i v i l i che sono agenzie elet toral i del par t i to democratico e f i l t r i
assai f i t t i p e r i f ond i stanziat i pe r i sussidi. K i ng era l ' uomo de i bianchi ,
del potere bianco, che l o rispolverava t u t t e l e vol te che occorreva. «L'apo-
stolo del la non violenza », nel lugl io '67 d i f ronte al la tragedia del la repres-
sione mi l i t are a Newa r k e Det roi t , n o n t r o v ò d i meg l i o che dichiarare:
«L'omicidio, l ' incendio, i l saccheggio sono a t t i cr iminal i e i n t a l senso biso-
gna reagire ad essi. Sono egualmente colpevol i coloro che inci tano, provo-
cano ed auspicano ta l i azioni. Non c'è giustizia che possa scusare l a dist ru-
zione del la comuni tà negra e del la sua gente. Confidiamo che l a stragrande
maggioranza del le comuni tà negre sarà a l nos t ro f i anco nel l 'oppors i a l l a
violenza nel le st rade ». I n quel le dichiarazioni non c ' era una so l a paro l a
contro l a violenza del le forze d i repressione: solo quel la del le v i t t ime inte-
ressava al pastore King.
Ma, sempre secondo i l di ret tore del l 'Uni tà, l 'obiet t ivo de l pastore « in
un paese come l 'America, ne l quale l a società de l Sud è spaventosamente
arretrata, a l l ivel lo pre-democratico, ha un valore r innovatore straordinar io.
Per questo i l razzismo bianco ha colpi to Ki ng, vedendo i n l u i u n nemico
pericoloso che con i l suo r ichiamo al risveglio del la "coscienza bianca" mina-
va l 'uni tà del f ronte razzista, poneva i l dubbio nel cuore stesso dei bianchi ,
uno dei cardini de l sistema... Con Luther K i ng non sono sol tanto i negr i e
gli amer i cani democrat ici c he perdono u n grande combat tente: è t u t t a
l 'umanità progressiva che ha avuto una grande perdi ta ». Società de l Sud
(anche se i l 73% d e i ne r i abi tano ne i ghet t i de l No r d dove scoppiano l e
rivolte e l e repressioni), coscienza de i bianchi , alleanze, razzismo b i anco
(come fat to soggettivo, del la coscienza e non come aspetto del l ' imperial ismo
e de l colonial ismo i n pat r i a) , umani tà progressiva ( con a l l a testa Rober t
Kennedy e, s h pure pe r i l momento i n disparte,
L. B.
Johnson)... Quante
volte l e abbiamo sent i te queste stesse parole e d a quante voc i ! Quando
Malcolm X f u assassinato l a « Pravda » dedicò a l l a not izia quat t ro r ighe e
l'« Unità » frettolose anal isi (« leader nazionalista assassinato da a l t r i nazio-
nalisti » ecc.); Che Guevara f u «recuperato » anche se i n v i t a e r a s t a t o
definito «stratega da farmacia » da chi d i r ivoluzioni se ne intende davvero.
King non c'è bisogno d i recuperarlo perchè non s i permise ma i d i sment i re
quella potenziale bon t à de l l a coscienza b i anca c he s a t rasformare o g n i
morte « uti le » i n un'occasione pe r incont rarsi senza dist inzione d i respon-
sabilità. Tu t t i d'accordo.
I l 10 dicembre 1964, a l l a consegna de l Premi o Nobe l p e r l a pace,
i l
defunto K i n g disse: « Accetto ques to p r emi o c o n f ede i ncro l l ab i l e ne l -
l'America e c o n l a p i ù p i ena f i duc i a n e l f u t u r o de l l a umani tà. . . Credo
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