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ancora che u n giorno, abbandonate l e guerre e l e stragi , inginocchiata da-

vanti agl i a l tar i d i Dio, l 'umani tà sarà incoronata t r ionfalmente e i l pr inci -

pio del la non violenza, questo sommo bene d i redenzione, sarà proclamato

legge comune. Al l ora i l leone e l 'agnel lo giaceranno insieme e ogn i uomo

siederà sot to l a sua v i t e e i l suo f i co e nessuno avrà p i ù paura... ».

Che l a predicazione del la non violenza non s i a r i usc i ta a fermare l a

mano deg l i assassini n o n è sorprendente, ma que l l o che con t a è che è

servita egregiamente a f a r capi re a i negr i d'America, e a t u t t i g l i s f rut tat i

e oppressi de l mondo, che quel la teor ia è l a cat t iva coscienza de l potere,

lo strumento delle sue anestesie, i l suo al ibi p i ù insidioso. Quando i l cerchio

si str inge, i co l p i mor t a l i raggiungono t u t t i , i Mal colm e i Ki ng. L ' impor -

tante è che g l i oppressi conoscano l a di fferenza e impar i no a dist inguere

tra i l o r o mo r t i e i mo r t i che servono a i l oro oppressori.

socio-economiche dei due paesi toccati dalla lotta: latifondo, grande pro-

prietà, carenza o assenza dei settori secondario e terziario, inesistenza del

sindacato, strutture civi l i scandalose. L'occasione dell'esplodere della lotta è

SULLELOTTE A CUTRO E ISOLA CAPO RIZZUTO

Fra i l 22 e i l 25 febbraio scorso si è svolto a Crotone i l processo contro

i 21 braccianti e operai di Cutro e Isola Capo Rizzuto, imputati delle agita-

zioni che ebbero luogo nei due paesi calabresi nel novembre 1967. Agli impu-

tati sono state inflitte condanne fino a 1 anno e tre mesi. I l gruppo « Fronte

Proletario » d i Castrovillari (Cosenza), attivamente impegnato nella zona,

ha ciclostilato un documento i l cui interesse va oltre ai fat t i i n esame, per

affrontare alcuni problemi d i fondo delle lotte nel Mezzogiorno. L'estrema

arretratezza della zona viene analizzata in un preciso esame delle condizioni

stata data, a novembre, dalla disoccupazione crescente (crisi del settore edi-

lizio, rientro di emigrati dall'estero), dalla riduzione del prezzo del grano per

gli accordi MEC e da l mancato pagamento dell'integrazione governativa,

dall'indebitamento dei contadini nei confronti dello strozzinaggio bonomiano,

e, più in particolare, a Isola Capo Rizzuto, dalla decisione del Comune — cioè

del sindaco conte Gaetani — di distribuire le terre demaniali non ai braccianti

ma ai suoi fidi. A Cutro invece la presenza di un nucleo di vecchi militanti

contadini (espulsi dal partito comunista nel 1963) che ha svolto un'intensa

attività tra i braccianti, impone obiettivi di lotta precisi e rivendicazioni come

l'integrazione del prezzo del grano, la riapertura dei cantieri di rimboschimento,

i lavori d'irrigazione della zona, ecc.

A Isola Capo Rizzuto l'occupazione delle terre demaniali da parte dei

braccianti porta i l 3 novembre alla loro espulsione ad .opera della polizia e i l

6 all'esplosione della collera popolare: i braccianti assediano i l comune, s i

scontrano con le « forze dell'ordine ». I l 10 (tre giorni dopo i fatt i di Cutro)

chiedono le dimissioni della giunta, e si scontrano di nuovo con la polizia, i l

cui intervento è brutale. A Cutro, intanto, i l 7 novembre un corteo contadino

assedia i l municipio e lo dà alle fiamme. La repressione è violentissima. Diver-

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