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l'opinione pubblica Usa i n seguito all'offensiva vietcong « non muterà d i un

pelo l a situazione », soggiunge: « Tuttavia è

piacevole

pensare che possa

rafforzare l a determinazione de i r ivoluzionar i negri... »

(c.vo

nost ro) . E d

ecco i l commento a un brano di intervista i n cui Giap spiega i l senso della

guerra d i popolo: « Perfetto: l 'argomento, i l concetto s i chiude ci rcolar-

mente, suscitando gioia st i l ist ica e ammirazione ne l let tore, come cer te

barzellette inglesi; l ' intervista » è « tutta da leggere, come i l l i bro » (edi to

da Fel trinel l i). Non è davvero i l caso d i dare u n giudizio pol i t ico d i u n

siffatto atteggiamento, la cui suprema stupidità balzerebbe evidente perf ino

in un salotto d i sinistra. Neanche i n una commedia d i Patroni Gr i f f i credo

sia possibile sentir definire, met t i , Malcolm X « delizioso » o la Rivoluzione

Culturale « eccitante ». Soltanto i n una parodia d i Franca Valer i .

Si potrebbe continuare, esaminando l a prosa d i Perriera e Testa ( l a

cosiddetta Scuola d i Palermo) appl icata — sembra una barzelletta — a l

terremoto sici l iano; o l e divagazioni personal i d i Pagl iarani a l congres-

so cul turale cubano d i gennaio ( pe r ò mer i t a l a citazione questo passo

«politico », che risolve una vol ta pe r tut te, e con l a debi ta autor i tà, i l

dilemma coesistenza-rivoluzione: « E' perchè la verità è più d'una. E l a coe-

sistenza pacifica, mentre va capita e difesa a oltranza a l ivel lo delle massime

potenze, a livello cioè della morte atomica (e io non loderò mai abbastanza

il senso d i responsabilità d i Kruscev e dei dirigent i russi i n generale, e mi

sento un po' snob quando m i vien fat to d i pensare che quel l ' incontro f r a

le frasche di Hollybush se lo e ce lo potevano risparmiare), può comportare

anche dei corollari che vanno invece respinti colla massima decisione, che i l

terzo mondo i n genere respinge col la massima decisione, perchè uno de i

corollari p i ù faci l i potrebbe essere l a sanzione e benedizione del lo statu

quo: ch i è dentro è dentro, e ch i è fuor i è fuor i . Ma ch i è f uor i entrerà

perdio, e entrerà come soltanto può entrare chi è tenuto fuor i : col la rivol-

tella i n mano »). Si potrebbe continuare ma, per usare le parole d i Phoebe

Zeit-Geist, « che senso ha? ». Infat t i , l a trovata p i ù « spiritosa>) del n. 8 d i

«Quindici » è costituita da due insert i colorati: uno è la bandiera vietcong,

l'altro è una vignetta del fumet to sado-mistico

Phoebe Zeit-Geist

(grande

successo negli USA, ora accessibile anche al pubblico ital iano grazie all'edi-

tore Fel tr inel l i ), i n cu i l 'eroina, ment re s ta subendo l'ennesimo suppl izio

(in questo caso, affogamento), mormora: «Che senso ha? »: l 'al lusione

ai vietcong tor turat i non potrebbe essere p i ù pregnante.

Naturalmente, « Quindici» s i è but tato a pesce anche sul la r ivol ta stu-

dentesca (Fi l i pp i n i l ' ha def ini ta «abbastanza affascinante »). L'argomento

ha preso più di metà del n. 7 e un quarto del n. 8. Non poteva non colpire,

per contrasto, i l silenzio de l prof . Sanguineti. Per esser p i ù precisi , ne l

n. 7, che pubblicava i documenti dell'occupazione dell'università d i Tor ino,

dove i l prof. Sanguineti insegna, c'era sì un articolo del nostro, ma dedicato

al Quarto Festival del Fi lm Sperimentale d i Knokke; i l nostro era presente

anche nel n. 8, con una poesia. Del resto, i l prof. Sanguineti, ad onta della

sua fama d i «cinese », aveva br i l lato per l a sua assenza durante l'occupa-

zione torinese ( non i l mi n imo a t t o d i presenza, non u n intervento, p e r

tacere d i controcorsi, non una protesta per gl i arresti). Ol t re al le preoccu-

pazioni p e r l a car r iera accademica, un ' al t ra ragione de l l a straordinar ia

cautela del nostro s i è capita solo ultimamente: i l prof . Sanguineti s i pre-

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