

IL F R A N C O T I R A T O R E
I RISCHI INUTILI E I VERI COMPITI
Giocare al la rivoluzione è d i moda. Può capitare quindi d i t rovarsi «sca-
valcati a sinistra)> dal le persone e dagl i organi d i stampa p i ù incredibi l i :
vedi « ABC» che insegna a fabbricare bombe i n casa. L'errore p i ù grave i n
questi casi è di cadere nella trappola di queste più o meno consapevoli provo-
cazioni e d i volersi col locare ad ogni costo p i ù a sinist ra d i t u t t i . Vi t t ima
di questo contagio c i sembra s ia stato un fogl io t rotskista, dal la cu i l inea
pol itica dissentiamo ma che evidentemente non può essere messo su l piano
di « ABC ». Pe r l a smania d i vo l e r sembrare p i ù r ivoluzionar io d i t u t t i ,
questo fogl io ha pubbl icato un servizio su i mezzi d i autodifesa violenta. A
parte l 'ovvietà d i cer te indicazioni (sassi, bastoni , bigl ie d i fer ro, chiodi ! )
e l a sommar ietà d i a l t r e ( bomba Mo l o t ov ) c h e avrebbero r i ch i es to p i ù
precise ist ruzioni , c ' è d a chiedersi se quest i sedicent i professionist i de l l a
pol itica abbiano perso l a testa. Se ritenevano d i sfuggire al l ' intervento del-
l 'autorità giudiziaria, sono deg l i ingenui per icolosi . D'accordo che c o n l e
leggi vigent i i n mater ia d i l iber tà d i stampa non possiamo mai essere sicur i
di nul la, ma c'è anche un l imi te, e andare a colpo sicuro incont ro a denunce
e processi è puro autolesionismo, cont rar io ad ogni p i ù elementare pr inci -
pio rivoluzionario. I r ischi necessari che corr iamo sono già abbastanza gravi,
e s'aggraveranno sempre più, perchè s i debba cercarne d i inut i l i . Insegnare
cose che t u t t i sanno e soprat tut to a fabbr icare bombe che non pot ranno
mai esplodere mer i ta sì una punizione, ma da par te d i un t r ibunale r ivolu-
zionario.
Analogo discorso va fat to a proposito delle manifestazioni d i piazza, degl i
scontri aperti, e a maggior ragione, per i più gravi r ischi giudiziari che questi
presentano r ispet to a i reat i d i stampa. Non c 'è dubbio che l a capaci tà d i
rispondere al la violenza con l a violenza dimost rata da l movimento studen-
tesco costituisce una crescita pol i t ica d i enorme importanza. I l movimento
ha potuto misurare l a propr ia forza (e i propr i pun t i debol i ) e insieme ha
sperimentato l a forza ( e i punt i debol i ) de l nemico. Senza contare l 'effet to
che questa capaci tà d i ba t t er s i deg l i s tudent i h a avu t o inevi tabi lmente
sulla classe operaia. Anche l a gravi tà del le repressioni hanno conseguito i l
risultato d i avvicinare g l i student i agl i operai , g l i un i c i f i no a poco tempo
fa a f a r le spese del la violenza del sistema. C'è però, i n alcune f range de l
movimento studentesco, la tendenza a considerare, per es., l o scontro con l a
polizia quasi uno scopo anziché una necessità. Tendenza pericolosa, non solo
perchè può comportare cost i t roppo elevat i r ispet to a i r isul tat i , ma perché
sviante rispetto ai pr imar i compi t i pol i t ici cui i l movimento si trova di fronte.
In occasione d e i recent i sc ioper i a l l a F i a t , c he hanno v i s t o s t uden t i e
operai uni t i contro le forze padronal i e del lo stato, davant i ai cancelli d i uno
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