Table of Contents Table of Contents
Previous Page  95 / 136 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 95 / 136 Next Page
Page Background

Goffredo Foul.

IL FESTIVAL CINEMATOGRAFICO D I VENEZIA

I l nero e i l rosa

«L'illusionista mostra i l mondo i n rosa, l'ipnotizzatore getta nelle

tenebre », si dice, all'incirca, in

Belle de jour,

dove l'illusione, che evita

le possibilità catartiche, vince sull'ipnosi. Amalgama dei due, e scien-

tifico osservatore del loro manifestarsi, Bufluel ha trionfato a Venezia

con u n f i l m solo esteriormente rosa ed « elegante ». Non interessa

sapere quanto i l suo successo sia dovuto a l tardivo riconoscimento d i

un autore che la critica italiana ha trascurato per decenni, ridicolizzato

sovente, trattato da caso clinico ininteressante, e che ora consacra con

colpevole pentimento. Esplode oggi soltanto, i n Ital ia, i l mi to bunue-

liano, ben p i ù forte del la frequentazione del le sue opere, e abbaglia

molti che v i cercano anacronisticamente quel che egl i aveva dato con

L'âge d'or :

l a r ivol ta pura, i l blasfemo. Ma Buñuel è adulto e savio,

ed osserva oggi con distacco quello cui ier i partecipava aggredendo. La

narrazione pacata, priva d'effetti di regia, d i un candore e di una sem-

plicità che non hanno nul la della faticosa ricostruzione, fedele soltanto

ad un gioco di associazioni via via coordinantesi in una struttura auto-

noma, a più l ivel l i — e soprattutto nel rapporto vischioso t ra conscio

e inconscio — introduce l o spettatore ad u n mondo segreto e non

immediatamente significativo, pretende da lui lo sguardo pul i to dell'in-

teressamento distante (attraverso i l t ipo d i linguaggio d,i cui si serve)

e coinvolto ( pe r i suoi r i fer iment i sotterranei). L a naturalezza p i ù

totale copre la complessità narrativa più elaborata. Di morboso: solo i l

fatto che Séverine è, i n qualche modo, sorella nostra, e che Buñuel

ce

la porta i l p i ù possibile accanto per sottrarla d i continuo al la nostra

identificazione, i n un gioco perfetto e sottile di alternanze.

Certo, da questo vecchissimo infante, non c i si possono attendere

f i lm legat i ad una contemporaneità tematica o narrativa assiomatica.

I l suo Freud e i l suo Sade egl i l i ha innestati, attraverso Breton e i l

gruppo, a l fondo spagnolo, plcaro e morale della sua cultura, nel lon-

tano trenta, ed eg l i torna a queste componenti senza por tarvi che

variazioni interne, ma i rivoluzionarie, ed anzi con divert i to distacco

dalla

materia

e dal le passioni trattate, partecipe per simpatia e

per

curiosità,

lontano per

non-immedesimazione. I

dat i

esterni

della sua