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bio sociale: l ' industrial izzazione del lavoro, l'urbanizzazione de l modo

di vivere, l a formalizzazione dei rapport i giuridici , l a burocratizzazione

del potere. La nascente sociologia si è impegnata per decenni nel tenta-

tivo di cogliere questa retroazione del progresso tecnico istituzionalizzato

nell'ambito della produzione, sul sistema delle norme sociali. Le coppie

di concetti a noi fami l iar i prodotte dal la sociologia p i ù vecchia r iguar-

dano precisamente questo fenomeno, cioè la modificazione del peso spe-

cifico delle ist i tuzioni sotto l ' influsso dell'espansione dei sistemi d'agire

razionale rispetto al lo scopo. Bast i pensare a categorie come status e

contratto, comunità e società, solidarietà meccanica ed organica, gruppi

formali e informal i , relazioni pr imar ie e secondarie, cul tura e civi l tà,

potere tradizionale e burocratico, gruppi sacrali e secolari, società mi -

litare e industriale, ceto e classe, ecc.

Marx era al lora sotto l'impressione dello squi l ibrio t ra i l soggioga-

mento at t ivo del la natura, cioè l'espansione del potere d i disposizione

tecnica da u n lato, e l 'adattamento passivo e r i tardatar io de l quadro

istituzionale a i sistemi tecnicamente progressivi dal l 'al tro. Propr i o a

questo squi l ibr io mi rava l a frase famosa che g l i uomini fanno l a loro

storia, ma non con sapere e coscienza. I l fine della sua critica era trasfor-

mare anche quest'adattamento secondario del la coscienza ist i tuzionale

in un adattamento at t ivo e mettere sotto control lo i l mutamento st rut -

turale della società stessa. Con ciò sarebbe "negato" un rapporto fonda-

mentale di tutta la storia svoltasi finora e sarebbe raggiunta nella storia

del genere umano una nuova soglia, paragonabile solo a quella in cui per

la prima volta i l genere umano si è costituito come tale tramite la dispo-

sizione tecnica sulle condizioni esterne dalla sua esistenza, trami te l'adat-

tamento att ivo alla natura, uscendo dal suo passato animale. Quel l i che

nei paesi "socialisti" pretendono di essere i legi t t imi successori di Marx,

hanno fat to proprio questo f ine i n una determinata interpretazione

ed in essa s'incontrano sorprendentemente proprio con le loro controparti

più impor tant i ne l campo occidentale. Ess i s' incontrano su l comune

terreno dell'ideologia tecnocratica.

V I I I .

L'assunto centrale di questa ideologia è che si possa dirigere quello

adattamento passivo a posteriori del quadro istituzionale ai sistemi tecni-

camente progressivi, cioè l e conseguenze socioculturali non pianificate

del progresso tecnico che i r rompe nel l 'universo d i v i t a sociale,

nel lo

stesso modo

i n cui già da tempo si sono dominati processi natural i.

Da questo punto d i vista tecnocratico i l quadro istituzionale inte-

ressa solo i n quanto garantisce o disturba i l lavoro dei sistemi tecnica-

mente sviluppati. Quanto sia l imi tata questa prospettiva sarà mostrato

dapprima con alcuni cenni generali.

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