

vogliono cr i t icare: l ' ideologia de i tecnocrati. Essa guadagna sempre
più forza prat i ca e d h a così conseguenze oggett ive, m a res ta p u r
sempre ideologia. Essa si nut re dell'idea, che perfino Marcuse ha preso
sul serio, secondo la quale i l quadro istituzionale d i società industrial-
mente sviluppate non determinerebbe i l ritmo, la direzione e la funzione
del progresso tecnico-scientifico, ma a sua vol ta sarebbe diventato fun-
qiblie p r o c e s s o autonomizzatosi d i tale progresso.
Davanti al la coscienza tecnocratica, t u t t i i problemi che c i sfidano
ad apprendere a dominare praticamente la nostra storia, s i riducono a
questioni relat ive al la tecnica p i ù adeguata. I n c iò c'è qualcosa come
una filosofia tecnicistica della storia: come se i l progresso tecnico nel la
connessione di vi ta sociale ponga solo problemi, che i l progresso tecnico
stesso è in grado di risolvere. Forse questa coscienza tecnocratica è pro-
prio l ' ideologia — indipendente da l sistema — d i
él i tes
burocratiche
dominanti in società industrial i molto sviluppate E forse questa ideolo-
gia diventa inevitabile proprio trami te le condizioni d i reciproca
escala-
tion
de l potenziale mi l i tare, l e qua l i a sua vol ta non possono essere
eliminate finchè i problemi del disarmo vengono vist i tecnocraticamente.
Forse i n t a l i condizioni l a coscienza tecnocratica riesce a stabilizzarsi
e a diventare la coscienza col lett iva del le masse integrate. Forse sotto
il manto d i questa ideologia pub affermarsi senza f reni un processo d i
autooggettivazione, che equivarrebbe ad una completa reificazione razio-
nale ed alla f ine renderebbe vero i l concetto tecnocratico d i società. Ma
un simile processo non può essere compreso appunto entro i presupposti
della coscienza tecnocratica. Dovremmo piut tosto discuterne l 'assunto
centrale, cioè che oggi scienza e tecnica sono diventate la sostanza stessa
della società.
VI I .
E' bene pr ima d i tut to distinguere due elementi: i l
quadro ist i tu-
zionale
di un sistema sociale o universo di vi ta sociale, dai
sistemi tecni-
camente progressivi
i n esso inser i t i . Ne l l a mi sura i n c u i l e nost re
azioni sono determinate dal quadro istituzionale, sono guidate ed im-
poste insieme normativamente pe r mezzo d i aspettative d i comporta-
mento sanzionate. Nella misura in cui le nostre azioni sono regolate dai
sistemi tecnicamente progressivi, corrispondono a l model lo del l 'agi re
strumentale o strategico e, viste da un osservatore esterno, s i possono
concepire come reazioni adattive ad ambienti variabi l i. La riproduzione
sociale della vi ta si distingue da quella animale appunto per questa for-
ma d'adattamento at t i vo all 'ambiente. G l i i nd i v i du i associati possono
arrivare a controllare condizioni esterne della loro esistenza. Dapprima
riescono ad avere un potere di disposizione tecnica su processi natural i :
questa è l a prestazione del la tecnica produtt iva. L'organizzazione del
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