Table of Contents Table of Contents
Previous Page  56 / 136 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 56 / 136 Next Page
Page Background

Queste considerazioni, esposte qui molto sinteticamente, richiederebbero un

lungo discorso a parte. Qui, esse servono soltanto a collocare i n un contesto

generale la discussione sui problemi di intervenire a livello operaio in rapporto

al problema del VN.

Abbiamo già indicato schematicamente la critica che si può muovere alla

linea ufficiale del movimento operaio a questo proposito.

Ma dalle considerazioni fatte sinora discende anche implicitamente una cri-

tica all'azione che si è limitata a premere — all'interno di queste manifestazioni

per far loro assumere una forma più violenta: i n quanto esse rischiano di

non incidere in alcun modo, non solo sul funzionamento del sistema, ma sulla

stessa coscienza e grado di organizzazione della classe operaia. Esse potrebbero

servire (ma, anche in tal caso, solo provvisoriamente) se costituissero lo sbocco

spontaneo d i una carica d i ribellione esistente a livello operaio: ma non l o

sono. La massa operaia rimane estranea; una minoranza potrà essere addirit-

tura indotta a una generica reazione di insofferenza, o perchè influenzata da

propaganda e valori « borghesi », o perchè rigidamente allineata sulle posizioni

del PCI. Al la piccola minoranza che, insieme agli studenti, si esprime diretta-

mente in questi tentativi è necessario offrire qualcosa di più.

Questo qualcosa di più può essere i l legame tra problema del VN e contrad-

dizioni di classe qui: non solo a livello di slogan o sentimentale, ma da un lato

a un serio livello d i analisi politica, internazionale, e — dall'altro- — nella

crescita di nuove forme di organizzazione operaia: i l primo aspetto è, natural-

mente, meno difficile del secondo. Ma, in ambedue i casi, ancora una volta, i l

punto di partenza dev'essere lo scontro di classe qui.

Da questo punto di partenza, i l riferimento al VN può avvenire in modi

diversi e con diverse funzioni:

— a livello di massa, si tratta di cercare con pazienza i modi per inserire

il discorso sulla lotta di classe internazionale (di cui i l VN può costituire un

esempio particolarmente chiaro) nella discussione operaia, senza che questo

appaia i l solito discorso calato dall'alto da parte di qualche organizzazione in

cui tut to è precostituito. Per esempio, i giornali operai che stanno sorgendo

da varie parti dovranno riuscire ad affrontare in modo non artificioso il problema:

a livello d i avanguardia, non delle « avanguardie storiche », ma d i

operai più avanzati (provenienti o no da quelle) che emergono dal lavoro nuovo

•che si cerca di fare in fabbrica, i i VN può assumere un significato più preciso,

potrà essere (come si è cercato di fare i n questo documento) un « metro di

misura » d i diverse prospettive d i lot ta internazionale, d i diverse posizioni

(URSS, Cina, Cuba, ecc.), di possibili sviluppi della situazione qui : da esso

potrà partire anche un discorso, ancora ipotetico, sulle forme d i lotta — tra

queste, di lotta armata — a cui dovrà arrivare i l processo rivoluzionario quando

raggiunga un certo livello di intensità.

Nell'un caso come nell'altro, i l legame pratico con le lotte di oggi non put')

- - al livello attuale — essere dato principalmente da lotte volte direttamente

suquesto problema (che, anche quando si fanno, restano « simboliche »), ma dal

fern che la sua discussione non avviene isolatamente, all'esterno del lavoro

di organizzazione sul piano di fabbrica; dal fatto che esso entri non artificiosa-

mente come punto di riferimento e di chiarimento nelle discussioni degli sviluppi

futuri del lavoro, dei suoi obiettivi d i fondo, dei suoi legami internazionali.

Quindi, dal fatto che esso non sia un elemento di agitazione introdotto propa-

- 54