

PCI, sia per le azioni p e r ora organizzativamente più deboli
essere sviluppate da forze politiche nuove.
che possono
1compiti di lavoro a livello operaio
Nell'individuare i modi di intervento a livello operaio, è necessario tener
presente:
— i l punto di partenza fondamentale di una maturazione rivoluzionaria
(e di un intervento che ad essa mira) sono le contraddizioni di classe interne di
questa società: ad esse si collegano in questo momento i conflitti politici più
acuti e gli spunti di una presa di coscienza delle masse;
— in particolare, per quanto riguarda le masse italiane, si deve partire
da un livello estremamente basso' di politicizzazione: l a politicizzazione, appa-
rentemente più alta, portata da anni di lavoro del movimento operaio ufficiale
tra le masse che lo seguivano, va ricostruita dall'inizio; gli elementi più o meno
autentici di una posizione rivoluzionaria, che sembravano sopravvivere in essa
in un contesto contradditorio, si rivelano fragili e travolti dalla crisi più generale
di tale linea. Non possiamo pensare che alcuni elementi di riferimento al socia-
lismo, all'internazionalismo, ecc. sopravvivano nella coscienza delle masse quando
sono stati quotidianamente contraddetti e svuotati di significato dalla linea uffi-
ciale del movimento operaio, e quando tale linea — che sia pur contradditoria-
mente l i propagandava — si dimostra sempre più priva di senso per gli operai.
Solo i n una piccola minoranza ideologicamente qualificata s i è avuto questo
«processo di selezione » per cui gli elementi utilizzabili sul piano rivoluzionario
della linea' PCI sono stati e salvati », e si tenta di inserirli in un nuovo contesto
avendo buttato via gli altri insieme alla linea generale che l i sosteneva. Per i l
resto,. quest'operazione non solo (com'è ovvio) non viene compiuta spontanea-
menté, ma è addirittura priva di senso: questi elementi di riferimento politico
vanno ricostruiti dall'inizio, partendo dalle condizioni oggettive della lot ta d i
classe di oggi e dagli stimoli che esse .offrono a una presa di coscienza socialista.
1 fatto che nelle lotte la spinta operaia urti contro la linea delle organizzazioni,
eche queste non godano più di una fiducia salda, offre delle condizioni su cui
operare (non produce da sè una nuova coscienza politica). Ma questo significa
anche che ad operare su queste condizioni non potrà essere, per ora, un « par-
tito », già bell'e pronto, nel senso tradizionale del termine: perchè non esiste
una strategia e un'ideologia già fatta, e i l ripescarla attraverso una « scelta » t ra
il patrimonio storico del movimento operaio l a renderebbe inoperante t ra le
masse; e non esiste quindi neanche i l « criterio di individuazione » d i un'avan-
guardia dotata di concreti legami e capacità di guida verso le masse (ma solo
di un'apparente avanguardia, p i ù « ideologizzata », spesso tendenzialmente
isolata).
Il problema d i fondo resta quello d i partire dalle condizioni .immediate
della lotta di classe, e costtuire parallelamente, a partire da esse, forme nuove
di organizzazione e elementi di una prospettiva politica. I n questa prospettiva,
elementi delle organizzazioni ufficiali (sia nel senso d i singoli quadri, che d i
gruppi, che — talvolta — di qualche « pezzo » della struttura organizzativa)
così come gruppetti nella dissidenza di sinistra possono essere utilizzati, purchè
non si illudano, non solo di essere già in qualche modo l'embrione del futuro
partito, ma neanche di possedere già i l modello e la ricetta per arrivarci.
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