

nefici della pa ce, non esiter emmo. Ma l' alt ern ati va non si po–
ne . Il fa scismo, non l'antifa scismo,
è
la cau sa del fallim ento
della pa ce.
Non
puntia1110
sulla guerra . Con statiamo che la guerra
vien e. Non riu sciamo a far nostr e le illu sioni di H end erson
e di gran p arte della sini stra europ ea. Sappiamo che p er qual–
ch e lcmpo an cora con
i
pro cedim enti dei falliti che tentano
di
pro cra stinar e ]a
di chiaraziou e di
fallin1 ento ,
si riu scir à
a na scond ere ai popoli la r ealt à della situazion e.
Ma i popoli alJa fine compr end eranno. Compr end eranno
per ché per quindi ci anni fu dello loro ch e la pace non
è
po s–
sihiJ e senza H
di sarn1 0
e se nza l'organizzazion e di una
co111u–
nità int ernazional e ca pa ce di
in1por si
a tutti
i
di sse nzi enti.
Quando vedranno che in luo go di di sannar e si riarma , che su
sett e grandi Jlot enze 1nondiali c1uattro sono fuori della Leg a,
(e dell e tre che res tano una
è
l'It alia fa scista
! ) ,
che la Gm·–
mani a non ri torna a Gin evra , alJora l'id ea delJa fatalità delJa
guen-a , ch e nella psich e pr ebeJli ea era lat ent e ma velata d allo
stess o see ui cismo sec olar e sull a po ssibilità di una pa ce defi–
niti. va , si impadronirà
dei popoli con un a violenza, con un 'an–
goscia cosi' grandi da pre cipitar e non la rivoluzion e, con1e
pensa no
cerli estr e1nistj , 111a
il conflitto.
E an co ra
!
non conti
a1.notroppo sulla stan ch ezza dei
popoli . I popoli ch e si di co no stan chi, proprio in ra gion e della
loro stanchezza , della loro n1iseria,
di
que sla cr isi se nza u sci–
ta , crederanno
di
tro var e
nella
guerra la salv ezza o almeno
l' evasion e
dal tra gic o quotidiano .
Vorr c1nn10
esse re cattiv i
prof el
i,
nia
noi
tcn1ian10
ch e
g iit
oggi qu ella part e del popolo
tedesc o ch e
è
fan atizzata da Hitl er andr ebb e aJla guerr a con
fr enes ia,
co n gioia ; co1uc con
tripudio vi andr e bb e
una
part e
della gioventù italian a. Mu ssolini non fa ceva solo della r eto–
ri ca quand o di cev a ch e egli avr ebb e potuto portar e la temp e·
r alura del popolo - o cli qu ella p art e di popolo ch e ne subi–
sce
r .influ sso -
a un
gr ado
111ai
visto. P e rch è
sa
ch e cosa ha
sc.1ninato jn qu esti anni. Sa quali valori , quali pa ssioni ha
agitalo
nella fant as ia dei
giovani .
La
solenn e con segn a
delle
111itra:rljatri ci
di
gu erra ai
giov ani
av a nguard isti nell 'anniv er–
sario della ~1ar cia
su Ro111a,
non
fu
una com1n emor azion e,
1na un au spi cio, e com e au spi cio fu pr ese nt ato. Ch e cos a vo–
lete capir e voi , veccl1i o giovani sag gi dei pa es i dov e r egna
Ja
ra gion e, la lih ert à, lo spirit o criti co, della mi stica della dit–
tatnra , deJla mi sti ca della servitù
?
Voi non pot ete capire. E
se capit e, subito dim euti cat e. Continuat e a ra gionar e e ad agi–
r e com e se la ra gion e ave sse
1.nolti
ad epti in Europa, come
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