Table of Contents Table of Contents
Previous Page  65 / 180 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 65 / 180 Next Page
Page Background

PRISCO

Egl i disse :

-

A1meno vieni ad aspettarmi

alla stazione, ti racconterò

subito com'é anda ta,

papà.

Che altro avrei potuto fare se non prometter e? Sl , era

ancora mio.

E

pefCiò

anche promisi.

Il

treno

deviò appena

lasciata

)a nostra stazione, rove–

sciandosi sulla scarpata, per cause tu ttora non bene accertate .

Come

fui

avvert ito dell

'indd ente,

nella matt inata stessa , ne ·

ebbi

fa

certezza : Adriano era tra

i

morti .

Mi credettero pazzo : perchè non soffrivo, o mostra i di non

soffrire. Forse in tutto ciò c'era qualche cosa di vero, io stesso

lo temetti. Ma contro il dolore di quella morte, incommensura–

bile e infinito, c'era la consolatrice certezza che Adriano aveva

concluso la sua vita senza che ci fossimo divisi , senza che

avessi potuto sentirlo,

io,

almeno una volta lontano o estra –

neo, con u n suo mondo nel quale entrare non mi sarebbe stato

possibile : o quand'anche, poterlo capire, e farmi amare, ancora .

La

vita continuò uguale, soltanto non c'era, 1ui. Nemme no

nella mia stanza c'era più il suo lettino : quando a sera mi riti –

ravo, ogni oggetto mi accoglieva nemico, gelido. Nè ripr esi

a fumar e,

i

primi

tempi, come se anche l'impa lpabile tepore

da1la sigaretta prodotto non avrebbe potuto placarmi. Era una

stanza nuda.

Eppure mi sentivo per un certo verso sereno:

quella di–

sgrazia

ferroviaria , quella morte, era stata per me un'allea ta .

Non avevo temuto di perdere -

vivo, vivo e vicino a mc fisi–

camente -

il"

mio figliuolo adorato? Sarebbe

stata

la più

crudele sofferenza, la più ingiusta : e quando pareva che avesse

dovuto accadere, io ne ero stato rispa rmiato, ma a quel prezzo

e ron una così sugg estiva facilità, che mi accadde di chiede rmi,

perplesso e angosciato , di chiederm i questo : Signore, ne ho

forse inconscia.mente desidera to la morte?

Davvero temet ti potessi diventa r pazzo. Credevano non sof–

friss i : forse era cosi. Però c'era quel dubbio; e quel dubbio mi

poneva, mc, il mio povero cuore già straziato, dinanzi a un pro–

blema più grave e urgente ch'era in qualC"hemodo una indiretta

ttsponsabi]ità

alla morte di mio figlio. E se della sua tragica