

PRISCO
59
a me Adriano confessava con maggiore abbandono le sue ansi e
di piccolo compositore, me sceglieva per isti nto ed elezione suo
unico vero confiden te. Ed io leggevo nella sua anima e nulla
mi era celato ; parole ·tutt e, del resto, di candor e e di poesia.
Ber ti mi consigliava di mandarlo in città a studiare più
regolarmente presso un conservat orio o un buon maestro : mi
opposi facilment e mascherando i miei veri sent imenti col
ti–
more del viaggio che Adrian o avre bbe quotidiana mente affron•
tat o per recarsi in città ; nè pensai a parlare addirittur a d'una
pensione.
Ad riano aveva quatt ordici anni, allora. Era forse un po'
m::i.gro; un poco troppo alto: il suo volto sempre alquanto grave
mi sùperava
già
la
spalla e mi piaceva che, insieme, ci si
scambiasse o
ci
si somigliasse a due fratelJi : non era la inu–
tile vanità d'apparire io giovane al suo confronto, ma piutt osto
l'illusio ne che questo avr ebbe giovato e portato maggiore co–
munion e tr a noi. Ma perchè dico illusione? Era certezza, fu cer–
tezza: sempre. Sì, erav amo due giovani ami ci : con chi faceva
egli le lunghe passaggiate nella campagna? Con chi amava ba–
gn arsi nel fiume oltre la cascina, ritr ovand o nella gioia d'una
vigor osa nuotata quasi il senso d'un'antica felicità ? Vinto per–
sino il naturale pud ore di figlio di spogliar si dinanzi a !De,
nella siepe di bossi fanciu llescamente elevata alla dignità di
capanna, e di apparirmi nudo : come io del resto dinanzi a lui
mostrav o la mia nudità ~he portava già il segno di un' età, di
un peso, di una stanc hezza, qua si.
Quan do lo vidi libero e nud o contro il sole, armonioso in
tutte le membra e puro, e-redo d'aver capito in qualche modo
meglio Pispirazione e
il
tono delle sue prime composizioni. E gli
stava chinandosi a infilar e i calzoncini da -bagno, e io pregai :
- Aspetta, Adrian o, rest a ancora un momento così.
Mi guar dò, ebbe un piccolo riso d'imbaraz zo, trattenn e
nelle mani l'indum ento con un goffo gesto d'att esa. Era bello,
mio figlio. Sulle gambe lunghe e leggere il ventre cavo appena
ombre ggiato da tener a peluri a sorr eggeva le spall e già lar ghe
e virili, il torace vasto, il volto adolescente e pur grave che da
un atteggiam ento di puerile·ed ilare impaccio si mutava ora in
una sorta di aspettazion e che mi parve - o fu solo giuoco della