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PRISCO

un tempo, in ·una vaga e informe mass a di carne quasi gelat i–

nosa. Fu un'anali si istantanea, e spietata: e quando ci baciam–

mo (non aveva sulle gote una patina dolciastra di crema?), avver–

tii qualche cosa più fort e di me e contro il mio medesimo volere

ribellar si in una sorta di repulsi one e d'insofferenza fisica.

Io,

la sua carne, mi negavo a lei :

fu

quel che pensai itlorridend o.

Così avrei perdut o anche Adriano, un giorn o? Mi parve di

vedere in una al_lucinante deformazione questo incontro trasfe–

rito sul piano della fantasia tra lui e me, ris entendo sulle guan ce

il freddo di due labbra giovani che non mi àvrebbero, ahimé ,

·piiì riconos ciuto.

Da allora la mia vita

è

stata una affaticata conqui sta del–

l'affetto di mio figlio.

La casa era confortevole e ampia, cara al mio ricordo che

in essa ritrovava la propria infanzia, caleidoscopio quasi fia–

besco il quale si ricomponeva con trepidazione e novità quan do

un oggetto o un nome o un qualunq ue pa•rticolare anche insi–

gnifican te richiamasse alla mente gli echi di quell'età perduta.

Cosi riscoprivo persino un mio amore di dedizione e di devo–

zione verso la mamma : ad ogni memoria della mia infanzia la

sua figura part ecipava ricollocandosi in una zona sempre più

definita cui faceva da sfondo la tenerezza delle nostre relazioni .

L'avevo dunque amata, quella donna che oggi con una crudeltà

cui non si distaccava una lieve eccitante sofferenza, io ritrovav o

del tutto 1ontana da me, come perduta. Ma quando ciò era

a<"cadutoe per quali motivi io non sapevo: perciò, troppo vo–

glioso di chiarir mene il segretò, affidai me stesso all'abbando no

della memoria, e sin dove il ricordo e le sensazioni mi potevano

condurre, riper corsi zone inesplorate dei miei sentime nti, in–

trico labile e pur compatto nel quale cercavo di districarmi

sorreggendomi a un'acuta ansietà di ricerca. Erano due età, la

fanciu llezza e la mia maturit à d'uo mo, cui invano chiedevo

un ponte che agganciandole mi permettesse di scoprire un

passaggio , meglio, una svolta, una continuità .

Berti soccorse un giorno la mia perplessità, certo senza

saperlo. Eg li era l'unico amico del paese con il quale avessi

ripr eso cordiali relazioni, e sovente, se non proprio tutte le

sere, veniva a trattenersi in casa da noi, per via anche della