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ST UPAR/Cf/

per l'eterna insipida ambrosia e il monotono nettare zuccherato

fino alla nausea.

E lei inorgogliva e s'estasiava dentro di sè nel sapers i il

fine di tutta quell'attiv ità e di quelle premure.

Lo

ricompensava

col cantO: mai s'era sentita una voce cosi carezzevole e modu–

lata, le stelle della notte piangevano a udirla e le onde del

mare si fermavano; lo ricompensava col mette re ogni giorno

un nuovo tono nella propria bc1lezza, valendosi sopra tutt o dei

capeJli duttili ch' ella si pettinava nelle manie re

più

impensate

e che strappavano a Ulisse gridi di sorpr esa felice. Calip so era

j)

bene, la gioia, il respiro di Ulisse ; tutto egli consacrava a

Jei, anche il suo passato ; non aveva memoria e desiderio se

non per lei. Com'era gaio e leggero quando le rac contava le

sue avvent ure, e le·giurava che ogni incontro, ogni esperienza ,

tutto quello che aveva vissuto prima, fin dai più remoti ricordi

dell'infanzia, era stato soltanto una preparazione: la vita ave~a

maturato Ulisse all' amor di Calipso. Era giunto alla pienezza :

egli non chiedeva più nulla.

S'era alzato un dolce vento che portava allo speco il pro–

fumo del mare , la tenera luce aumentava d'inte nsità . Calipso

sussultò

i

nel sol'lno Ulisse aveva emesso un lieve gemito. Dal

muscolo della spa1la si vedeva ch' egli stava soffrendo come per

movimento che gli fosse impe dito, la

mo.no

gli si contraeva

quasi volesse afferrare qualche cosa che gli sfugg iva. Ecco, ecco

:il sogno,

i

fantasmi che venivano a separar lo da lei. Ella fre–

mette, si storse le belle dita per l 'impotenza. Scacciarli quei

fantasmi, scuoterlo, svegliarlo . Ma sa.nbbe stato lo stesso,

sarebbe stato forse peggio. Ella aveva in segreto scongiurat o

Oneiros perchè non venisse a turb are il suo amante; ma Onei–

ros s'era fatto beffe di lei: •

è

lui ,

è

il suo sangue che mi chiama

- le aveva sghignazzato - ed io non posso rifiutar mi ; vedi

tu di tenerlo desto, perchè non abbia a far brutti sogni

».

Quei fantasmi, pel suo strazio, ella li vedeva muoversi

dentro di lui, ma non poteva far nu lla per smaschera rglieli. Di

qui la sua rabbia. Era tutto un gioco deJla lontananza. Oh, se

egli avesse potuto scoprire la real tà! Còme, come un mucchi o

di pietr e e poche zoJle aride poteva no appari rgli quale una

terr a incantevole, d'irresistibil e richiamo ? Come una donna