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BANTI

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contrastass ero e ne era oscuramente tormentato: questo tor–

mento

poi

gH

dava delizia. e quasi pre sentime nto di fortuna.

Male scansava le macchine,

i

tranvai; urtava

i

passa nti e ma–

gar i fanciulle graziose , vestite leggerment e, come la stagione

portava. Ma nessuno di quegli urti lo richiamava al segreto

oggetto del suo cammina re : nessuno gli valeva una chiamata,

e anche di questa contraddizione

fu

conscio, all'angolo di due

strade popolari e tumultuose, in pieno sole. Si coprì gli ocrhi,

e davver o gli par ve d'esser cieco, in tanta luce: in un paros–

sismo

di

raga zzo nervoso

fu

sgominato dal pensiero : come farò

a vedere ? Tuttora canuninava, la fronte madida e formicolante ,

ricevendo come beffardi messaggi, odori di fragole, di popone,

di vino aspro, chè era vicino a un gran mercato. Un mercato

che non conosceva.

Er a nel cuore del 9.ua1·tiere orien tale della città, un quar–

tiere sentito deprezzare, sìn da bambino, come luogo di cattivo

gusto, non spor'co, ma piatto, malinconico, senza carattere.

Le case, nè alte nè basse, vi erano monotone, con solide fine–

stre, cornicioni pesanti:

i

colori , tra il gialliccio e il grigia–

stro, sbiaditi , cancellati: e le piante, nei giardinetti selciati e

sui balconi, coinvolte in una sonnolenza caparbia e polverosa.

F ra la temuta cecità spir itual e e la vampa del caldo che comin –

ciava a svegl iarsi , Alberto fu colto da un fisico ben noto di..:

sagio: la testa gli girava e gli bisognò fermar si indulgendo a

immagini di svenimento e far~ac ia che un tempo, duran te una

convalescenza difficile, lo facevano rabbrividire e oggi lo scalfi–

rono a fior di pelle e quasi lo confortar ono. Aveva un libro in

mano - come di un bastone se ne serviva fuor di ca~a, qua–

lunque ne fosse il testo - e lo passò dalla destra, sudata, alla

sinistra arida e fresca: in quell'atto si ae<:orse d'essersi fer–

mato dava nti alla bancarella di un fioraio. Sempre i fiori lo

avevan tenuto incerto fra un'ammirazione comandata e un im–

barazzo quasi brutale : presto gli erano appars i colmi di un

significato magico di cui s'era compiaciuto spesso a precisare

il senso e le intenzioni. C'erano, nei barattoli grigi, dalie

grevi, astri bianchi pervicaci; e la carne malefica di certi rosei

gladiol i divoratori d'a cqua gli rivelò a un tratto l'incle menza,

l'aridità della stagi one, takbè gli parve uno ~baglio enorme ,