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JASPERS

21

Ora, tutto sta a ved~re in quale modo concepiamo, inter–

pretiamo, afferriamo e trasponiamo questo nostro senso istin–

tivo

di

essere colpiti.

V'è la possibilità di rigetta re incondizionatamente l'offesa.

Allora si debbono cercare le ragioni per contestare la legitti–

mità

di

tutto

il

processo, quanto alla legahtà, alla veridicità e

a11oscopo di esso.

1•

Vengono fatt e valere de1le considerazioni generali :

tutta la storia

è

stata corsa dalle guerre e altre guerre ci aspet–

tano. Nessun popolo· può avere la colpa de11a guerra. E la

natura dell'uomo,

è

la sua colpevolezza innata, che conduce

alle guerre. Qualunque coscienza umana che si dichiara incol–

pevole

è

solo superficiale. Questa

è

anzi una autosufficienza che,

per effetto del suo atteggiamento presente, favorisce le guerre

future.

Contro un ragionamento di questa specie va osservato che

stavo]ta

è

fuori di ogni dubbio che la Germania ha sistemati–

_camente preparato la guerra , incominciando]a senza provoca–

zioni de1la parte avversa.

JJ

caso

è

interament e diverso da quello

del 1914. La Germania non

è

accusata de11aguerra in genere,

ma di

questa

guerra. E questa guerra

1

considerata in sè,

è

un

• quid • nuovo e diverso

1

e si è svolta in una situazione storica

del mondo quale non si è prodotta prima.

Ma questa obiezione contro il processo di Nor~ruberga

viene pure formulata diversamen te; ossia, si dice che nel–

l'essere umano vi

è

un

«

quid

I)

insolubile, per cui ciò che deve

essere posto in ~ecisione perchè

o:

grida vendetta al cie]o •

è

sempre spinto alla decisione per mezzo della violenza. Il sol–

dato possiede una sensibilità cava11eresca, ed ogni qualvolta

viene trattato in modo non conforme aJle regole della caval–

leria ha il dirit to di sentirsi offeso, anche se

è

stato vinto.

A ciò bisogna rispondere : La Germania ha commesso

molti atti -contra ri ad ogni concetto cava11eresco

e

al dirit to

deUe genti, atti che hanno portato allo sterminio di intere

po–

polazioni e ad altre inumanità. Sin dal principio gli atti di

Hitler erano diretti ad escludere ogni possibilità di riconci–

liazione. Non c'era scelta all'in fuori de11avittoria o della di.

sfatta. E adesso noi

e-i

troviamo di fronte alle conseguenze del1a