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t6

ZlNCONE

totalitaria durata il corso di una intera generazione e che perciò

potrebbe dare un contributo di prim'ordine al costituzionalismo

attuale, non ac«nna ancora a fornire una elaborazione profonda

della esperienza totalitaria . Anzi,

i

suoi costituenti sono tanto

arretr ati che non si peritano di prodamar e come grande novità

il

principio

di

introdurre norme

ecouomico--sociali nella legge

costituzionale,

tanto vecchio da essere stato accolto non solo

da! trattato di VersaiUcs e dalla costituzione di \Veimar, ma

anche dal fascismo colla carta del lavoro del 19:z7.

Certo, l'ingresso dei principii economico--sociali e in modo

parti colare il regolamento giuridic o deJJo sciopero e dell'azione

sindacale, sono stati una grande innovazione della prima metà

di

questo

secolo. Le costituzioni, che dal tempo della Magna

Charta si limitava no a stabilire

i

doveri dei citta dini verso lo

Stato, e quelli dello Stato verso

i

cittadini, hanno acquistato

una specie di terza dimensione. Ma ora si tr:-.tta di passare alla

quarta, si tratt a di scoprire (dopo la necessità dell'intervento

della legge nei contra sti di classe) la n~essità dell'intervento

della legge per dare una regola ai contrasti delle

élites

politiche

cd evitarne

le tendenze all' oligarchia.

Dopo

avere scoperto

Marx,

i

nostri bravi costituzionalisti

dovrebbero metter si di

buzzo buono a scoprire Par eto, Mosca, Ostrogorski, Michels

e tutti gli altri antichi e nuovi teorizzatori delle oligarchie di

gruppo suJla nazione

cd

anche nell'interno dei singoli partiti.

Un aspett o saliente del potere oligarchico

di

tipo moderno

<:hc gli studi per l'attuale

costituzione italiana

non hanno

affatto considerato

è

(sempre per continu are negli esempi molto

spiccioli) il culto dcvozionaJe degli uomini politici che costi–

tuisce una delle premesse indispensabili per lo stabilimento del

potere totalitario . I e salvatori della patria •• veri o presunti,

che in prezzo del salvame nto hanno chiesto un potere assoluto

sono miriadi. Si pensi ai tanti

libertadores

degli Stati latino–

americani; si pensi a Bonapart e, a Horty, a ·Pilsudski; si pensi

oggi a Tito e

De

Gaulle. Ora, di fronte alle masse incolte en–

trate nel vivo della politica,

il mito del e salvataggio detta

patria•

~

possibile crear lo con relativa facilità, dati

i

mezzi

di propaganda moderni, la cui potenza

~

assolutamente spro–

porzionata ai progressi purtroppo molto scarsi della autonomia