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.-1l?TI
FI GUR,1TI VE
resco
di
Chapcbin
Midy,
dd
gial–
lo scgon~ach iauo di Auj:une, del ·
l'infautihsmo
multicolore di Tou •
IOl:sc, del rosso watissi :1110 di Ca–
vaim.-s, dei gialli
Ja1r.1es
di
Li•
mouse. 1'rattam1osi qui solo
d1
tinte
~
facile capire come
la
fu.
liggi uc fini,;ca knt:uucutc
per
spegnerl i,
Un solo quadro
è
risparmiato
dalla caligine (a parte Bérard cou
un • Ritratto
<li
Crc,·cl • che~ un
grosso app11'11to trasa ndato, 11011
privo di dccadula vag hcZ7..a);
cd
è
il • Muro grigio• di llriancbon,
immcr:so in una 1ucc incantata,
i;tupefatta, di vera pittura , Di una
solenni tà lattigi nosa e stagn ante;
le immagini si dcposiL·u10, pur
restando sospese, per una pesa nte
fosforescenza
di
cui souo impa–
state. Con una ' eco di Utrillo e
una :ncmor ia
di
Corot assapora ta
travcn.o certo levigato Dera.in.
I.a tcr1.a sala si spalanca in\"ett
folgora nte
<li
luce clamorosa;
la
luce di una serra felice. Sul car–
tello abbagliato dedfriamo , La
nuova gcncr:i r.ione. Tendenr.a ad
un
rinn o,
1
ame11to delfa pittura
pura •. I riflettori di Picasso, Bra–
qne, Mntisse, Bonn:ml liberati
fi-
11almcnte dagli .scbermi .s11rrea•
li!'lli e dalle
nffnmicature realiste
com·crgono le loro luci festose,
1111
fuoco
•li
mille doppieri,
s11l1a
.St"hicra dei
Jt 1rnts Ptin lrts dt Tra–
dilion Frtrnçaisc.
Fri ggono
i
riflet–
tori come eervelli fermentanti nel–
l'etere,
nella
canfora.
Com e
11011
riconfermare davanti
ques to gio,·ane gruppo la
già
ma–
nifestata gioia
per
il loro
fellC'C
riatt ingcrc le vere, sane origini?
Come
11011
ammirare in loro il ri–
gore e
il
lindore, la lezione di me–
stiere e di cronomia nei mezzi, il
controllo
e
la coscienza dei limiti ,
l'equ ilibrio trn intenzioni e modi ?
Ma si era parlat o anche, nel
,·etth io articolo, llcl • ~ le freddo
dello schema ,; splendido e final–
mente diretto in questa nla esso
raggiunge lo r.enith.
Tm qn~t i giovani oe<»rrerà di–
stingu er subito due grupp i, Quello
tlei • figurat ivi •• composto <ia Pi–
gnon, Fo111,.<ero11, Borc-s, Tal Co.'lt,
li-iscl1ia, Taillenx (manca EstèveJ
e
quello dei • prismati ci •
com–
posto da Maucss1er, Singi er, Heau–
din, Le Moal, Robin. 1 primi
po–
trcbbt ro, in
quel !t)tO
1oml<:re
e
conciliare cubismo
e
pittur a
fau-::t,
ccz:mnis1110
e
bonnard ismo, esser
chiamati diligenti e garbati •
e–
clettici , ;
i
secondi, ripck11do
con
t:iUa calma
la
trasposizione
dina–
mica delle ko mposir.i~ni ottico–
luminose del di,,jsfomsmo post–
impressionista in stili1.1.ati,futuri –
stici prismi geometrici, potreb–
bero esser chiamati • manicnst1
~~~~lyi
~m~i~Jicoh:e
tent are
La • T;n·o1a di cucina • del gio–
,·:me Taillcux si sp:i.lanl'a come
un'ampl issim a vetrina, festosa di
~falli
e
cli
violetti-ce lesti. Bounard,
Picasso,
Van Gogh vengono !';mon–
tati e esposti su ,·ellnt o come in–
granaggi prezios i, come
i
rubim
di un orologio. Ma se la seggio la
di pag lia
e
l'impian tito di lcs:cno
ricordano i falegn ami di
At'les ,
qui tutL'l\"ia l'imma gine non si
rompe, non
1'-i
frantuma come
in
Van Gogh, dove la linea
è
con–
tim 1amcntc 11pcu;ata e in ogn i
frattura , come
in
una piaga, vicnc
incastrato bruciante
1111
grano
di
S..'lle di luce. Il moto
(111i
non se–
gue disperatamente la pla.c;ticità
dell'oggetto, non
è
ritmato da or•
ga.smo. Gli clementi cromatici sono
allineali per
il
loro valore a.c;tratto
da
questo hiu:arro collezionista di
licl1c11i gialli; segment i e lince
si distrib uiscono ron l'ac-cortcv,a
garbala del punto a croce. Con la
medesima
ac-cortcl'.za sono giu stap-
~:i
tfi1iU'~!~d~~~~~c,r:,~ !\!1~
e
g11arni1.ioni. E la picassia na,
abnorme testa di pesce si trasfor•
ma
in orchidea )::"COmetrìca, in
lampi oncino ,•enc1.ia110.
Allora, prima di parlaTc degli
:tltri c-clctt ici,
<li
questi
piaC'CYOli
ricapitotntori che
ci
fa1mo
assi–
stere all' ci.tremo idillio cubista,
t"isia C01K'CSS0 di rinnova re il noto
:;onetlo t"arr.i.cciauo in questa
gut•




