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A RTI FIGURATI VE-TEA TRO
do le
di
arcobaleno mutat e
in
aguzzi tassell i di tric trac. 11• Fa-
~faic
è
a~
1
:;:~t~!rig~i~
1
!
0
!::
scbian:a, ina nobile
e
~ve ro nei
suoi bianchi di menta. Poi a guar –
dar gli altri
non si
incontrano
che tappezzeri e la,•abili da
nur–
soy
ove
i
toni si ritaglia no come
pc:r.:,.e
di
feltro
(Beaud1n);
facili
:fietti da vetra ta rosso e blu
(Ro–
bin);
e
addirittura
pupaucttismo
/uw:,;e
(Le
Moal).
tesori a tornare pittori bolognesi.
Insomma questo nt.-o-cubismo
s.i (:-
t!':t~!Ji1!
~if~a
~
;;~ ,rc~
r~ ~
patrimo nio, nella
vaJori:r.zaz1011e
difensiva
di un
so
mmd;
a mo–
ment i non lo sentiamo diverso da
certo
risentimento
degaullista.
~on ,·ogliamo rispoh•erare
in sen–
so negat ivo
la
parola dec:idcuz.a.
Ma io un'epoca
cosi an~osc.iosa,
sokata. solo da grandi
visioni, il
faro
di
questa
clarli
rischia di
li ·
mitarsi a un
falò
arcadico e pa–
stomlc ;
i
suoi languidi
r1ttess1
non arriva no a illuminare
la tem–
pesta
dei
dolori.
Ton SCU LOJA
Le
conclusioni donanno
essere
amare?
Per l'organismo
della
m~
stra
scnz.'altro. Con
il
bisogno che
si
ha
in
Italia di eonose-cre la
$Tande pittura
francese
~
facile
intendere quanto
risulti no
im –
tanti questi dilett antesc hi carri
di
!~~~~
:C~o1~u;:~!:s/f;i~
d:c1!~
T
E A
T
R O
if:;!~
tr; :r:
0
c~\ !z:t;f~v:i - - ---
- --
- -
france, i tornand o
a~a
loro
schiet–
ta tradizione
fig,1rath-a siano
ri–
corsi al
rimedio piil efficace
J)er
debellare
i
fantas mi
anti-lonna li
del
surrealismo
imperversanti
tr
le due
guerre.
Solamente le
luci–
de
anni
bianc he
della
pittura
/aw–
ttt',
gli
usberg hi
bruniti
del
cubi–
smo potevano
aver
ragione
di
quei
visc idi draf'hi. Ma restringt ndo
la
grande
lezione del cubismo
e
del
/aw-.,isme e
in genere di
tutta
la
coscienz.a 1ormale
post-ttz.annia–
na
ad
una
loro polemica grannna–
tica1e,
usa ndo brani di
quei
poe–
mi
a
scopo
didat tico, per t5Creizi
di
sillabazio ne,
essi s1
sono
riti–
rati
in una posizione
intelligen te–
mente
france~;
ma
rischiano
di
non
essere più veramente
europei
o,
come
si dice,
universali. Essi
non .sono gli eredi
del
cubismo
che
per
consuet udine
'fam ilia re,
per
alcuni
moduli
formali
e
pochi
se–
greti
di
bottega,
di
cui
si
scr-
~:n:
!!
~~~
1:i~ ;,,~i:1:
1J!i
ptaislrs,
nell'arguto
riaffiorare
di
spiriti elegantemente
ra:r.ioali
e
fragonartl iani. Cosl
i
Carratti
ri–
s~tto
all'uui versa le cinc1uccento
81 lim itano , ammin i~trnmlo
quei
INTERMEZZO
SULL'AT'J.'ORE
In
attesa
che
la
Grande Stagio–
ne abbia
inizio
e
che
si
oompk–
tino
i quadri
delle
compagnie ,
l'atti vitA tc.-ilrale
non
è
ferma
del
tutto:
le cronache registrano
frn
~·
::r~
dr~vrta!:s:d
d:~
3
ra·
J~\~1~:
Merlini, un note\'ole
successo
eh
Peppino
De
Fili.Ppo
in
una
farsa
di sua
composizione
(con collabo–
razione
di
l\lascaria),
e
persino
un'impr esa d'a\'àuguardia,
la
mes–
sa
in
scena
di
•
Plltelin •
farsa
francese del
XV
secolo,
ad
opera
~!!~i:i~uf
i ::!n~,
J7>
1
!~ri::!
0
i~~
ternazionali, organizzatore
cli
tn••–
stre d 'arte,
amatore di musica
oltre
che
regista
e,
credo,
sceno-
fat~
:0tcR:a~f~
icli~ :r;;is~f!~
i;ct~ ta~
lità
grado
e ambizioni, ci consen–
tono appunto per la loro
divers ità
un
piccolo
discorso sulla situat io-–
ne
del
nostro
teatro: intendiamo,
natnrahnent e,
la
situazione
del~–
sto e delle ìclce, che
della
difficile
situ3t.ionc
materiale, in questa se–
de 1lmcno, non
è
il
caso di par•
lare.
Jr,
penso
dunque,
che
se si