Table of Contents Table of Contents
Previous Page  164 / 180 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 164 / 180 Next Page
Page Background

162

A RTI FIGURATI VE-TEA TRO

do le

di

arcobaleno mutat e

in

aguzzi tassell i di tric trac. 11• Fa-

~faic

è

a~

1

:;:~t~!rig~i~

1

!

0

!::

scbian:a, ina nobile

e

~ve ro nei

suoi bianchi di menta. Poi a guar –

dar gli altri

non si

incontrano

che tappezzeri e la,•abili da

nur–

soy

ove

i

toni si ritaglia no come

pc:r.:,.e

di

feltro

(Beaud1n);

facili

:fietti da vetra ta rosso e blu

(Ro–

bin);

e

addirittura

pupaucttismo

/uw:,;e

(Le

Moal).

tesori a tornare pittori bolognesi.

Insomma questo nt.-o-cubismo

s.i (:-

t!':t~!Ji1!

~

if~a

~

;;~ ,rc

~

r

~ ~

patrimo nio, nella

vaJori:r.zaz1

011e

difensiva

di un

so

m

md;

a m

o–

ment i non lo sentiamo diverso da

certo

risentimento

degaullista.

~on ,·ogliamo rispoh•erare

in sen–

so negat ivo

la

parola dec:idcuz.a.

Ma io un'epoca

cosi an~osc.iosa,

sokata. solo da grandi

visioni, il

faro

di

questa

clarli

rischia di

li ·

mitarsi a un

falò

arcadico e pa–

stomlc ;

i

suoi languidi

r1ttess1

non arriva no a illuminare

la tem–

pesta

dei

dolori.

Ton SCU LOJA

Le

conclusioni donanno

essere

amare?

Per l'organismo

della

m~

stra

scnz.'altro. Con

il

bisogno che

si

ha

in

Italia di eonose-cre la

$Tande pittura

francese

~

facile

intendere quanto

risulti no

im –

tanti questi dilett antesc hi carri

di

!~~~~

:C~o1~u;:~!:s/f;i~

d:c1!~

T

E A

T

R O

if:;!~

tr; :r:

0

c~\ !z:t;f~v:i - - ---

- --

- -

france, i tornand o

a~a

loro

schiet–

ta tradizione

fig,1rath-a siano

ri–

corsi al

rimedio piil efficace

J)er

debellare

i

fantas mi

anti-lonna li

del

surrealismo

imperversanti

tr

le due

guerre.

Solamente le

luci–

de

anni

bianc he

della

pittura

/aw–

ttt',

gli

usberg hi

bruniti

del

cubi–

smo potevano

aver

ragione

di

quei

visc idi draf'hi. Ma restringt ndo

la

grande

lezione del cubismo

e

del

/aw-.,isme e

in genere di

tutta

la

coscienz.a 1ormale

post-ttz.annia–

na

ad

una

loro polemica grannna–

tica1e,

usa ndo brani di

quei

poe–

mi

a

scopo

didat tico, per t5Creizi

di

sillabazio ne,

essi s1

sono

riti–

rati

in una posizione

intelligen te–

mente

france~;

ma

rischiano

di

non

essere più veramente

europei

o,

come

si dice,

universali. Essi

non .sono gli eredi

del

cubismo

che

per

consuet udine

'fam ilia re,

per

alcuni

moduli

formali

e

pochi

se–

greti

di

bottega,

di

cui

si

scr-

~:n:

!!

~~~

1:i~ ;,,~i:1:

1J!i

ptaislrs,

nell'arguto

riaffiorare

di

spiriti elegantemente

ra:r.ioali

e

fragonartl iani. Cosl

i

Carratti

ri–

s~tto

all'uui versa le cinc1uccento

81 lim itano , ammin i~trnmlo

quei

INTERMEZZO

SULL'AT'J.'ORE

In

attesa

che

la

Grande Stagio–

ne abbia

inizio

e

che

si

oompk–

tino

i quadri

delle

compagnie ,

l'atti vitA tc.-ilrale

non

è

ferma

del

tutto:

le cronache registrano

frn

::r~

dr~vrta!:s:d

d:~

3

ra·

J~\~1~:

Merlini, un note\'ole

successo

eh

Peppino

De

Fili.Ppo

in

una

farsa

di sua

composizione

(con collabo–

razione

di

l\lascaria),

e

persino

un'impr esa d'a\'àuguardia,

la

mes–

sa

in

scena

di

Plltelin •

farsa

francese del

XV

secolo,

ad

opera

~!!~i:i~uf

i ::!n~,

J7>

1

!~ri::!

0

i~~

ternazionali, organizzatore

cli

tn••–

stre d 'arte,

amatore di musica

oltre

che

regista

e,

credo,

sceno-

fat~

:0tcR:a~f~

icli~ :r;;is~f!~

i;ct~ ta~

lità

grado

e ambizioni, ci consen–

tono appunto per la loro

divers ità

un

piccolo

discorso sulla situat io-–

ne

del

nostro

teatro: intendiamo,

natnrahnent e,

la

situazione

del~–

sto e delle ìclce, che

della

difficile

situ3t.ionc

materiale, in questa se–

de 1lmcno, non

è

il

caso di par•

lare.

Jr,

penso

dunque,

che

se si