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156

MUS ICA-ARTI FIGURAT I VE

ctrto

in la per ,•iolino

ed

orche–

stra,

già

ascoltato lo scorso anno

a Roma) e infine Niclscn

(Musica

per

ardii ), sono stati

i

campioni

di tale affonnazioue, e si badi,

~

11

i~

1

:1iv d::a~~.P' t;:a

s~~~~t~::

in Petras si, Ghcdini e Nielsen, da

segni di import."lnti e nuo,·e fortu–

ne. Inoltr e ai giovani compositori

. italiani, me oomprC!>O,

è

stato de–

dicato un intero concerto. Dovere

di colleg:uu.a e pudore mi

Yictano

di

pat1are

di

qn(-Sto concerto non

~~~~

~

11

;11tb~~a~ohf

~'.~~

drd.!

La Polonia e

la

Cccoslo,·atthia

cr.1110mpprcscntate

da due

opere

piuttosto f1ualit:iti,•3mcntc mode–

ste: la suite dal b:tJletto

flar11asic

di Szyma:1owski e la

Sor.ata dn

camera

p<'T Yiolonccllo e pi('(Ola

orehcstm

,ii

i\J:ulinu, le quali

11011

hanno aggiunto nè tolto nulla al–

lo stimab1k· ingegno degli autori.

La

rx

Sili/011ia

di Schostako, ,ic,

la

IV di

Anthcil

e

le

Geremiadi

Jkrnstc. in appartengono a qud

suaccennato diverso modo di porsi

,li

fronte alla musica e al fatto

artistico in genere. Ma l'am criea–

•no Anthcil, a quanto pare, addi–

rittura se ne infisçhia (lclla mu–

sica. Ra~ion per cui ~ni dise,u;–

i-ionc o ,·alutmdonc

(lh

1

1cne supcr–

Oua.

11

,·entottennc Dcmi-tein, an-

i~~is:illr~l ~~~ct~~r~

~

\~o~: e

~~r~:

\'Crlc che prende sul serio la

m 1t–

sica, anche se poi la l'-Cri,·esu

t:t–

luni

abus.:iti • moduli • del scmi–

tismo blochiano. In ogni caso in–

gegno ne pos.,;iedc e

i.a

impegnar–

si a fondo e onestamente. Kon al–

trettanto onesto

è

Schostako, ·ic

:=:c11i

11

èn~,i\

~s~;,!;~~t:~r~~~:~

dei due americani. Dimostrare in

che consiste la sua disonci,::tà ri–

(.']1icde

1111

<lii,;rorso

trop po

lungo.

S

e-erto però che questo m11sicist.1.

msso ha ormai perduto

la

misura

di sè ste!'òso

e delle rose,

de,•iando

-:on'aria furbesca e leggera e ta.1-

,·olta

di

scherno, un interiore im–

pulso che al contrario

lo

porter<"b-

be

a ben dh·ersc

~

pii\ concr<"tc

risultanTA.'.

Lo

potremmo accettare

a(l una sola condizione: che egli

fosse

convinto di sè e di quel clic

fa,

Ma

ciò non si nota, e l'art e,

d'altronde, anche quella che si ri•

chiama a nuo,·i interes si e a nuo–

\'i contenut i per

cosl

dire umani ,

non arnm('ttc • falsi •·

GUIDO T URCHI

A

.R

T l

FIGUR A TIVE

FRA~ Cf:SI AD OCCHIO 1'-UDO

Eceoci

a

riparlare, a dista111:adi

pochi mesi, della 1,>ittura francese·

<:ontcm~ranea; ,·1sta finalmente

ad occhio muto. Purtroppo questo

110n

vuol dire C"hesi scri\'a cla

Parigi, come potrebbe credere

il

letto re del nost ro articolo sulle

tr icromie; ma. solo che una rno–

~tra. di pittura franC"cse

è

,..c1111tn

a sorprenderci a Roma. Mostra

~;fa!;~a~~J!;~t~

1};~~\~/;\~~~~

tcn1.iario incaricato di affari

di

Francia in Italia e ottimamenh!–

distribuita. in tre sale della Galle–

ria NazioMlc

d'Arte

Moderna.

A

dir

le

cose·cbiarc questa mo–

~tra, in complesso, non

è

bella;

anzi

è

brutta, insufficente da.

,m

lato, pletorica e scadentissima

clall'altro. Grandi pittori son rap–

presentati da opere mediocri o

a.cl

.

dirittura insignificanti ; di una

folta :moninia schiera sono tele

spropositate in dimensioni e bur–

banz.a. Si riaffaccia il so~pctto

messoci da una analoga mo.~trn

panoramica di pittura inglese

(\'e•

di

Mercurio

n. :4) : che quest e

mostre discendano in Italia con

ecccssh-a leggercna;

<:011

spirito

che non ,.,orrernmo definir colo–

niale ma certo con

la

tras cura–

tagJtine delJe

to11rnlcs

pro,·in–

ciali.