

LETTERE
r49
Jone) subiscoao colpi tanto duri
e ben as:<:cstatiche, in età di
s..1g–
gcz1A'l, do\'rc.bbcro riuscir e prcs–
sochè mortali .
:\la
ci
sembra anche che per
impedire alle male erbe di ripro-
j;;j~•
:1\~:
~,oÌ~~~
=~sa;::t;.:;;
loro per sempre
il
campo con una
abbondante !'lemcnte, sicura pre–
m('ssa
e
garanz ia
di
buoni e co–
SL'l.nti frutti.
li
che Carlo Ludovico Ragghìan–
ti,
rh"elatosi maestr o nel combat –
ter e
1a
gramigna, almc110 in que–
sto libro non fa, fasciandoci di–
speratamente incerti sulla efficien–
za che il
s110
metodo storicistico,
fin qui utilmente seJrnito, potrà
ri\•elarc nella seconda
ed
indi -
~~11d~bì~ofti
rtbr~~~a~~nc :;·o:ffr:~
lato, ma eia nessuno compiuto .
RICCARDO M us nTI
Jovc1
;I.cii.su.
Fronti e frontiere .
E<lizioni U, 1945.
E'
un temperamento
ecce:tionale
non solo di donna, ma
anche di
scrittri ce quello che si rileva at–
traverso le pagine di Joyce Lussu
Sakadori, sorella del leggendario
• ~lo nnelto
Max ,
delle giornate
nulanesi
(il
socialista Max Salva–
dori)
e
mog lie del non meno
leg –
gemlario Emilio Lussu. E
il
suo
libro
è
1111
forte documento non
solo letternrio,
ma
anche umano.
La
nostra borgh esia benpensan –
te don cbbc leggere queste testi–
mo11ia111.e (nella stessa
colfa.nasi
possono citare la • Vita
di
Ros–
selli •
snìtt a da Aldo Garosci e
!e • Memorie di una antifa scista •
di Barbara Allason), per consta–
tare di quale somma d1 ar<liteu.e,
di a\'yenture, di coraggio, di pro–
"~• d1 sofferenze, 11iastata fatta la
,•it~
dei fuorusciti e rospiratori
anti fascisti durante il ventenni o
nero : solo allora
i
nostri patrissi
sarcbbrro bollati come merit ano
nella coscienza di tut'ti.
I,a Lussu ha rievocato in que–
sto volume i suoi ricordi
di
per~
grinazioni,
di
passaggi illegali d1
frontiera ,
di
\'ila
cfandestim1. dal
giugno
194 0,
quand o
in
1111
quadro
apocalittko dovette rol manto ab–
bamlona re Parigi invasa dai tede–
schi, al ging-no
1943
quando
i
te–
deschi fugg1rono da Roma all'ar–
rivo degli alleati.
Con la fu,t?a
da Parigi co1111n–
ciarono per Emili o L11ss11e la
moglie le
più
continu e e av\'ent n–
rosc pcrcgri11azio11i: non si trat–
tava solo di sfng~irc alla Gestapo,
alla polizia di Vichy, e
più
tardi
ai reali carabinieri, ai questur ini
e alla gn:mlia di finanza, si trat –
tava anche
e
soprntntto di conti –
nuar e quella sottile trama cospi–
rativa chc i dnc ardimentosi co–
niugi non
intC'rruppcro -
si
può
dire - mai;
di
continuare
ad
aiu–
tare amici
e
compagni 11cgli espa–
trii
clandestini,
di
contmnar c
a
~e11crc in
piedi
la centra le cli docu–
menti
falsi
affidata particolarmen–
te alla Lussu,
di
continuare a te–
nere aperta (Y,!'lli vin di
1111
poo.si–bile rimpatrio clamlcsfr 10 in
Ita–
lia per animar vi, ìu quegli anni
che sembravano diventar e sempre
piil
propizi a simili imprese, unn
rivolta al regime fascista .
Parigi, l\far;;iglia, Tolosn, i
Pi•
rcnei, Barcellona, Lisbona, una
permane nza
in
Inghilt erra per un
corso di rad iotelegrafia mentre il
mari to faceva una puntnta in
Ame–
ric~ per prend.cre .c~mtatto ~on gli
am1c1
di •
Gmstu:ia e Libertà •
eh
'egli stesso aveva 'aiuta to ad
imbal'carsi; ancora
in Francia,
me–
diante
nu
approdo clandesti no :
)fan;iglia, Tolosa, Niz1À1.,Lione,
;~:~
1
r~ble~I~~:~1i;,a~!a•
l:On1lti
franco-svizzera , di nuovo Lione....
;.;~~te
<1!i1a
tar~s : e•~rJ;::~~~ ::
gnita dalla polizin di tre nazioni,
!<fuggente a mille contro11i e a
mille inchi~te coi suoi documenti
falsi nelle carceri france si, tcd.e–
;;che e italian e.
11
racconto acce–
lera il suo t ono e il suo ritm o