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LETTERE

uua • storia • nel senso tradizio–

nale;

infatti,

sull'c:icmpio delle

storie cr«i: mc

11011

trova no luogo

~~,~~t!t~t~c~~e

Vo~!~~\,~:~-ibti~::~

~f'~

3

;::i

11

~i

1

~

det~~~~fcr!'~~~~i~

artistico.

Q11:111to

rientra

uella 61o1ogfo,

e

ncll'cn1dizione

è

pertanto escluso

o presuppos to e

il

discorso storico

::f°riì'~~

i~=~~o

D~

1

l~

tJ~!

::iristotclichc e platoniche sull'arte

1'01><:ragiunge

iiuo ai puro,•i~ibi–

li:ui coutemporand

al Woelfflm e

al Fry: o per meglio dire J{iunge

fino al pensiero del Ventun

:<.tc~–

M>,

alla enunciazion e dei

prmcip1

della su.a • critica del gusto • che,

già abbou :ata nell'onn ai cclcbre

• Gusto dei primiti •i •

è

qui de-–

finita compiutamente in termini

del resto

più

maturi e recisi. Per

il \'cn lurt iufott i la critica figu–

rativa non può contentarsi

di di•

stinguc rc crocianamcn te

la

ge–

nuina opeTa di poesia dall'opera

di

non-poesia ,

nia

dc\·e intendeTe

a earatterizzaTla

ne l C(ll:ldTOdel

i~:~t;

dl~u•r~izi~!e

~~~~

lente,

costituita

di dh•CTS1ssimi

elementi,

attra\'CTSO

la

quale

si

è

espTCSS.'\ e

della

quale

si

è

::,;li•

mcuta ta

la facollà

cTeatTkc di

dc–

tcnn inati

iudh·idui in

dcteTmina •

te

lri:"~tulazione

di qu~to pTin–

cipio

critico ,

che cera. di esteu–

dcTe

al

campo

figurath·o

gli el<-–

menti del melO<lo cTociano, anic-•

d1cndoli e

supcr:mdo li al contem•

pn, oon\'eTgc tutto l'esame sloTioo

condotto

tlal

Ventu ri.

Non

è

qui il luogo di conside–

rare l'effettiva co11s1stcn1.a filosofi–

ca

degli enunciat i teorici del Ven•

turi,

ma,

anche

se questi

potTan-

~Gt~~

i~1~ÌÒa 1

d~atf:~r~;;;

pn~sto

il

singol:ue valore dell'ope–

n.

J.3

quale -

come lucidamente

dichiara

l'autore

nelle pagine

iu–

lTodntth·e

-

temlc di principio

alla

foTm;"11.

io11c

di un gimHzio ar–

tistioo, fatto

pitì

sicuro e

coscien te

dalla

ri11cs."ioue sulle pTeced.enti

espe rienze, e tale

compito

adcm•

pie cou felice completezza.

CULO

L UDO\'ICORA.GGUl,\:-.TI.

Cot11-

m~11tl

di

triti(ll

d'a,tc,

&ri,

· L..:rtcrza,

19-i6.

Fra

i

critici d'arte

di

11isttndco·

za

crociana,

il Raggbfo11ti

è

i.n–

dnbbiamentc:

11110

dd

più

dotali

quaulo ad

iutclligen tc

ortodossia.:

e quesla

r.iccolta

di sagg i -

per

la massima parte

g!à noti agli

specialis ti,

po1chè

apparsi

in

,·ario

tempo

su periodici -

permet tendo

un più c-ompleto

sguardo

su una

~rOdilà

fin

qui alquauto

fram•

menlaria,

1,.'lu11ge

a

c.o11fcrmare il

disoor!lO11ulla

,·alidità

e

sui

limit:

dcilc

risone

personali

e del me–

todo.

L'acc ento

della

polemica

(poi•

chè di polemica pri11cipal111entc s1

tratta,

per

11 rnnto

sempre

ric-on–

dotta

a

ragioni

_pi\\

unl\·enali

di

~':!~ifid!1

"

r!~c:!rn~!er~f~nl:i

molti contributi

c.rociaui

e

po6l•

crocia11i,

piuttosto

alla demoli zio–

ne dell' erroTe e del mito e alla

clamorosa, e non di

rndo

beffarda,

sco11fo"ioue

del pcce:atore,

clic: al·

la

paziente

discrimiuazione

dei

l~I~~~[!

1Fc'Ìf~

1\~'

/

dt!'!~kb!'g:~

tuC:5$3,

Nell'opera

d'alta

giustizia

e.on•

tro gli 11Crittori,

i professori

e i

metodoloihi

sciocc::hi

e

disonesti

il Raggbmnt

i dimost

ra una

CDJXl·

cità e 1111

:t sicurc1.za

dn"\·ero sin•

~f~a:i~~i\~i.r~111:!trl, t~~=to

11

:1\.

~

dim()S-trnto in ques ta non

sempre

g-rata

funzione

e

che

si

esprunc

111

un

linguaggio

volta

a volta

lucido, aspro,

suasi\'o

e c-ategori•

co:

spcdalc

impasto di

brniltas

crociana e

di

sapidcua

toscana.

Sta di

fatto

comunque

che,

o.t•

:r~~~~:1

1\l:; ~1!

!

!~~i~!!g;~

colanncntc

frequenti e invelen ite

fra

uoi (l'e nnctis mo, l'ac.cademi•

smo,

il

formalismo

\'uoto e foci-