

1105S1
- «
Preg io non ha, non ha ragion la vita
» -
lesse l<"i
sul foglio, e lo sfilò claUa macchina.
-- Il
vostro
solito nichilismo - le dissi.
- Io non sono uat a sotto l'albero di Nata le - disse lei.
-
l\011
ho mai visto
gli
angeli venirmi a rincalz are
i
lenzuoli
del letto. Gli angeli che ho visto io, avevano il fucile mitra–
gliat ore e gridavano :
«
Schwein /11de
• .
- Dite ai vostr i nipoti che mi diano il fegato del porco -
dissf' la vecchia a «Mazzini, .
- Giusto, dove sono
i
miei nipot i? - chiese allora • Maz–
zini • ·
- Sono andati ad ammazza re Sergio - rispçse la ragazz a
ebrea .
- Bene. Era ora che lo ammazzassero .
Finora l' uomo aveva par1ato con una voce chiusa e agra ,
come se avesse nella gola un intoppo di rancore; ora la sua
voce era chiara, sciolta , quasi che la .gola gli si fosse tutto
d'un tra tt o liberata .
Si piegò posa:1do le bracci.. ~nl le gambe ; poi si radd rizzò; .
tornc':ia posare lè brn~·c-i:"t ·snlh• g:am'>e e piegarsi.
- Dove
lo
trovano
a
quest'ora Serg io? - domandò.
- Aspe ttan o che esca dalla casa della sua fidam~ata --
disse
la
ragazza ebrea .
- Sono sicuri che
è
là?
- Ci va tutt e le sere.
La ragazza ebrea guardò Pina, che s'era rimessa a
sede.re,il gomito sulla tavo la, la testa sulla mano, e taceva.
- Non ha potuto avere il danaro della tu a dote, si
fa
dare il
danaro dai tede schi·- disse
II
Mazz ini , voltando si verso di lei.
Pina si fece rossa; si vede,,a il calore salir e su per la sua
faccia, anr he le tempie e la fronte erano come accese .
- Gl i piace il danaro , sì; - disse dopo un po' - m::t
anche se lui aveva il danaro della mia dote , era lo stesso, faceva
lo stesso la spia per
i
tedeschi. Lu i dice che sua madre era
a'tnericana, non
è
vero, io ho visto le sue carte, sua mad re era
tedesca. E lui dice che noi non siamo degn i neanche di leccar -..'.
i
piedi ai tedeschi.