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Due osservazioni sono ancora necessarie a proposito di questi

dati . Anzitutto risulta estremamente significativa l'enorme ampiezza

del ventaglio delle qualifiche e conseguentemente delle retribuzioni.

Si può infatti notare come nei tre stabilimenti considerati vi sia

una gamma numerosissima di retribuzioni intermedie tra quella

massima di lire 5,17 al giorno, e quella minima di lire

0,50;

e come

quindi la determinazione anche approssimativa di un

«

salario

medio

»

risulti ardua e priva di significato reale.

In

secondo luogo

è

necessario ribadire come questi dati siano riferiti tutti esclusiva•

mente alle mercedi pagate in alcune grandi aziende e come il preteso

notevole aumento , vantato dagli industriali stessi, per i motivi già

spiegati, fosse solo nominale e comunque non certo tale da elevare

proporzionalmente

il

tenore di vita degli operai metallurgici.

Per l'ultimo decennio del secolo poi le fonti sono concordi nel–

l'affermare che non vi furono aumenti di rilievo nei salari. I seguenti

dati, tratti dall'Annu ario Statistico Itali ano del 1904

89

ci mostrano

quali fossero le retribu zioni in tre imprese lombarde di differenti

dimensioni , verso

la

fine del secolo:

Anno

1897

Anno

SocIETÀ METALLURGICA TE MPINI (Bs)

Fucinatori

max,

6,50

Fabbri

mio.

2,30

Manovali

Attrezzator i

max.

min.

max.

min.

4

2

5,50

SOCIETÀ BREDA

Montatori

Calderai

Tornitori

Tornitori

max.

min.

5

3,50

Fonditori

max.

m.in

.

max.

min. ma-.

min.

max.

mio.

max.

min.

1898

5

2,57 5,93 2,68 6,15 2,66 5,12

2,75 4,75

2,52

Officine Costr. Mecc. Busi (Bs)

1898

4 2,50 3,20 1,60

3,50 1,20 3,40

2

Anche l'esame di questi dati permette di formulare alcune impor–

tanti considerazioni e soprattutto se ne può trarre la conferma del

fatto, già ricordato, che i salari pagati nelle principali aziende erano

da considerarsi del tutto eccezionali rispetto alla media delle retri•

buzioni effettivamente versate alla maggioranza degli operai metal–

lurgici e meccanici lombardi delle medie e piccole aziende ancora net•

tamente predominanti. Se infatti si considerano le retribuzioni for.

nite a categorie omologhe di lavoratori, dalla Breda, società

per

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