

Produzione
di
/trro,
acciaio e bonde
staglf4le
111
numero
di
ferro
acciaio
bande
operai
anno
officine
tonn.
tonn.
tonn.
1904
28
65.737
4.704
1.965
1908
22
133.104
11.164
5.700
3.926
Nel frattempo in Italia la produzione del ferro era passata dalle
181.000 tonn. del 1904 alle 302.000 del 1908, quella dell'acciaio
rispettivamente da 177.000 a 437.000 tonn ., quella delle bande
da
16.000 a 28.000 tonn. Nello stesso 1908 gli operai occupati
in
questi settori erano più di 30.000
50
•
Come già per la produzione della ghisa, questi dati mostrano
che anche nell'altro settore decisivo della siderurgia, cioè la pro–
duzione
cli
acciaio, l'industria lombarda non aveva operato sensi–
bili progressi. Mentre infatti in tutt'Italia la produzione dell'acciaio
superava finalmente ed in modo consistente quella del ferro, in Lom–
bardia, pur essendosi più che raddoppiata, essa non raggiungeva an–
cora percentuali
cli
rilievo. Anzi, se
il
rapporto in percentuale tra
il
ferro lombardo e quello italiano era migliorato, essendo ora ben
superiore al 30%, la percentuale dell'acciaio lombardo era invece
ulteriormente diminuita, risultando inferiore al 4% del totale na–
zionale. Il ferro era insomma ancora l'elemento che caratterizzava
la siderurgia lombarda dal punto
cli
vista della produzione, e solo
nel quinquennio successivo anche nella regione si sarebbe affermata
definitivamente la produzione dell'acciaio.
Ordinamento tecnico e finanziario.
Secondo le statistiche del
Servizio Minerario i lavoratori occupati in Lombardia nella pro–
duzione
cli
ghisa, ferro, acciaio e bande stagnate erano 2.663 nel
1906 e 3.979 nel 1908. Sempre nel 1906 i motori idraulici in
questo ramo d'industria eraJlo 69 per un totale
cli
4.141 Hp., quelli
elettrici 8 per 735 Hp., quelli a vapore 10 per 2.635 Hp. Nel
1908 si notava un eccezionale incremento
cli
motori elettrici : men–
tre infatti i motori idraulici attivi erano solo 46 per 2.817 Hp ., quelli
elettrici erano ben 232 per 4.117 Hp. e quelli a
vapore
7
per
complessivi 1.800 Hp.
51
•
Sorsero inoltre in questo periodo, come
vedremo, nuove acciaierie e nuove ferriere, mentre altre vennero
considerevolmente potenziate.
Anche in Lombardia si manifestò del resto in questi
anni
una
importante tendenza ad un ptocesso
cli
concentrazione industriale.
Nel 1902 l'ing. D'Amico era subentrato al Migliavacca nella guida
della ferriera
cli
Vobamo. Nel 1905 G. E. Falck, proprietario delle
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