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legge sugli infortuni sul lavoro,

la

consapevolezza dcll'insufli–

cienza di questo tipo di misure era generale nell'organizzazione

dei

muratori:

Non

è

col dare 1.000 lire ad

un

uomo che si

ammazza

sul lavoro

e

L.

1,50 al

giorno

a

chl

si ferisce che si vietano le dìsgrazie

e le

catastrofi -

scri–

veva

«

Il

Muratore

» -

ma

è

col proibire assolutamente che vengano eretti

fabbricati dì speculazione

148.

Infatti i costruttori, per realizzare profitti elevati, economizzavano.

in tutti i modi, sia sulla qualità e quantità dei materiali, che nei pro–

cedimenti di lavoro affrettati e sull'impiego della manodopera, fa–

cendola lavorare a cottimo. Un tipico esempio della speculazione e

dello sfruttamento nel settore dell'edilizia

fu

uno dei più gravi inci–

denti sul lavoro di quegli anni, il crollo di un edificio a

5

piani

à

Porta Vittoria, avvenuto per il cedimento di un pilastro di crociera,

che causò 11 morti e

5

feriti. I materiali che erano stati usati non

erano di buona qualità ed il proprietario , per affrettare i lavori, ave–

va fatto scavare irregolarmente le cantine prima di fare il tetto. I

lavori, inoltre, erano stati affidati a cottimo ad un capomastro a

prezzi talmente bassi che gli operai, per riuscire a guadagnare l'indi–

spensabile, erano costretti a lavorare continuamente in condizioni di

stanchezza

149

Biblioteca Gino Bianco