

anno
operai
premio
infortuni
indennità
1887-8
3.237
L.
22.420
122
L.
12.667
1889-
5.934
.
19.231
259
.
16.497
1890
5.961
•
15.330
193
.
13.57il
1891
4.661
.
11.078
145
.
9.726
1892
3.935
.
10.427
142
.
9.843
1893
3.687
.
11.417
184
.
7.434
L.
89.903
L.
69.737
Questi dati sono abbastanza significativi proprio in relazione al
periodo cui si riferiscono; infatti
Non trattasi di caso isolato - affermava
il
Collegio dei Capimastri - di
poche ditte forse fra le
più
abili, le
più
fortunate, le
più
provviste
di
una
città,
oppure
di
un breve periodo
di
tempo propizio all'assicurazione
per
in–
gente quantità
di
manodopera impiegata; nel settennio preso
in
esame resta
compresa l'epoca delle numerose opere
di
demolizione
di
un intero quartiere
di
Milano, quello fra la Piazza del Duomo
ed il
Foro Bonaparte, colla suc–
cessiva costruzione della Via Dante e Jlepoca del rallentamento
per
la soprag–
giunta crisi edilizia,
il
periodo dell'impiego di un forte numero
di
operai
ed
il
conseguente loro licenziamento, tutto
ciò
distribuito fra circa 90 diversi
Imprenditori
146•
Da questi dati risulterebbe comunque che in quegli anni nep–
pure la metà circa dei muratori che lavoravano a Milano fossero as–
sicurati con questo sistema; a parte quelli che non erano assicurati
in alcun modo, gli altri dovevano esserlo o attraverso
il
Patronato o
le Società di Mutuo Soccorso. La situazione comunque, anche per
gli
operai che erano assicurati, era assai meno rosea di quanto non ap–
paia dalle dichiarazioni degli imprenditori. I sussidi, ad esempio,
venivano distribuiti soltanto un mese dopo la guarigione per cui i
muratori, data la situazione di indigenza in cui generalmente si trova–
vano, non potevano far fronte alle loro necessità nel periodo di inva–
lidità.
Ma le critiche maggiori al sistema di assicurazione erano moti–
vate soprattutto dal fatto che esso tendeva, più che altro, a diminuire
le responsabilità degli imprenditori, piuttosto che ad eliminare le
cause degli infortuni
Quasi
tutti
i
capimastri
di
Milano hanno assicurata la vita dei loro operai
- scriveva
«
Il Muratore• nel 1890 - eppure
gli
infortuni e le disgrazie
avvengono più
di
frequente
di
quando
gli
operai non erano assicurati,
anzi
l'assicurazione sulla vita degli operai fatta
dai
costruttori o dai proprietarinon
è
altro che un espediente
per
diminuire le loro responsabilità
147•
A parte le lungaggini che caratterizzarono l'elaborazione della
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Biblioteca Gino Bianco