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prcssiva

che ne segul interruppero le trattative; non solo: igno–

rando l'accordo fra loro stessi pattuito,

gli

imprenditori continua–

rono ad allungare

la

giornata lavorativa e ad operare riduzioni sui

salari vigenti.

Dai dati sullo sciopero nello stabilimento Carozzi dell'agosto

del 1898, appunto provocato da una riduzione della tariffa, rica–

viamo interessanti particolari che smentiscono largamente le notizie

a suo tempo fornite dagli imprenditori attraverso

il

loro perio–

dico

143

I pressatori a cottimo erano pagati, prima dello sciopero,

lire

3,22 al giorno, lavorando circa 9 ore. Dovettero, malgrado lo

sciopero, accettare la diminuzione a lire 2,86 al giorno. Gli altri

operai guadagnavano: gli uomini lire 3,20 al giorno, le donne lire

1,52, i fanciulli lire

0,95.

Allo stabilimento erano addetti in com–

plesso 612 operai, di

cui .

277 uomini, 206 donne e 129 fanciulli

(83 maschi e 46 femmine).

Lo

sciopero durò due settimane, e mise

in luce che gli operai della ditta Carozzi erano pagati in misura

maggiore degli altri stabilimenti! Si dovette perciò, per scongiu–

rare uno sciopero generale, ricorrere ad un accordo fra gli indu–

striali che si risolvette in un aumento di salario per gli addetti agli

stabilimenti Ricci e Cambiaghi ed alla riferita riduzione

per

gli

operai dello stabilimento Carozzi "' .

Continuavano frattanto i maltrattamenti degli operai, i

cui

già

esigui salari venivano ulteriormente assottigliati con

il

sistema delle

multe

145 ;

quanto alle condizioni igienico-sanitarie degli stabilimenti,

ancora una volta la cronaca di fabbrica

è

illuminante. Ecco quanto

nel gennaio del 1899 denunciava la « Brianza

»

a proposito della

ditta Meroni:

Gli operai di alcune sezioni di detto stabilimento, costretti a lavorare sotto

una tettoia a vetri, se nell'estate si trovano esposti

al

calore ccccssivo

del

sole,

cui

~

troppo debole schermo la vetrata, nei giorni piovosi sono costretti a

subirsi

la

pioggia che, scorrendo sulle lastre, penetra per le sconnessure.

La

salute di questi operai, obbligati ad attraversare un cortiletto scoperto per

portare

i

cappelli alla stufa, sotto

la

neve o

la

pioggia,

ed

entrare

poi

subito

in

un locale caldissimo,

è già

messa a dura prova, e non v'ha certo bisogno

che la pioggia, tormentandoli anche durante

il

lavoro

al

loro posto,

la

metta

a maggior repentaglio

146,

La

grande industria meccanica proseguiva intanto

il

perfeziona–

mento dei suoi impianti; la «Brianza» nel settembre 1899 cosl com–

mentava l'introdu zione di nuove macchine nello stabilimento Ricci,

sottolineandone

gli

effetti negativi

per

i lavoratori

«

sia come

riper–

cussione diretta sui salari, sia come ripercussione indiretta per

il

risparmio di braccia che la macchina consente, e per

il

conseguente

accrescersi dell'armata di riserva dei disoccupati ,.,

Mentre prima

gli

operai addetti

ai

• roul~•

ricevevano dalle

lire

1,80

alle

193

Biblioteca Gino Bianco