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vissimo aumento salariale

180

Subito dopo lo sciopero si propagò alle

filatrici della città di Como, che vi aderirono in numero di 1.500

u,,

ottenendo lo scopo richiesto di una riduzione dell'orario di lavoro

da 14 a 12 ore giornaliere. Si deve notare che

fu

rifiutata da parte

delle filatrici la mediazione del Consolato Operaio e del Circolo

istruttivo (di cui

il

«

Lavoratore Comasco» era organo) mentre

fu–

rono due esponenti del P.O .l. ,

il

Croce e

il

Casati, presenti in città

per

il

Congresso dei Lavoratori della Provincia di Como, a condurre

le tratt ative per conto delle operaie

182

Nell'aut unno 1888, organizzato dalla operaista società delle Sorelle

del Lavoro e con l'appoggio dell'Alesini scoppiò a Varese un grande

sciopero delle tessitrici, nel corso del quale si ebbero anche nume–

rosi arresti di operaie scioperanti.

A Como invece, dove più salda e radicata era la tradizione rifor–

mista, l'operaismo con la sua affermazione intransigente della lotta di

classe, non ebbe molto seguito. Il 1888 registrò anzi una ripresa

della corrente del

«

Lavoratore Comasco » che culminò sul finire

dell'anno, come vedremo, nella fondazione di una Lega di resistenza

fra gli operai e le operaie di ogni arte e mestiere della Provincia.

Questa associazione, che suscitò immediatamente l'ostilità del

«

Fa–

scio Operaio » e che prese

il

posto dell'ormai disciolta Società di

previdenza, si costitul subito dopo la conclusione di una grande agita–

zione di tessitori.

Lo

sciopero del 1888 che

fu il

primo a carattere generale, scoppiò

a Como

il

18 novembre, e interessò 10.000 operai

ed

operaie

tessitori di città e di campagna. La decisione di scendere in sciopero

fu

presa nel corso di una adunata generale che vide riuniti, nell'Arena

di Como, 2.000 tessitori; un Comitato composto da 17 operai

tessitori, di cui 9 comaschi ed 8 provenienti dalla campagna ap–

provò un ordine del giorno cosl concepito:

1.

Gli operai tessitori della città di Como e della

campagna,

riuniti in pubblico

comizio, onde mettere un argine al continuo sfruttamento sull'arte tessile,

deliberano

di

astenersi dal lavoro sin quando

i

fabbricatori abbiano accettato

la tariffa del 1883 senza

il

ribasso del 10%, adottando la tariffa unica salvo

il

2%

in meno per

la campagna.

2. Il lavoro viene effettivamente sospeso da

tutti

i

tessitori

di

Como e

da moltissimi della campagna, i..'Oncordi e solidali nel chiedere quanto

al

punto

primo

183,

L'ordine del giorno si chiudeva con la assicurazione che lo

sciopero si sarebbe svolto

«

senza turbamenti dell'ordine pubblico »

in maniera civile e ordinata. Quest'ultima promessa, che

fu

mante–

nuta dagli scioperanti, le cui massime dimostrazioni di violenza cul–

minarono

«

in qualche vetro rotto

» '",

non incontrò però la

fi–

ducia del Prefetto, che credette opportuno mobilitare

«

una mezza

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